sabato 24 marzo 2012

SENTO PARLARE... di G.Tirelli



SENTO PARLARE...   di G.Tirelli

Sento parlare di consumo eccessivo di farmaci, dei troppi controlli medici, dell’esorbitante spesa sanitaria, mentre ci bombardano quotidianamente di programmi sulla salute. Ci sconvolgono la psiche, trattando delle malattie più improbabili e dei loro infiniti sintomi. Ci hanno reso un branco di ipocondriaci, paranoici, psicopatici e così, ingrassiamo psicologi, psichiatri e manicomi.
Ci convincono che tutto sia dipeso da un trauma infantile e che dopo un migliaio di sedute, riacquisteremo la nostra serenità perduta.
Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche, si arricchiscono a dismisura sulla pelle dei cittadini, e la nostra vita si consuma nel bel mezzo di un freddo oceano, fatto di ansie, angosce, e fobie delle più disparate.
I medici di turno incassano la loro miserabile tangente in attesa di un nuovo, inutile, nocivo farmaco da sponsorizzare.

Sento parlare di malattie rare, genetiche, di tumori prodotti dall’amianto, dal mercurio, dal fosforo, dai metalli pesanti, pcb, dai coloranti, dolcificanti, dai pesticidi, diserbanti, fertilizzanti, neonicotinoidi, e affiliati..
Sento parlare di deforestazione, di inquinamento dei fiumi, dei mari, delle falde acquifere, di rifiuti tossici riversati sul territorio, speciali, radioattivi, di una montagna di merda così alta da sommergerci completamente.
Sento parlare di prodotti per l’alimentazione truccati, pompati, dopati, manipolati, contraffatti, OGM: future mine che esploderanno all’interno dei corpi dei nostri figli e nipoti.
Sento parlare della chimica, della plastica, della scomparsa di infinite specie animali e vegetali, di ghiacciai marcescenti, di diavolerie di ultima generazione, e poi di sangue, sangue, dolore, paura e morte.
Sento le grida strazianti degli uomini giusti, ma dei VERI CARNRFICI di quest’epoca necrofila, un silenzio tombale.
Da piazza San Pietro, arriva il flebile invito alla fratellanza e all’amore. Poi scende la notte e domani è un altro giorno.

Scorie industriali, metalli pesanti, contenitori e sacchetti di plastica, lattine di ogni genere, veleni chimici e affini, non sono che una piccola parte di quell’immenso mare di merda che l’Industrialesimo Pagano scarica sulla nostra vita. Per tutta risposta siamo costretti a pagare una tassa sullo smaltimento, per cose che noi non abbiamo prodotto, ma semplicemente acquistato.

Ci vuole una legge che vieti tassativamente la produzione di contenitori di plastica sostituendoli con altri ecocompatibili, biodegradabili, di cartone. Pene severissime, fino alla decapitazione, per chi attenta alla salute dei cittadini e dell’ambiente.
Il futuro dei nostri figli è oscurato da una impressionante muraglia di spazzatura che a breve imploderà su se stessa, travolgendo come un’onda tsunami le loro vite. I problemi vanno risolti alla radice!
Smantelliamo le fabbriche della morte di questi imprenditori del diavolo e impicchiamoli subito – adesso! Domani è tardi!
Vietare per sempre l’acqua in bottiglia e tutte quelle infinite, velenose e inutili bevande che riempiono gli scaffali dei supermercati e di mostruosi centri commerciali. L’acqua deve sgorgare limpida e pura dai rubinetti di casa e dalle fontane delle piazze. Basta con la pubblicità  ingannevole di prodotti fasulli e cancerogeni!!! Basta con l’imprenditoria del profitto ad ogni costo!
Disoccupati? Meglio così!! Torniamo a casa, alla terra - da Dio.

“Presidente Marcegaglia, tempo fa, Report, condotto dalla coraggiosa e impeccabile Gabanelli, ha trasmesso un servizio agghiacciante sui rifiuti pericolosi, scaricati sul suolo campano - Lei lo ha visto? Se si, non ha riconosciuto qualcosa di famigliare che le appartiene?
Immagino che lei convenga!
Quei rifiuti pericolosi e mortali, appartengono a Lei e soci (eccezioni non ce ne sono) e li avete sparsi come letame di vacca, su tutto il territorio italiano e nelle acque, come se ottemperaste a un diritto, in barba alla salute della gente comune e dell’ambiente tutto. Questa è la cruda realtà!!!
Mafia, camorra,‘ndrangheta e affini, non sono che l’ultimo anello della catena - manovalanza al soldo di industriali e politici malfattori - ma i veri responsabili di questa catastrofe dai risvolti apocalittici, siete voi, e soltanto voi!
Immagino l’ovvietà della sua risposta e le sterili giustificazioni a difesa della sua categoria di untori legalizzati.
State distruggendo uno dei paesi più straordinari del pianeta, per storia, bellezza, cultura e tradizioni, e non sento una sola voce fuori dal coro, che faccia un mea culpa, e che prenda coscienza di una tale tragedia.
Mi fate schifo, come fate schifo a Dio, avendo fatto scempio del suo creato.
Altro che cattolici e moderati! Voi, siete idolatri e nazisti.”

Sento parlare di politica, di manovre, di riforme e di finanziarie, di PIL, di spread, di crescita e sviluppo, di avveniristiche spedizioni su marte e di neutrini che viaggiano a una velocità superiore a quella della luce - sento parlare di prossime e infernali macchine tecnologiche, di calcio e di formula1, mentre, nel frattempo, il nostro povero pianeta è sul punto di esalare il suo ultimo respiro. 

Gianni Tirelli

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