E LA FARSA CONTINUA…
Cosa
direbbe Cristo, oggi, di questa terra, della qualità dell’aria che
respiriamo, dell’acqua dei fiumi, dei mari e degli oceani, e di tutte le
sue creature, animali e vegetali, estinte per sempre?
Come
ha contrastato la Chiesa, questo sterminio annunciato? E dei
sistematici abusi sessuali sui bambini del terzo mondo (neonati compresi
– ripetutamente stuprati) cosa dice la Chiesa? Come non vedere!! Quali
radici cristiane sono rimaste nel mondo occidentale tecnologico
relativista? Di quale codardia, ancora una volta si è macchiata, e come
giudicherà Dio l’immobilità pachidermica di questa Chiesa?
Lo
Stato Pontificio non si esprime, non si schiera e, sordo, dentro un
vergognoso e omertoso mutismo, si spoglia da ogni oggettiva
responsabilità, per eclissarsi e andare oltre.
Di
fronte all’avanzata di un liberismo selvaggio e pagano (risultato
ultimo di un relativismo etico e di valori), la Chiesa tace, ma non
solo: ci convive e stipula affari. Poi, appartata nei suoi comodi
salotti, disquisisce, pontifica, punta il dito. In seguito, appesantita
per la cena troppo abbondante, si addormenta come una grassa scrofa,
sprofondando esausta, tra i suoi fetidi escrementi.
Oggi,
il cristianesimo, è solo un’insulsa parola priva di qualsiasi forza e
significato. I veri cristiani (gli invisibili) si muovono nell’ombra,
senza ostentazioni, adempiendo alla loro missione di volontariato,
solidarietà e di vera fede.
Ma
la farsa relativista non ha fine. Tutti, indistintamente, continuano a
recitare la loro commedia, impegnati a consolidare il loro bottino di
guerra e vergognosi privilegi.
-Nel
frattempo, il Papa, affacciato su piazza San Pietro, invita a
riscoprire la carità e a non inseguire la logica del profitto e
dell’interesse particolare. In seguito si rigenera con un salutare
massaggio, mentre una suora di bianco vestita, linda e pura, gli pratica
un attento pedicure.
-
Il Capo dello Stato, in diretta televisiva a reti unificate, legge da
copione il suo ennesimo discorso del cazzo, retorico, ipocrita e
vomitevole.
-
Gli imprenditori, nella totale indifferenza dello Stato, chiudono i
battenti, e migliaia di lavoratori, umiliati, perdono il lavoro e la
dignità.
-
L’industria, indisturbata, riversa il suo carico di rifiuti e di scorie
tossiche sul territorio, e nelle acque, mentre il cancro continua a
uccidere.
-
Gli italiani navigano in rete dando sfogo alla rabbia e
all’indignazione, mentre il Sistema, imperturbabile, si ingrassa a
dismisura sulla nostra cazzonaggine.
E la farsa continua.
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