CITTADINI COME BESTIE
AMMAESTRATE
Questi banditi di
sempre al potere dalla nazione (che si stanno mangiando l’Italia, pezzo dopo
pezzo) la mattina, si svegliano e, per fare cassa, varano una nuova legge per
allocchi che, sulla base, di un indagine statistica, sappiamo che verrà elusa
dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Queste norme truffa, con il trucco
(un vero e proprio raggiro), giocano sulla distrazione, disattenzione,
dimenticanza e lo sfinimento degli individui, già oberati da infiniti problemi
quotidiani, l’attenzione ai quali, per logica, è prioritaria ad ogni altra, di
natura irrazionale.
La nostra memoria, ha
grosse difficoltà a memorizzare l’obbligatorietà di una funzione irrazionale e,
tanto più se, la stessa, sconfina nella sfera del demenziale ed è, ricorrente e
sistematica. L’obbligatorietà a rispettare la norma e, la sanzione, relativa
alla sua violazione, non basta a codificare il ricordo e ha trasformarlo in un
automatismo (riflesso condizionato) ma, al contrario, il nostro cervello
cercherà di rimuoverlo ed annullarlo, ritenendolo una intrusione
destabilizzante e sintomo di
squilibrio mentale.
Di cosa sto parlando?
Mi riferisco all’obbligo che ci impone di accendere luci delle nostre
autovetture durante il giorno (follia pura!!) e alla costrizione delle cinture
di sicurezza che, contrariamente a quanto viene sbandierato, sono vere e
proprie trappole mortali. Parlo dell’infausto Eko Pass, del posteggio a
pagamento, degli spazi volutamente e arbitrariamente trasformati in i divieti
di sosta per costringere il cittadino esasperato, a rifugiarsi nella sanzione
amministrativa, come solo momento di pace
- parlo delle vetture euro 4/5/6/,
sigle a marchio di una inutilità
conclamata, dei semafori manomessi, autovelox truccati, delle mille trappole
armate in ogni angolo delle nostre città, per estorcere (all’ombra di una
illegalità assurta a regola e di un abuso di potere conclamato ), denaro fresco
alla comunità. Insomma, quella lunga lista di, minchionerie e trabocchetti, che
peggiorano ulteriormente la condizione di caos quotidiano. Una disperazione da
impotenza che si accanisce sul nostro sistema nervoso, congiunta alla
prepotenza dei nostri carnefici che affondano le loro sudice mani nelle nostre
tasche, sempre più vuote. A nessuno frega della nostra sicurezza. Loro vogliono
i nostri soldi! Siamo trattati come un branco di coglioni e, alla fine,
paghiamo!
Se tali infrazioni al
codice stradale (benché assurde) fossero nei termini di 5/10 euro, come tetto
massimo, se ne comprenderebbe la buona fede, la necessità e lo scopo sociale e civile. Ma qui si
tratta di 70/80 euro a botta (150.000 lire di un tempo a fronte di un’umana
dimenticanza!!) che ne denunciano l’intento estorsivo e, in quale
considerazione, lo Stato, tenga la sua cittadinanza.
Iscrizione di ipoteca
sulla prima casa e blocco dell’autovettura, sono gli effetti postumi al mancato
pagamento della sanzione amministrativa, voluti da questa maggioranza di
traditori.
Abbandonare le
metropoli (sinonimi di necrofilia e schiavitù), è il primo passo verso la
salvezza, per recuperare una qualità di vita, degna e dignitosa, sobria e
concreta e, al riparo da queste sanguisughe, dagli stomaci senza fondo. Il Sistema Bestia, mira a dividerci,
mentre noi, viceversa, dobbiamo compattarci dentro un unico blocco coeso e
saldo, per convogliare al suo interno tutta la nostra indignazione, rabbia e spirito
rivoluzionario.
Questo nostro
immobilismo è indicativo del livello, di assuefazione al Sistema, raggiunto e,
di una capacità critica e di ribellione, oramai defunte.
Se non tiriamo fuori
gli attributi - una buona volta per tutte - ogni speranza di vera libertà sarà
vanificata per sempre e, tutte le nostre buone intenzioni e propositi, solo
infinite parole nel vento
Siamo considerati e
trattati alla stregua di bestie ammaestrate che ubbidiscono ad ogni ordine e
subdolo desiderio del padrone, per evitare una punizione più gravosa e
umiliante. Questo succede perché siamo divisi, l’uno contro l’altro, in questa
guerra fra poveri stupidi, contro altri stupidi che vorrebbero
arricchirsi.
Che speranza abbiamo di
cambiare questa realtà quando accettiamo supinamente, un tale stato di cose?
Gianni Tirelli
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