domenica 13 dicembre 2015

gianni tirelli UNA CLASSE POLITICA CHE ODIA E DISPREZZA I CITTADINI



Basta… Basta…. Basta, non se ne può più di questa lurida marmaglia di impostori e parassiti al governo del paese in perenne conflitto di interessi; personaggi da suburra asserviti al Sistema Potere, sedicenti intellettuali al soldo di facoltosi imprenditori, e borghesi sgualdrinelle mascherate da “esercito della salvezza in affari con la finanza, con le banche, assicurazioni, multinazionali e lobbies. Ergo, come priorità assoluta ci vuole una legge che vieti categoricamente a questi sciacalli della politica di approdare al nostro parlamento, per interrompere quella catena di interessi particolari e privilegi rubati che sono anteposti al bene comune e allo stato di diritto.
Così io mi chiedo, con quale logica (e mi piacerebbe comprenderne le motivazioni) un cittadino regali il suo voto ad un facoltoso imprenditore, a un soggetto che è culo e camicia con le banche, o a chi ha coronato la sua brillante carriera, facendo da testa di legno dei grandi gruppi industriali; tutta gente, questa, affamata di denaro, assetata di potere e tracimante di vanità.
Chi dunque può davvero credere che un’oca giuliva della levatura di Elena Boschi, sia scesa in politica per fare gli interessi della comunità? La sua funzione è di spingere il parlamento a legiferare “a favore di, e per conto di…”, e come Lei, tutti gli altri suoi colleghi, venduti alle insane ragioni di un Sistema il cui solo fine e di “strafogarsi” di denaro pubblico attraverso un piano di sfruttamento intensivo dei cittadini, da spennare come polli destinati al macello.
Per questa razza di moderni vampiri del sangue dei nostri figli, noi cittadini non siamo che semplice merda – bestie da soma rinchiuse all’interno della recinzione mediatica di una democrazia escrementizia, destinate allo sfruttamento intensivo di ogni loro risorsa ed energia vitale.
Come possiamo, dunque, aspettarci un ben che minimo vantaggio e protezione da quest’ora di figuri, quando il sentimento più nobile che li pervade e di odio e disprezzo per la cittadinanza? Odio… si…, quell’odio che tracima dai loro cuori necrotizzati dall’ingordigia, e dal vanesio narcisismo di un Ego corrotto.
Questi comportamenti, eticamente e deontologicamente scorretti e deprecabili, non costituiscono per la nostra legislazione un reato, ma declinano a mera questione di opportunità.
In Italia, purtroppo, questa ricorrente affermazione “ non è un reato” (evocata per mettere a tacere i truffati), viene citata per chiudere qualsiasi questione e contenzioso, come se l’unico discrimine tra l’utile e il dannoso, tra ciò che è moralmente vantaggioso e ciò che è deleterio, fosse il codice penale.
Questo modo bieco e ipocrita di affrontare e risolvere le questioni scottanti, è volto a deresponsabilizzare e assolvere il “carnefice” rivoltando la frittata sulla vittima, ritenuta da questi ragionieri al soldo del potere, elemento disturbatore delle loro perverse logiche di profitto.





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