giovedì 5 novembre 2015

gianni tirelli E LA FARSA CONTINUA…

E LA FARSA CONTINUA…
 
Cosa direbbe Cristo, oggi, di questa terra, della qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua dei fiumi, dei mari e degli oceani, e di tutte le sue creature, animali e vegetali, estinte per sempre?
Come ha contrastato la Chiesa, questo sterminio annunciato? E dei sistematici abusi sessuali sui bambini del terzo mondo (neonati compresi – ripetutamente stuprati) cosa dice la Chiesa? Come non vedere!! Quali radici cristiane sono rimaste nel mondo occidentale tecnologico relativista? Di quale codardia, ancora una volta si è macchiata, e come giudicherà Dio l’immobilità pachidermica di questa Chiesa?
Lo Stato Pontificio non si esprime, non si schiera e, sordo, dentro un vergognoso e omertoso mutismo, si spoglia da ogni oggettiva responsabilità, per eclissarsi e andare oltre.
Di fronte all’avanzata di un liberismo selvaggio e pagano (risultato ultimo di un relativismo etico e di valori), la Chiesa tace, ma non solo: ci convive e stipula affari. Poi, appartata nei suoi comodi salotti, disquisisce, pontifica, punta il dito. In seguito, appesantita per la cena troppo abbondante, si addormenta come una grassa scrofa, sprofondando esausta, tra i suoi fetidi escrementi.
Oggi, il cristianesimo, è solo un’insulsa parola priva di qualsiasi forza e significato. I veri cristiani (gli invisibili) si muovono nell’ombra, senza ostentazioni, adempiendo alla loro missione di volontariato, solidarietà e di vera fede.
Ma la farsa relativista non ha fine. Tutti, indistintamente, continuano a recitare la loro commedia, impegnati a consolidare il loro bottino di guerra e vergognosi privilegi.
-Nel frattempo, il Papa, affacciato su piazza San Pietro, invita a riscoprire la carità e a non inseguire la logica del profitto e dell’interesse particolare. In seguito si rigenera con un salutare massaggio, mentre una suora di bianco vestita, linda e pura, gli pratica un attento pedicure.
- Il Capo dello Stato, in diretta televisiva a reti unificate, legge da copione il suo ennesimo discorso del cazzo, retorico, ipocrita e vomitevole.
 - Gli imprenditori, nella totale indifferenza dello Stato, chiudono i battenti, e migliaia di lavoratori, umiliati, perdono il lavoro e la dignità.
- L’industria, indisturbata, riversa il suo carico di rifiuti e di scorie tossiche sul territorio, e nelle acque, mentre il cancro continua a uccidere.
- Gli italiani navigano in rete dando sfogo alla rabbia e all’indignazione, mentre il Sistema, imperturbabile, si ingrassa a dismisura sulla nostra cazzonaggine.
E la farsa continua.

gianni tirelli





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