domenica 30 settembre 2012

IL SISTEMA NON VA COMBATTUTO, MA ISOLATO.


IL SISTEMA NON VA COMBATTUTO, MA ISOLATO.
I due grandi peccati mortali e per questo imperdonabili, delle democrazie occidentali, sono stati:
a) La privatizzazione della TV, nelle mani di commercianti ignoranti e senza scrupoli.
b) Avere data loro la possibilità di entrare in politica. Questo spiega l’origine del sincretismo diabolico fra la politica, il potere economico e la criminalità organizzata, che ha attivato quel processo di relativizzazione che sancirà la fine del Sistema liberista ateo e pagano, e le sue apocalittiche conseguenze sugli individui.
Nei paesi occidentali si è innescato un processo di “rifeudalizzazione”, dove una minoranza di filibustieri detiene la quasi totalità della ricchezza prodotta, mentre alla parte più povera, toccano gli avanzi dei loro baccanali e che noi, come un branco di cani randagi, addentiamo scodinzolando in attesa di un ulteriore boccone.
Dobbiamo dunque smetterla di sostenere i nostri carnefici – di renderli ricchi e potenti, avendone in cambio, disprezzo, indifferenza, e le ossa spolpate dalla voracità delle loro bocche fameliche, e di stomaci senza fondo che come buchi neri, travolgono nel loro vortice le nostre vite.
Sono loro gli ideatori delle ganasce fiscali! Quelli che ci ipotecano le case e ci bloccano le macchine per una multa non pagata o una tassa di circolazione evasa, inducendo gli individui, al suicidio!!
Sono quelli esentasse, che inquinano l’aria, l’acqua e il territorio, azzerando la qualità della nostra vita. Sono i puttanieri impenitenti tesi alla soddisfazione di ogni vizio e perversione che antepongono i “cazzi loro” ai diritti dei cittadini.
Sono gli affiliati a consorterie, corporazioni e logge segrete che sulla nostra pelle hanno costruito i loro imperi perversi. Sono gli imprenditori senza
scrupoli di quest’epoca insensata, politici asserviti al potere, notai canaglia, primari, chirurghi, dentisti, banchieri e prelati. Sono i PROFESSIONISTI: un’orda di figuri dai tratti mefistofelici, ai quali abbiamo consegnato la nostra anima e il futuro dei nostri figli in cambio di vane promesse di libertà, benessere e dipendenza.
Noi, all’opposto, siamo un branco di asini e di ignoranti fottuti, privi e privati del più remoto barlume di vera cultura, vera conoscenza e sana tradizione
Siamo costretti ad avvalerci sempre di terzi (i furbetti) che risolvano, alla bene meglio, i nostri problemi quotidiani; che siano pratici, psicologici o esistenziali.
E’ in questo modo che buttiamo via i nostri soldi e i risparmi di una vita per assicurare i vitalizi di questi porci umanoidi.
Finiamola dunque di farci prendere per il culo!!  Che cosa racconteremo ai nostri figli e nipoti della nostra codardia? Come giustificheremo il nostro immobilismo e l’ipocrisia dei nostri atti? Il tempo sta per scadere!
Il Sistema Bestia da tempo ha programmato un piano di sterminio globale, per contrastare le inevitabili rivoluzioni e sommosse che si accenderanno su tutto il pianeta per via dell’acqua, dell’energia e della cibo. Per questo, il Sistema non va combattuto, ma isolato in attesa che si spenga per stato di inedia.
Dobbiamo dunque aiutarlo a morire, recidendo di netto i suoi canali di alimentazione.
E’ tempo di alzare il culo dal divano delle libertà e impugnare la zappa per produrre vera energia!! Non siamo che un branco di debosciati e di scansafatiche senza speranza! Si, siamo alla fine, comunque la si voglia immaginare!!
Il Sistema politico, economico e mediatico è sul punto di collassare e se ci troveremo impreparati ad affrontare gli eventi, le possibilità di sopravvivere, sono quasi nulle. Tornare indietro, è il percorso più praticabile e meno utopico, contrariamente del perseverare in questa direzione.
”Il futuro  nel passato” e solo con un radicale intervento di riconversione del Sistema Liberista Relativista, potremo limitare i danni di una tragedia annunciata dai contorni apocalittici.
Per tale motivo, mi concedo il vezzo di elargire un paio consigli, attenendoci ai quali, saremo in grado di affrontare il prossimo futuro con relativa serenità.
a) Come primo atto, dovremmo smantellare tutte quelle fabbriche della morte che producono cose inutili, inefficaci e dannose, che sono responsabili del 90%, di tutti i danni procurati all’ecosistema, all’economia e alla salute dell’uomo.
b) Il secondo passo consiste nell’abbandonare definitivamente le città per ripopolare i vecchi borghi abbandonati, da Nord a Sud. In seguito, dovremmo acquistare appezzamenti di terra, grandi o piccoli che siano, e cominciare a zappare, seminare e raccogliere.
L’adattarsi alla nuova condizione – rinunciando finalmente a tutta quella montagna di falsi bisogni, interminabili perdite di tempo e frustrazioni connesse – farà scattare dentro di noi, insospettabili meccanismi da lungo tempo assopiti, e ci accorgeremo, in breve tempo, di possedere risorse inimmaginabili e una capacità di adattamento sorprendente.
E fu subito vita!
Gianni Tirelli

A PENSARCI SU....GLI " ITALIANI ", NON SEMBRANO MOLTO PREOCCUPATI DELLA CRISI...NO?


Il flamenco conquista Piazza Navona

Flash mob in salsa spagnola a Roma in contemporanea Buennale Siviglia VIDEO

29 settembre, 16:22

competere con questi ? ......


Cina: muore dopo flebo, 2000 amici assaltano ospedale

Una donna di 23 anni originaria della provincia dell'Hubei

29 settembre, 19:58
Soldati cinesi Soldati cinesi
Cina: muore dopo flebo, 2000 amici assaltano ospedale
Quasi 2.000 persone sono state coinvolte in una rissa ieri dopo che una donna è morta poche ore dopo che le era stata fatta una flebo in un ospedale nella città di Dongguan, nella provincia meridionale cinese del Guangdong. Lo riporta lo Shanghai Daily. Tian, una donna di 23 anni originaria della provincia dell'Hubei, si era recata in ospedale accusando febbre alta e mal di gola. Sottoposta ad una flebo, la giovane è deceduta poco dopo per cause che sono ancora da accertare.
Alla notizia della morte un gruppo di amici e parenti della donna si è diretto con fare minaccioso verso l'ospedale urlando, e insultando i medici. La situazione è poi presto degenerata in una vera e propria rissa che ha coinvolto circa 2.000 persone. Alcune di queste hanno sfondato le finestre della clinica e danneggiato il cancello di ferro. Solo diverse ore dopo la polizia è riuscita a ristabilire l'ordine. In Cina le lamentele nei confronti dei medici sono abbastanza diffuse. Molti pazienti sono scontenti delle alte spese mediche e del difficile accesso alle cure, mentre i medici dal canto loro protestano per il fatto di dover lavorare spesso per moltissime ore consecutive e per paghe irrisorie.

DAL FRONTE SARDO !




SABATO 6/10 CONSULTA RIVOLUZIONARIA A TEULADA















Dopo Tramatza e Otieri la Consulta Rivoluzionaria dei lavoratori e delle lavoratrici sarde si riunirà in assemblea pubblica e aperta a tutti a Teulada sabato prossimo
 6/10/2012.

Teulada (sede di uno dei poligoni militari italiani) è stato scelto luogo simbolico della nostra terra sacrificata agli interessi del colonialismo militare. Uno dei luoghi che questa Consulta vuole liberare dalla tirannia colonialista e risanare per restituirlo alle attività locali.
Ad appena quindici giorni dal primo incontro i rappresentanti della Consulta hanno firmato oggi ad Otieri la prima bozza con i punti condivisi.
I lavoratori sardi di tutte le categorie, con i disoccupati e gli studenti si stanno organizzando in assemblee democratiche territoriali e stanno raccogliendo tutte le forze necessarie per organizzare la grande manifestazione del Popolo Sardo che chiederà le immediate dimissioni di tutti i consiglieri regionali (maggioranza e opposizione) e la loro sostituzione con un governo di lavoratori e lavoratrici sarde.

Al disastro causato dal colonialismo italiano e dai suoi mediatori la Consulta risponde con alcuni punti di importanza strategica che devono essere applicati immediatamente.
Invitiamo tutti i militanti della sinistra indipendentista, tutti gli iscritti, tutti i simpatizzanti e tutti i lavoratori e le lavoratrici sarde a stampare questo programma, a diffonderlo ovunque e con ogni mezzo e a partecipare all’assemblea di popolo di sabato a Teulada.



SABATO 6/10/2012
TEULADA
ASSEMBLEA CONSULTA RIVOLUZIONARIA



PUNTI PROGRAMMATICI DELLA CONSULTA RIVOLUZIONARIA
(I BOZZA)

Premessa: 
La situazione attuale della Sardegna è di disastro economico, sociale ed occupazionale.
Che la responsabilità di tale disastro ricade unicamente sulla classe politica e sindacale che ha governato la Sardegna dagli anni cinquanta ad oggi.
Che il sistema politico basato sulla sovranità mediata sia stato per la Sardegna fallimentare ed impeditivo oltre che disorganico.
Che la Sardegna è in una situazione di emergenza e che tale emergenza non può essere affrontata e superata dagli stessi blocchi di potere che l’hanno causata.
Che occorre un cambiamento radicale di sistema ed anche di persone, che porti al governo della Sardegna un blocco sociale e politico alternativo in grado di interpretare i bisogni e le aspirazioni più profonde ed urgenti del popolo sardo e di essere organico ad esso senza vincoli verso sistemi politici estranei alla Sardegna.
Che la Consulta Rivoluzionaria,  è figlia di questa emergenza, raccoglie i sardi liberi, rappresenta tutte le categorie di lavoro e tutte le comunità  della Sardegna, è in grado di esprimere un “altro governo”, per superare l’emergenza e uscire dal disastro.
Che la Consulta, per sua natura e per dovere coerente verso la Sardegna, in nessun caso potrà farsi coinvolgere in progetti di sovranità mediata con chi ha governato la Sardegna del disastro.
Che la Consulta chiamerà i sardi alla mobilitazione per esigere le dimissioni del governo regionale e di tutti i consiglieri chiedendo loro di non ricandidarsi.
In sintesi possiamo riassumere con questo slogan e con questa  Piattaforma iniziale così articolata:



DISASTRU – EMERGENTZIA – ATERU GUVERNU


Sovranità Energetica.
La Sardegna oggi produce energia elettrica in quantità tre volte superiore al suo fabbisogno reale. Eppure i sardi pagano l’energia il 40% in più delle altre zone dello stato italiano ed ha una potenza installata,tre volte superiore a quella necessaria, basata su un sistema energetico vecchio, costoso e inquinante.
Togliere la gestione del sistema energetico sardo a Terna-Enel.
Avocare alla Regione il potere di assegnazione della qualifica di “Impianto Energetico Essenziale” togliendolo alla connivenza tra,   Terna-Enel,     Governo ed    E-ON.
Combustibili per autotrazione e riscaldamento.
Abbiamo la raffineria più grande d’Europa e paghiamo il gasolio e la Benzina come il resto dello stato, pur subendone i gravi danni all’ambiente ed alla salute e compromettendo immensi territori altrimenti utilizzabili.
Chiediamo il dimezzamento del costo degli idrocarburi  riconoscendo ai sardi le   accise  sulla produzione e non solo quelle al  consumo.



Sovranità Alimentare.
La Sardegna produce appena il 20% del suo fabbisogno alimentare il restante 80% viene importato da più parti.
Proponiamo un modello di sviluppo basato sull’agroalimentare e agroindustria (conservazione    e trasformazione dei prodotti).  e una legge di tutela di tutti i prodotti sardi, un sistema di controllo portuale che verifichi la qualità ed il rispetto di tutte le regole d’importazione sia per i prodotti animali che vegetali.
Il blocco di tutte le licenze degli iper e mega mercati e il martellante controllo sanitario di quelli esistenti.
L’obbligo da parte della G.D.O. di acquistare almeno il 50%dell’agroalimentare direttamente dalle aziende sarde

Sovranità Fiscale.
 Da subito togliendo l’incarico di riscossione tributaria ad Equitalia, da parte degli enti che      attualmente se ne servono.
 Da subito, istituire un’Agenzia Sarda delle Entrate
 Togliere, in base all’art.9 dello statuto, l’affidamento allo stato della riscossione dei “propri tributi” ed affidarli all’Agenzia Sarda delle Entrate, e conferendo allo stato le quote in decimi previste dalla riforma dell’art.8 dello stesso statuto, aprendo, se necessario, un contenzioso con lo stato.

Istituzione delle Zone Franche e Nuova Portualità.
 Da subito, istituzione delle zone franche  da subito come previsto dal decreto Legislativo 10 marzo 1998 n°75

Istituzione di una zona franca articolata che interessi anche le zone interne per una fiscalità di vantaggio, anche per non rincorrere nelle censure europee, per le piccole e medie imprese che si localizzano nelle zone svantaggiate e lavorano le nostre risorse primarie e supportano gli altri settori economici della Sardegna(Agroalimentare, Turismo ect)


Sovranità di Mobilità.

Con la svendita della Tirrenia e con la nascita del monopolio CIN (Gruppo Onorato) i sardi hanno definitivamente perso ogni loro diritto alla mobilità.
Esigiamo: L’istituzione di una flotta sarda con un servizio di mare acquisito nel mercato internazionale.
Istituzione dell’Antitrust Regionale ASCO, come quello della Catalogna che il 12 febbraio ha ottenuto con la legge con la legge 1/09, in attuazione dello Statuto Catalano l’istituzione dall’ACCO: L’Autorità Catalana della Competenza. Si tratta dell’Authority che, in conformità col diritto UE, ha dato vita ad un’Antitrust indipendente da quello Spagnolo. Potremmo evitare i monopoli marittimi e portuali nonché aeroportuali ed energetici.

Sovranità Ambientale.
 Apertura immediata dei cantieri per le bonifiche di tutto il territorio.
 Chiusura dei Poligoni di morte di Perdasdefogu, Capo Frasca e Teulada, bonificando il territorio per restituirlo alle attività dell’allevamento e dell’agricoltura.
 Rilancio del Parco geo-minerario che assicurerebbe da subito oltre 500 posti di lavoro per giovani diplomati e laureati.
 Rifiuto della termovalorizzazione quale sistema per smaltimento rifiuti o generazione di energia.


A Manca pro s’Indipendentzia partecipa al
COORDINAMENTO DELLA CONSULTA RIVOLUZIONARIA

venerdì 28 settembre 2012

TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE


TUTTI GLI UOMINI DEL

 PRESIDENTE

“Sei in grado di produrre una fedina penale all’altezza della situazione, dove i reati per corruzione, appropriazione indebita, peculato, riciclaggio, si alternano allegramente all’associazione mafiosa, fino alla rapina a mano armata, ti puoi considerare già un politico di razza, e così partecipare al grande business del POPOLO DELLE LIBRTA’, confortato dalla protezione e dalla stima dei tuoi benemeriti padrini.
Se poi sei donna, giovane e attraente, hai tutte le porte aperte, ma non prima di avere soddisfatto i pruriti sessuali del tuo benefattore. A questo punto hai la strada spianata per intraprendere una carriera politica di tutto rispetto”.

Il caso Fiorito, è l’ultimo di una lunga serie di “malapolitica”, che non si limita più a fattore fisiologico, ma che nel PDL è assurta a regola comportamentale e relazionale – una precondizione senza la quale non puoi avere accesso a quel grande putannaio partorito dalla mente bacata di un buffone, e reso in seguito operativo da quel branco di imbecilli che compongono la società italiana.

Angelino Alfano (segretario del pdl) alla domanda sulla questione Fiorito, ha risposto che il suo partito è composto da persone oneste e rispettabili! “C’è solo qualche mela marcia da espellere” aggiunge. Qualche mela marcia??????? Sembra una fogna!!

Questo sotto è l’elenco in ordine alfabetico degli indagati e condannati del pdl nel solo parlamento. Ho escluso quelli delle regioni, delle province e dei comuni per non dilungarmi oltre, con il rischio di annoiare il lettore.

ABRIGNANI Ignazio (PDL) – indagato per dissipazione post-fallimentare.

ANGELUCCI Antonio (PDL) – Indagato per associazione a delinquere, truffa e falso.

ARACU Sabatino (PDL) – Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese.
BARANI Lucio (PDL) – Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio.

BERLUSCONI Silvio (PDL) – 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falsoin bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni, ecc. ecc. ecc.

BERRUTI Massimo Maria (PDL) – condannato in appello a 2 anni e 10 mesi nell’inchiesta per i fondi neri Fininvest.

BRANCHER Aldo (PDL) – condannato in primo grado e appello per falso inbilancio e finanziamento illecito al PSI. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione. Condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione.

CALIENDO Giacomo (PDL)- Indagato per violazione della legge Anselmi sulle società segrete (inchiesta nuova P2).

CAMBER Giulio (PDL) – condannato in via definitiva per millantato credito.

CANTONI Giampiero (PDL) – patteggia per corruzione e bancarotta fraudolenta.

CATONE Giampiero (PDL) – rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e estorsione.

CESARO Luigi (PDL) – Indagato per associazione camorristica.

CIARRAPICO Giuseppe (PDL) – condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela “lavoro fanciulli e adolescenti”, condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac “valadier”, condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi.

CICCHITTO Fabrizio (PDL) – Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del PSI, è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.

COMINCIOLI Romano (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture e bilanci truccati, reati poi depenalizzati.

CURSI Cesare (PDL) – Indagato per corruzione.

DE ANGELIS Marcello (PDL) – condannato per banda armata e associazione eversiva.

DE GREGORIO Sergio (PDL) – indagato per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, corruzione, concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio.

DELL’UTRI Marcello (PDL) – condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

DEL PENNINO Antonio (PDL) – Nel luglio 1994 ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4 milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25 gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nel processo per le tangenti ATM, per le forniture di autobus all’azienda dei trasporti milanese.

DE LUCA Francesco (PDL) – indagato per tentata corruzione in atti giudiziari.

FARINA Renato (PDL) – patteggia condanna per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar. Condannato a sei mesi per favoreggiamento, condannato per diffamazione.

FASANO Vincenzo (PDL) – condannato per concussione, indultato.

FIRRARELLO Giuseppe (PDL) – condannato in primo grado per turbativa d’asta, richiesto rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.

FITTO Raffaele (PDL) – rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito.

FRIGERIO Gianstefano (PDL) – Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione.

GALATI Giuseppe (PDL) – indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta.

GALIOTO Vincenzo (PDL) – Condannato in primo grado per falso in bilancio.

GIUDICE Gaspare (PDL) – condannato in primo grado per bancarotta, prescritto.

GRILLO Luigi (PDL) – rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa.

LA LOGGIA Enrico (PDL) – Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.

IAPICCA Maurizio (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto.

LANDOLFI Mario (PDL) – indagato per corruzione e truffa “con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre”.

LEHNER Giancarlo (PDL) – condannato per diffamazione.

LETTA Gianni ( PDL) – Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un’altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’IRI, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.

LUNARDI Pietro (PDL) – Indagato per corruzione.

MALGIERI Gennaro (PDL) – Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire –con altri 5 – 11 milioni per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai.

MARTINAT Ugo (PDL) – indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

MATTEOLI Altero (PDL) – imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera.

MESSINA Alfredo (PDL) – indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.

MILANESE Marco (PDL) – Indagato per corruzione, rivelazione segreta e associazione a delinquere (P4).
NANIA Domenico (PDL) – condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto.

NESSA Pasquale (PDL) – rinviato a giudizio per concussione.

PARAVIA Antonio (PDL) – arrestato per tangenti, prescritto.

PAPA Alfonso (PDL) – accusato di concussione, favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla Loggia P4. Lo scorso luglio 2011 è arrivata dalla giunta per le autorizzazioni della Camera l’ok all’arresto per la stessa inchiesta P4.

PECORELLA Gaetano (PDL) – imputato per favoreggiamento nelle stragi di Piazza Fontana e Piazza La Loggia.

PILI Mauro (PDL) – Ex presidente della Regione Sardegna, è indagato a Cagliari per peculato.

PITTELLI Giancarlo (PDL) – indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare”.

RIZZOLI De Nichilo Melania (PDL) – Indagata per concorso in falso.

ROMANI Paolo (PDL) – Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.

ROSSO Roberto (PDL) – indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Vercelli.

RUSSO Paolo (PDL) – indagato per violazione della legge elettorale.

SCAJOLA Claudio (PDL) – arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato prosciolto poi in seguito.

SCAPAGNINI Umberto (PDL) – condannato in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d’ufficio aggravato.

SCELLI Maurizio (PDL) – E’ stato condannato a pagare 900 mila euro per irregolarità nell’acquisizione di servizi informatici.

SCIASCIA Salvatore (PDL) – condannato per corruzione.

SIMEONI Giorgio (PDL) – indagato per associazione per delinquere e corruzione.

SERAFINI Giancarlo (PDL) – Ha patteggiato una condanna per corruzione.

SPECIALE Roberto (PDL) – condannato in appello a 18 mesi per peculato: è accusato di essersi fatto arrivare un carico di spigole nel paesino trentino in cui era in vacanza.

STERPA Egidio (PDL) – Deputato di Forza Italia. Dirigente del vecchio Partito liberale, è stato condannato a 6 mesi in via definitiva per la tangente Enimont.

STORACE Francesco (PDL) – Ex presidente della Regione Lazio e poi ministro della Salute, ha dovuto dimettersi perchè coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e dello spionaggio illecito ai danni di Piero Marrazzo, Alessandra Mussolini e Giovanna Melandri, suoi avversari alle elezioni regionali del 2005. Per questa vicenda, è indagato anche per associazione a delinquere.

TOMASSINI Antonio (PDL) – condannato per falso.
TORTOLI Roberto (PDL) – indagato per concorso in estorsione.

VALENTINO Giuseppe (PDL) – Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalità organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome è anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani.

VERDINI Denis (PDL) coordinatore coinvolto nell’inchiesta su illeciti negli appalti pubblici, tra cui progetti sull’eolico in Sardegna e indagato per associazione segreta.

VITO Alfredo (PDL) – Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli .

VIZZINI Carlo (PDL) – condannato in primo grado per finanziamento illecito, si è salvato solo con la prescizione. Era coinvolto nella maxi tangente Enimont.

Trovo davvero molto strano che il pdl si opponga al decreto anti-corruzione!!!! Una banda di criminali e parassiti che si sono resi responsabili e complici di un disatro economico senza precedenti e di una deriva morale e di valori che ha scaraventato il nostro paese nel più profondo oscurantismo. Pertanto, si rende necessaria un’opera di bonifica – un intervento di derattizzazione, volto a contrastare e combattere una delle compagini politiche più laide e pericolose che mai un parlamento abbia ospitato in tempo di pace.

Gianni Tirelli