mercoledì 9 dicembre 2015

UNA MERDA E’ UNA MERDA E TALE RIMANE!



Se Mozart, Chopin, Dante, Michelangelo e Dostoevskij, per fare qualche esempio illuminante, sono stati ritenuti dei geni, possiamo noi definire allo stesso modo certi intellettuali e artisti del nostro tempo? Assolutamente, no! Sarebbe come affermare che la qualità dell’acqua e dell’aria di un secolo fa sia la stessa di oggi. Che le spade delle legioni romane uccidevano al pari di una bomba intelligente, al fosforo o nucleare - che le cadute da cavallo (mezzi di trasporto di un tempo) le potremmo serenamente paragonare (per numero e conseguenze) agli incidenti stradali che giornalmente si consumano sulle nostre strade e autostrade. E via dicendo…!
Una merda è una merda, e tale rimane al di fuori di ogni contesto storico e spazio temporale. La gente può anche decidere di mangiarla, immaginandola, come la descrive l’affascinante e convincente testimonial di una pubblicità, una torta al cioccolato… ma sempre merda rimane… in assoluto.
E non mi si venga a dire che tutto va contestualizzato, accodandosi alla fallace teoria del “tutto è relativo”. Del resto, come si può affermare in assoluto che “tutto è relativo?”. E’ uno spaventoso ossimoro.                                                                     La verità non è mai relativa ma diversi e relativi sono i punti di osservazione dai quali la si guarda. 
E’ dunque assolutamente necessario individuare il punto giusto, per avere una migliore visibilità, un orizzonte chiaro, e ricavarne un punto di vista assolutamente oggettivo. Un tale “punto” si trova al centro della nostra coscienza ed è  stabilito sulla base di quei parametri di riferimento imperituri che, dall’alba dei tempi, hanno caratterizzato e definito la consapevolezza umana evitandone le degenerazioni.

gianni tirelli





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