lunedì 24 ottobre 2011

CITTADINI COME BESTIE AMMAESTRATE Gianni Tirelli


CITTADINI COME BESTIE AMMAESTRATE

Questi banditi di sempre al potere dalla nazione (che si stanno mangiando l’Italia, pezzo dopo pezzo) la mattina, si svegliano e, per fare cassa, varano una nuova legge per allocchi che, sulla base, di un indagine statistica, sappiamo che verrà elusa dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Queste norme truffa, con il trucco (un vero e proprio raggiro), giocano sulla distrazione, disattenzione, dimenticanza e lo sfinimento degli individui, già oberati da infiniti problemi quotidiani, l’attenzione ai quali, per logica, è prioritaria ad ogni altra, di natura irrazionale.   
La nostra memoria, ha grosse difficoltà a memorizzare l’obbligatorietà di una funzione irrazionale e, tanto più se, la stessa, sconfina nella sfera del demenziale ed è, ricorrente e sistematica. L’obbligatorietà a rispettare la norma e, la sanzione, relativa alla sua violazione, non basta a codificare il ricordo e ha trasformarlo in un automatismo (riflesso condizionato) ma, al contrario, il nostro cervello cercherà di rimuoverlo ed annullarlo, ritenendolo una intrusione destabilizzante  e sintomo di squilibrio mentale.
Di cosa sto parlando? Mi riferisco all’obbligo che ci impone di accendere luci delle nostre autovetture durante il giorno (follia pura!!) e alla costrizione delle cinture di sicurezza che, contrariamente a quanto viene sbandierato, sono vere e proprie trappole mortali. Parlo dell’infausto Eko Pass, del posteggio a pagamento, degli spazi volutamente e arbitrariamente trasformati in i divieti di sosta per costringere il cittadino esasperato, a rifugiarsi nella sanzione amministrativa, come solo momento di pace  - parlo delle vetture euro                                           4/5/6/, sigle a marchio di  una inutilità conclamata, dei semafori manomessi, autovelox truccati, delle mille trappole armate in ogni angolo delle nostre città, per estorcere (all’ombra di una illegalità assurta a regola e di un abuso di potere conclamato ), denaro fresco alla comunità. Insomma, quella lunga lista di, minchionerie e trabocchetti, che peggiorano ulteriormente la condizione di caos quotidiano. Una disperazione da impotenza che si accanisce sul nostro sistema nervoso, congiunta alla prepotenza dei nostri carnefici che affondano le loro sudice mani nelle nostre tasche, sempre più vuote. A nessuno frega della nostra sicurezza. Loro vogliono i nostri soldi! Siamo trattati come un branco di coglioni e, alla fine, paghiamo!

Se tali infrazioni al codice stradale (benché assurde) fossero nei termini di 5/10 euro, come tetto massimo, se ne comprenderebbe la buona fede, la necessità e  lo scopo sociale e civile. Ma qui si tratta di 70/80 euro a botta (150.000 lire di un tempo a fronte di un’umana dimenticanza!!) che ne denunciano l’intento estorsivo e, in quale considerazione, lo Stato, tenga la sua cittadinanza.
Iscrizione di ipoteca sulla prima casa e blocco dell’autovettura, sono gli effetti postumi al mancato pagamento della sanzione amministrativa, voluti da questa maggioranza di traditori.
  
Abbandonare le metropoli (sinonimi di necrofilia e schiavitù), è il primo passo verso la salvezza, per recuperare una qualità di vita, degna e dignitosa, sobria e concreta e, al riparo da queste sanguisughe, dagli stomaci senza fondo.  Il Sistema Bestia, mira a dividerci, mentre noi, viceversa, dobbiamo compattarci dentro un unico blocco coeso e saldo, per convogliare al suo interno tutta la nostra indignazione, rabbia e spirito rivoluzionario.
Questo nostro immobilismo è indicativo del livello, di assuefazione al Sistema, raggiunto e, di una capacità critica e di ribellione, oramai defunte. 
Se non tiriamo fuori gli attributi - una buona volta per tutte - ogni speranza di vera libertà sarà vanificata per sempre e, tutte le nostre buone intenzioni e propositi, solo infinite parole nel vento

Siamo considerati e trattati alla stregua di bestie ammaestrate che ubbidiscono ad ogni ordine e subdolo desiderio del padrone, per evitare una punizione più gravosa e umiliante. Questo succede perché siamo divisi, l’uno contro l’altro, in questa guerra fra poveri stupidi, contro altri stupidi che vorrebbero arricchirsi. 
Che speranza abbiamo di cambiare questa realtà quando accettiamo supinamente, un tale stato di cose?

Gianni Tirelli

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