Basta… Basta…. Basta, non se ne può più di questa lurida
marmaglia di impostori e parassiti al governo del paese in perenne conflitto di
interessi; personaggi da suburra asserviti al Sistema Potere, sedicenti
intellettuali al soldo di facoltosi imprenditori, e borghesi sgualdrinelle
mascherate da “esercito della salvezza in affari con la finanza, con le banche,
assicurazioni, multinazionali e lobbies. Ergo, come priorità assoluta ci vuole
una legge che vieti categoricamente a questi sciacalli della politica di
approdare al nostro parlamento, per interrompere quella catena di interessi
particolari e privilegi rubati che sono anteposti al bene comune e allo stato
di diritto.
Così io mi chiedo, con quale logica (e mi piacerebbe
comprenderne le motivazioni) un cittadino regali il suo voto ad un facoltoso
imprenditore, a un soggetto che è culo e camicia con le banche, o a chi ha coronato
la sua brillante carriera, facendo da testa di legno dei grandi gruppi
industriali; tutta gente, questa, affamata di denaro, assetata di potere e
tracimante di vanità.
Chi dunque può davvero credere che un’oca giuliva della
levatura di Elena Boschi, sia scesa in politica per fare gli interessi della
comunità? La sua funzione è di spingere il parlamento a legiferare “a favore
di, e per conto di…”, e come Lei, tutti gli altri suoi colleghi, venduti alle
insane ragioni di un Sistema il cui solo fine e di “strafogarsi” di denaro
pubblico attraverso un piano di sfruttamento intensivo dei cittadini, da
spennare come polli destinati al macello.
Per questa razza di moderni vampiri del sangue dei nostri
figli, noi cittadini non siamo che semplice merda – bestie da soma rinchiuse
all’interno della recinzione mediatica di una democrazia escrementizia,
destinate allo sfruttamento intensivo di ogni loro risorsa ed energia vitale.
Come possiamo, dunque, aspettarci un ben che minimo
vantaggio e protezione da quest’ora di figuri, quando il sentimento più nobile
che li pervade e di odio e disprezzo per la cittadinanza? Odio… si…, quell’odio
che tracima dai loro cuori necrotizzati dall’ingordigia, e dal vanesio
narcisismo di un Ego corrotto.
Questi comportamenti, eticamente e deontologicamente
scorretti e deprecabili, non costituiscono per la nostra legislazione un reato,
ma declinano a mera questione di opportunità.
In Italia, purtroppo, questa ricorrente affermazione “
non è un reato” (evocata per mettere a tacere i truffati), viene citata per
chiudere qualsiasi questione e contenzioso, come se l’unico discrimine tra
l’utile e il dannoso, tra ciò che è moralmente vantaggioso e ciò che è
deleterio, fosse il codice penale.
Questo modo bieco e ipocrita di affrontare e risolvere le
questioni scottanti, è volto a deresponsabilizzare e assolvere il “carnefice”
rivoltando la frittata sulla vittima, ritenuta da questi ragionieri al soldo
del potere, elemento disturbatore delle loro perverse logiche di profitto.
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