mercoledì 20 giugno 2012

“SE VOLETE PRIVARE UN DESPOTA DEL TRONO, BADATE CHE IL VOSTRO TRONO SIA GIA’ STATO DISTRUTTO” Gibran


“SE VOLETE PRIVARE UN DESPOTA DEL TRONO, BADATE CHE IL VOSTRO TRONO SIA GIA’ STATO DISTRUTTO” Gibran


Sono in tanti nel mondo occidentale a credere che la degenerazione della politica, la deriva etica e morale, la crescente criminalità e la catastrofe ambientale, siano da addebitarsi esclusivamente alle insane ragioni che regolano gli interessi e i privilegi dei vertici del Sistema Potere! Possiamo noi affermare la nostra innocenza, giurando su Dio la totale estraneità ai fatti che ne hanno determinato il processo?
Le dittature non avrebbero mai visto la luce, senza la complicità, l’assenso e la cortigianeria di una moltitudine di fanatici adoranti e scodinzolanti spinti dalla perversa ambizione di condividere con il tiranno di turno, le proprie miserie morali, così da giustificarle – ma non solo; banalizzarle a tal punto, da renderle comportamento quotidiano e abituale. Può questa gente, sottrarsi alle proprie responsabilità? Non sono loro, in prima persona, i veri fautori di tali regimi autoritari? Non è dunque attraverso il consenso dei cittadini, e in virtù del loro pressapochismo culturale e morale che oggi, il liberismo selvaggio e demente, ha poi consolidato il suo progetto di omologazione delle coscienze, di schiavitù e di dipendenza, in tutto il mondo occidentale? Non siamo forse, tutti noi, carnefici della nostra esistenza e le vittime sacrificali immolate sull’altare della stupidità umana?
Quanti di noi, in realtà, sono in grado di rinunciare alle invitanti, subdole e seducenti lusinghe del Sistema Potere, per tradurre in fatti concreti le proprie supposte e ipotetiche convinzioni? “Se volete privare un despota del trono, badate che il vostro trono sia già stato distrutto.” K.G.


Le responsabilità dei media, in questa operazione di contraffazione della realtà, sono immense, e note a tutti; una portata di fuoco diseducatrice senza precedenti, ma non sufficiente a giustificarne sudditanza, incoscienza e stato di dipendenza.
Il Sistema va isolato e il solo modo per farlo, é mollarlo definitivamente.
Consumare sistematicamente tutto ciò che il Sistema ci propina a “tambur battente”, non fa che alimentarlo e consolidarlo, rendendolo più agguerrito e pronto ad ogni sopruso e licenza.

Affermare per tanto che la causa della nostra attuale miserevole condizione umana (unica nella storia del mondo, per elementi di degenerazione) sia da imputare ad un complotto organizzato a tavolino da un team di marziani da super poteri, è un’ipotesi avveniristica che va oltre ogni dimensione spazio temporale.
Quei marziani siamo noi! Noi, sempre pronti ad individuare un capro espiatorio sul quale riversare le nostre responsabilità oggettive. Noi tutti (nessuno escluso) siamo i fautori, i sostenitori, gli impostori e in fine, gli inattendibili detrattori di una tale catastrofe umana, di valori e ambientale.

Certo, chi lo può negare? Il Sistema Potere è una grande Merda in decomposizione ma noi stessi siamo quel Sistema, noi stessi siamo quella merda – noi che non intendiamo rinunciare alla più piccola parte del nostro conclamato egoismo per liberarci una volta per tutte da quella serie infinita di dipendenze che ci incatenano ad una libertà dalle ali spezzate.

Del resto, io sono più che convinto che i super/poteri mondiali (oggi di grande attualità – di cui si parla e si tratta senza alcuna cognizione di causa ne dati alla mano certi e cerificati) e che da tempo, si afferma, hanno programmato le sorti e il destino dell’umanità, non si faranno di certo intimidire da quattro chiacchiere postate in rete.
La loro implosione (più che probabile) avverrà, diversamente, per una serie di difetti insiti nel Sistema stesso e dall’isolamento forzato e costretto, che centinaia di milioni di individui nel mondo innescheranno rinunciando in massa (per ragioni pratiche e di sopravvivenza), ad ogni forma di consumo che non sia essenziale o vitale.
Addossare dunque ogni responsabilità e colpa al Sistema Potere, di un tale disastro, è ingeneroso, riduttivo e forviante. Un esercizio di illusionismo applicato alla realtà, che in forma di attenuante, intende giustificare la nostra inettitudine e l’incapacità di dare risposte esaustive e secche ai nostri perché.

E’ già di per sé difficile avere un’idea approssimativamente chiara e oggettiva sulle storie di casa nostra che solo immaginare di capirci qualcosa sui vertici del potere mondiale e loro progetti, sarebbe come volersi avventurare nel mistero della santissima trinità. Aria fritta! Ma questo é solo il mio pensiero! Il pensiero di uno che non si deve attenere a niente se non alla sua coscienza. Uno che non pratica quel terzismo oggi molto gettonato e che al momento produce i suoi frutti velenosi!

Fino al momento in cui, non saremo in grado di percepire sulla nostra pelle e comprendere fino in fondo la realtà che ci circonda, al punto tale da fare tendere ogni parte del nostro essere, e scuotere la nostra anima dormiente da un troppo lungo letargo, resteremo come androidi inebetiti, a fissare lo schermo, in attesa di un commento benevolo o di un’inaspettata condivisone.

Ecco perché non va! Non va perché (e mi ripeto fino alla noia), abbiamo confuso la licenza con la libertà, la democrazia con la civiltà, la televisione con l’informazione, la profanazione con la scienza e la catastrofe ambientale con il progresso.


Gianni Tirelli

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