Quando questo paese, un giorno, resuscitato dai fumi narcotizzanti di un potente maleficio, riuscirà a guardare con la necessaria obiettività, serenità e disincanto, al ventennio berlusconiano, prendendo così coscienza di una circostanza ai confini della realtà (inimmaginabile per qualsiasi democrazia occidentale e autore di commedie tragicomiche), non potrà che porsi la domanda:” Ma come è potuto accadere tutto ciò!!” e, di seguito, analizzare nel profondo i motivi, le cause e le interazioni che hanno prodotto una delle degenerazioni più sconvolgenti della nostra storia politica e sociale. Lo stesso fascismo, al confronto, passa in secondo piano, in ragione di particolari circostanze e attenuanti addotte e motivate dal particolare momento storico che, in maniera trasversale, aveva marchiato a fuoco tutta l’Europa.
L’incoronazione per acclamazioni di Angelino mani sudate, la nascita del “partito degli onesti”, dopo quello dei responsabili e dell’amore, la presentazione del libro di Scillipoti con la benedizione del Beato Nano, appartengono a quella serie di grottesche messinscene e minchionerie che anticipano l’ultimo atto, prima del tracollo tombale di un qualsiasi regime.
Questa marmaglia, ha sdoganato, spacciandole per libertà e agendo sui lati peggiori degli individui (anche i più insospettabili), la volgarità, la menzogna, la collusione, la corruzione, l’ignoranza e una quotidiana illegalità, come nuove e inedite regole relazionali.
Presto la Camera dovrà decidere, non su una, ma su due richieste di autorizzazione a procedere nei confronti di altrettanti deputati del PdL.
Dopo Alfonso Papa, coinvolto nell'inchiesta P4, la Procura di Napoli ha trasmesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, questa volta per l'on.Marco Milanese, ex colonnello delle Fiame Gialle ed ex collaboratore del ministro Tremonti. Le accuse contestate sono di rivelazione di segreti d'ufficio, corruzione e associazione a delinquere, nel quadro di un'inchiesta in corso da diversi mesi. Questa maggioranza, ha ribadito con forza la volontà dell'esecutivo di portare a termine la legislatura. Di questo passo, aspettiamoci un arresto di massa, prima della sua scadenza naturale.
Questa banda di delinquenti incravattati, sdoganata dall’anti/politica” di Silvio Berlusconi e mercenari, oggi ricopre le più alte cariche del potere politico ed economico, delegando alla criminalità organizzata, l’espletamento del “lavoro sporco”.
Il Popolo delle libertà, dunque, non è che una grottesca messinscena carnevalesca, che usa il parlamento, come copertura. Una roccaforte del malaffare, dove si organizzano oscure trame, complotti, dossier e si smistano pizzini. Il berlusconismo è l’esatta rappresentazione iconografica del peggio di questo paese che ha calamitato al suo interno la parte più marcia dell’imprenditoria italiana, i reietti del sottobosco politico e la creme della peggiore feccia umana in circolazione. Un sottobosco culturale di quart’ordine, maestri di mistificazione e di contraffazione della realtà, che hanno fatto della menzogna una pratica consolidata, della licenza un baluardo di libertà e della dignità, mercimonio.
Per tanto, si rende necessaria un’opera di bonifica - un intervento di derattizzazione, volto a contrastare e combattere una delle piaghe sociali più profonde e virulente, seconda solo alla peste bubbonica. Ma la popolazione di topi e ratti, non viene mai completamente azzerata poiché, di fatto non è possibile raggiungere tutte le nicchie in cui l’infestazione può avere inizio o si può conservare. Nella pianificazione degli interventi si devono considerare numerose variabili che possono influenzare il risultato finale. Tra le varianti più importanti bisogna considerare che spesso questi soggetti (come topi e ratti) marcano trappole e esche per segnalarle ai propri simili rendendo di fatto nullo l’intervento di disinfestazione.
L’antiberlusconismo, è un argine eretto a difesa dei residui barlumi di dignità, ragionevolezza e di amor di patria . Il berlusconismo, e sia chiaro a tutti, non è mai stato un movimento politico ma un problema sociale e ambientale. E’ una storia di monnezza, di rifiuti pericolosi dispersi sull’epidermide della società che, come polvere d’amianto, si è insinuata nella coscienza degli italiani. Un intero paese da bonificare dopo vent’anni di imbarbarimento!!
Il BERLUSCONISMO non ha niente a che vedere con la politica, intesa come passione, programma, bene comune e stato di diritto. Non è che una banda di “infamoni” asserragliati in un fortilizio a difesa di un comitato d’affari che legifera ad personam per sottrarsi alla giustizia, per consolidare privilegi, impunità e interessi particolari. Omuncoli frustrati dai loro fallimenti umani che pur di rimanere a galla, stipulano patti con la criminalità organizzata e improvvisata, facendo precipitare l’Italia dentro una deriva etica, morale ed economica, senza precedenti.
Per tanto l’antiberlusconsmo, è un movimento di popolo, volto a contrastare un “Iperberlusconismo” d’assalto finalizzato alla conservazione del potere. I malati patologici di berlusconismo ad oltranza, sono coloro che, al sano pluralismo democratico di un partito (che si ritenga tale) e a un contraddittorio costruttivo e leale, hanno anteposto, la volontà, gli interessi e il narcisismo del Capo, mortificando la dignità personale, il decoro e la verità. Questa gente, oggi, rappresenta quella parte amorfa e marcia della società che non manifesta mai per i diritti umani e civili – che non si occupa e preoccupa di un disastro ambientale dai contorni apocalittici. Gente che non lotta, non partecipa, non solidarizza, non converge, non si dissocia, relegata dentro un limbo gelatinoso di qualunquismo e sottocultura, permeato da logiche di profitto, di potere e di fanatismo da stadio.
Dunque, cos'é l'antiberlusconismo, se non un atto dovuto, democratico e necessario, di ferma indignazione, volto a contrastare una maggioranza di cialtroni senza vergogna, responsabili del degrado etico, morale e ambientale di questo paese? Una vera società a delinquere che ha mortificato la sacralità del parlamento, trasformandolo in un distributore di, privilegi, amnistie e affari. Il “nuovo ordine” che tutela il crimine e la criminalità, essendone parte integrante, nella nuova veste di procacciatore di affari e cassaforte di profitti. Potrei aggiungere, inoltre, che i motivi che aggregano questi particolari soggetti, e che rendono così, apparentemente coesa la loro formazione, vanno ricercati nella loro condizione psicologica e psichiatrica, che interviene in maniera devastante sulla loro capacità e libertà di giudizio.
I loro comportamenti ( totale sudditanza verso il loro capo, compattezza ideologica, sprezzo per le istituzioni), sono movimenti riflessi, dettati dall’incapacità di sapersi confrontare con gli altri, essendo totalmente riversi e concentrati su frustrazioni, egoismi e complessi di inferiorità, atavici, mai risolti e sempre elusi. Il loro tempo, è occupato dal pensiero di tutto ciò che può, o potrebbe accadere loro, e nell’affinare strategie di difesa contro un ipotetico attacco verbale da parte di coloro, che credono siano i nemici naturali. La loro intelligenza, non ha avuto modo di evolversi, e quindi di produrre cultura e buon senso. Vivono al di la di una muraglia, innalzata per difendersi dagli attacchi dell’uomo ragionevole, che combattono con le armi del populismo, della mistificazione e della contraffazione della realtà – usando le armi improprie della televisione commerciale, killeraggio giornalistico e di alcune reti di stato, messe sotto scacco dallo sporco commercio della altrui dignità. Praticano in maniera disinvolta e trasversale, il rancore, l’invidia e la menzogna, in modo del tutto naturale, come a palesarne una virtù. Odio represso, astio, acredine e frustrazione, sono, in seguito, gli effetti degenerativi di un tale stato psicotico, che rischiano di innescare pericolose derive populiste e autoritarie.
L’esperienza passata del nazi/fascismo, e la tanta sbandierata memoria storica, hanno attraversato le coscienze degli italiani, senza lasciarne la minima traccia. Occupati come sono all’esercizio del qualunquismo e a coltivare l’ignoranza, fra un reality show e un derby calcistico.
Il mondo intero sta andando a puttane per via di questi personaggi; persone tristi, sole, frustrate e infelici che non hanno mai assaporato la gioia profonda di un gesto di vera consapevolezza, di autentico affetto e di una stretta di mano sincera e disinteressata. Ed é proprio in momenti straordinari come questi che le vittime cercano conforto fra le braccia del proprio carnefice, ma non solo; lo sostengono e lo acclamano al fine di esorcizzare la loro miserabile e miserevole condizione. Gli italiani che votano Berlusconi, in gran parte appartengono ai ceti meno abbienti, con un livello culturale che rasenta l’analfabetismo. Il restante numero, è relativo, all’oscura borghesia industriale confessionale che, attraverso la corruzione, la falsificazione, la collusione e l’intimidazione, ha raggiunto il suo perverso potere. Ed è nell’esercizio del potere che questa brutta cricca, intende riscattare la sua origine zotica e provinciale e, questo, é il motivo di tanto odio e di un’invidia mal celata, nei confronti degli uomini di cultura e della cultura nel suo significato più generale.
E come non parlare della piaggeria puttana di seguaci, cortigiani e accoliti ossequiosi che, come rapiti da incantamento, inebriante e vanesio, si sperticano, con sistematica quotidianità, in lodi e riverenze, offrendo riti propiziatori e offerte sacrificali, dono di immortalità e di sempiterna abbondanza, al Vitello d’oro.
E come non guardare, senza avvertirne inquietudine e turbamento, alla vita di un uomo senza scrupoli e dal torbido passato piduista che, oggi, martirizza Vittorio Mangano, esalta la figura di Marcello Dell’Utri, fiducia Cosentino e delegittima le istituzioni! Lui, il “grande Silvio”, ometto attempato, che si trapianta e pittura i capelli di un nero corvino, anteponendo il trucco a una decorosa pelata – il Silvio con l’eterno cerone, le scarpe rialzanti e le pompette stimolanti – il Silvio dalle mille cravatte tutte uguali e gli eterni doppio petto blu. Un vero trattato ambulante di psicopatia, frustrazione e perverso e morboso narcisismo. Con quale dignità, un tale individuo, rappresenta in nostro paese? E’ dunque questo lo status symbol di virilità e machismo, autorità e potere nel quale si riconoscono tanti italiani e italiane, e che esibiscono come modello di moderna cultura e punto di riferimento socio-esistenziale. E’ quindi questo, il salvatore della patria, l’uomo della provvidenza, il mito trascendente da sempre celebrato nell’immaginario degli italiani o, piuttosto, un millantatore da quattro soldi, un incantatore di serpenti e un traditore della patria? Uno scaltro piazzista che, nel mercimonio della dignità altrui, incarna l’archetipo della peggiore specie umana? Un uomo triste e solo, che nella luce soffusa della sua alcova, si appresta a calare il sipario sull’ultimo atto di una commedia, tragica e grottesca, fra i glutei in affitto di una giovincella depravata, nella spasmodica ricerca, di quell’orgasmo tradito che sancirà, per sempre, la sua sconfitta umana e morale. Non sono forse gli italiani, le vittime predestinate di un masochismo perverso che, come Seneca affermava, “godono nell’affidare il potere al turpe?” Che significato assume oggi, il consenso popolare, quando una portata di fuoco mediatica (senza precedenti) si accanisce in un’opera diseducatrice e di omologazione delle coscienze, intervenendo sui lati peggiori dei cittadini e sdoganandoli come libertà e diritti?
L’antiberlusconismo, quindi, è un irrinunciabile atto di ribellione sociale, etica e morale. Si dissocia, da ogni personalismo, rivendicazione o appartenenza culturale per elevarsi oltre la retorica e la bagarre. L’antiberlusconismo (come l’antifascismo) è una moderna forma di resistenza – un atto dovuto, un dovere civile dal quale, nessuno, si può (o si dovrebbe) sottrarre.
Gianni Tirelli
Un comitato d'affari di marca piduista che, come disse qualcuno, ha trasformato la "Milano da bere" nella "Milano da mangiare"
Nessun commento:
Posta un commento