giovedì 3 febbraio 2011

SCUSATTE SE INSISTO, MA SI PENSA SOLO A NOI "PER CHI PUO", ESCLUSIVAMENTE PER LE VACANZE ESTIVE!!!


DALL'ITALIA "SOLO LE SCORIE"
Mercoledì 02 Febbraio 2011
Dall`Italia solo le scorieLa sera del 29 Gennaio un carico di 70 tonnellate di scorie industriali provenienti da un'acciaieria di Brescia, è stato bloccato all'ingresso della Porovesme srl, perché è stata riscontrata la presenza di cesio, un materiale altamente radioattivo. I tre tir che trasportavano il carico radioattivo hanno viaggiato indisturbati dall'Italia fino al Sulcis passando per i porti di Genova e di Cagliari, per di più con una bolla di accompagnamento che certificava l'assenza di radioattività. È inquietante che il controllo delle scorie venga delegato ad un’azienda privata, la quale per ovvi motivi di immagine ha tutto l'interesse a non denunciare un eventuale ritrovamento di materiale radioattivoConstatiamo che il nostro popolo e la nostra terra sono completamente indifesi, alla mercé di capitalisti e mafiosi senza scrupoli ai quali lo stato italiano lascia fare ciò che vogliono.
portovesme_srlLa Portovesme srl produce piombo e zinco utilizzando gli scarti altamente inquinanti importati dalle acciaierie del nord Italia. L'acciaio viene prodotto a partire da rottami di ferro che una volta fusi liberano nell'aria polveri e vapori di metallo contenenti sostanze pericolosissime per l'ambiente e che per questo motivo vengono sottoposti a un processo di filtraggio e in parte trattenuti e fatti solidificare ottenendo i cosiddetti fumi di acciaieria: ovvero scarti industriali che contengono Mercurio, Nichel, Vanadio, Arsenico, Zinco, Piombo, Birillio, Rame, Cobalto e Cadmio. Ora nel Sulcis, alla devastante realtà dell'inquinamento chimico, si aggiunge il pericolo concreto della contaminazione radioattiva. I rottami lavorati dalle acciaierie sono infatti importati in gran parte dall'Ucraina e dai Paesi dell' Est, dove è attivissimo il traffico illecito di materiali ferrosi provenienti da centrali nucleari dismesse e altri siti radioattivi.
acciaierieRicordiamo che nel 2005 gli indipendentisti hanno promosso un referendum per vietare l'importazione di rifiuti e scorie industriali inquinanti, ma questo referendum è fallito a causa del boicotaggio dei partiti e dei sindacati italiani che hanno dimostrato così ancora una volta da che parte stanno.
La sinistra indipendentista sarda si schiera contro le pratiche criminali che l'Italia porta avanti nel nostro Paese da troppo tempo, distruggendo i settori economici tradizionali ed imponendo un modello di sviluppo che produce solo disoccupazione e disastri ambientali e che risulta utile soltanto allo stato italiano e alle multinazionali sue alleate.

Ribadiamo che nella drammatica realtà di disastro ambientale che contraddistingue le regioni sarde che sono state vittime del colonialismo industriale, la più giusta prospettiva di lavoro e dignità per gli operai è rappresentata da una completa bonifica ambientale che ripristini i terreni inquinati dai veleni che sono stati dispersi per anni nell'ambiente e prepari quelle aree ad una riconversione verso produzioni più vantaggiose da un punto di vista economico, ambientale e sociali.

Chiamiamo i lavoratori sardi a vigilare contro gli abietti piani del colonialismo e gli appetiti infami degli speculatori di turno e a difendere il futuro e la salute loro, delle loro famiglie e delle loro comunità con la lotta per la bonifica ambientale e per uno sviluppo reale e non assistito, basato sull'agroalimentare, sulla pesca, sull' industria di trasformazione delle materie prime di cui disponiamo in nome del benessere e della dignità del popolo sardo.

Direttivo Politico Nazionale
A Manca pro s’Indipendentzia
Blogger Francesco Zaffuto ha detto...

ho fatto un gadget con un link a questo post, buon lavoro

Nessun commento: