domenica 25 settembre 2011

BERLUSCONI: IL MALIGNO AL POTERE - Accorata lettera al Cavaliere



BERLUSCONI: IL MALIGNO AL POTERE - Accorata lettera al Cavaliere

Cavaliere Berlusconi, il mondo sta andando a puttane per gente come lei, che ne è l’archetipo; persone tristi, sole, frustrate e infelici che non hanno mai assaporato la gioia profonda di un gesto di vera consapevolezza, di autentico affetto e di una stretta di mano sincera e disinteressata. A me non interessano le sue boutades, le menzogne, l’opera di mistificazione della realtà, le sue leggi ad personam e tutto quel variegato baraccone di minchionerie che quotidianamente la sua bocca vomita in maniera autonoma e automatica, senza che un solo neurone del suo cervello intervenga per ristabilire, in parte, un dignitoso buon senso e quel minimo di saggezza che la sua avanzata età imporrebbe.  No, io mi occupo di disagio mentale; quella persistente sofferenza che attanaglia individui della sua specie e che nel potere ad ogni costo e con ogni mezzo, intendono, illusoriamente, stupidamente e inutilmente soffocare.
La sua ostentata e mal celata sicurezza e quel ghigno di fasullo appagamento che, con uno sforzo immane, cerca di fare trasparire dai tratti di un volto contraffatto dal bisturi, sono gli espedienti e i tratti caratteriali di una menzogna che lei continua a praticare come regola relazionale. Potrà mai essere felice, un tale uomo, che investe le sue energie vitali sulla contraffazione della realtà e la mistificazione della verità?
Forse nell’antimateria ma dalle nostre parti certi trucchi e strattagemmi non sono ne contemplati ne fattibili. Lei è il classico perdente, accerchiato e circondato da cortigiani senza attributi della sua stessa risma, con i quali condivide un reciproco disprezzo, diffidenza e la propensione al tradimento.
Due matrimoni falliti alle spalle e relativi divorzi, suffragano ulteriormente le mie considerazioni, gettano un’ombra nera sulla sua reale e sbandierata virilità e sgombrano il campo dal ogni fantasticheria sull’autenticità del suo credo, di matrice cattolica.
Un Primo Ministro sistematicamente insultato, disprezzato, odiato dal popolo che ha illuso di governare e messo in ridicolo dal mondo intero al pari di un citrullo, non può essere felice, ne tanto meno libero. La gabbia dell’effimero potere in cui lei si è rinchiuso in maniera del tutto volontaria, è il paradigma dell’estrema solitudine della sua anima.
Quando la terra, un giorno, reclamerà le sue sfibrate spoglie e il peso di tutta la “roba” accumulata, premerà sul suo petto come una montagna di pietra allora e, solo allora, e per un attimo di dolore straziante e infinito, comprenderà il significato delle mie parole.
Io ho sempre saputo chi Lei fosse e della sua natura maligna. Aspetto quel giorno per brindare alla sua sconfitta umana.

Gianni Tirelli



1 commenti:

Anonimo  ha detto...
l'idea di psicanalizzare il nostro "infelice" premier in base al suo comportamento è senz'altro interessante e a molti è venuto sovente da chiedersi se era veramente felice un "tal uomo". tuttavia, se posso permettermi, da convinto anti-sistemaberlusconiano ritengo che l'autore dell'articolo sia afflitto esso stesso da un po' di quella "natura maligna" in cui identifica la matrice del comportamento del nostro "caso umano". Verso una persona malata occorrerebbe rivolgersi senza quel livore, risentimento e senso di rivalsa che traspare chiaramente. Anche se condivido quasi totalmente la diagnosi credo sarebbe stato più corretta e soprattutto utile una simile disamina, ma più fredda e distaccata perché il nostro "caso umano" è più un "effetto" che la causa dei problemi del nostro paese, al pari di una pustola infetta alla quale non si può attribuire l'origine dell'infezione che deriva invece dalla circolazione sanguigna, alias assenza di consapevolezza nazionale e/o di spirito di cittadinanza da cui è afflitta la stragrande maggioranza degli italiani.
gianni tirelli ha detto...
@ Anonimo - gentile anonimo, quel pò di natura maligna che mi vorresti affibbiare (spero ironicamente) é un misto di rabbia e disprezzo che dopo quasi un ventennio, ha raggiunto il suo culmine - Berlusconi non é un qualsiasi malato sotto osservazione ricoverato in una prestigiosa clinica svizzera, ma uno psicopatico in libertà che riveste la più alta carica di governo. Le mie "disamine fredde e distaccate", risalgono ad un decennio fa, quando nutrivo ancora qualche speranza su un cambiamento che, ahimé, non ha mai visto la sua alba. Se tu avessi il polso della situazione e del pericolo che incombe su questo paese, capiresti che il mio livore, il disprezzo, l'odio e la rabbia non sono che armi spuntate a confronto dei comportamenti criminogeni di questo inquietante personaggio. Berlusconi, non é solo "l'effetto" (come tu dici), ma al tempo stesso, la causa!! Sono questo tipo di soggetti i veri responsabili di quella tragedia umana, ambientale e di valori, che sta trascinando l'umanità tutta dentro una deriva dai contorni apocalittici. Per tanto, c'é poco da sottilizzare!! E si salvi chi può! un abbraccio

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