domenica 9 settembre 2012

Chiarimento per le imprese, per gli attivisti, che si sono avvicinati alla MMT (poi però al lavoro)



Chiarimento per le imprese, per gli attivisti, che si sono avvicinati alla MMT (poi però al lavoro) 
Quello di importante che avevo da dire su come io intendo la lotta al Vero Potere attraverso un’economia salva vite e salva nazione, la MMT, è nel mio “Volevo i 300”.
Oggi, a ridosso di due eventi cruciali per la storia del Paese, cioè le conferenze “NON ERAVAMO PIIGS, TORNEREMO ITALIA” di Rimini e Cagliari, è necessario chiarire alcune cose brevemente per coloro, fra gli imprenditori e gli attivisti, che mi seguono.
Si è creata confusione e apprensione riguardo a due accadimenti: i dissapori che hanno portato alla spaccatura del gruppo nazionale DemocraziaMMT; e la rottura consumatasi fra me e gli economisti italiani Gennaro Zezza, Alberto Bagnai e Sergio Cesaratto, che molti sostengono essere vicini alle posizioni della MMT e dunque utili alla nostra lotta.
Nel primo caso, sono accusato di aver sposato una forma di comunicazione col pubblico italiano che aliena piuttosto che raccogliere i consensi. Nel secondo caso sono accusato di un'incomprensibile e aggressiva avversione per quei tre, che impedisce a forze progressiste di unirsi nella lotta italiana al Vero Potere.
Prima risposta e chiarimento: il gruppo nazionale DemocraziaMMT non è Paolo Barnard, e io non ho affatto condiviso molte loro iniziative, soprattutto certe impostazioni, e un paio di spiacevoli pasticci. Il gruppo si è spaccato spontaneamente, io ho fra l’altro subìto le loro tensioni. Ho ritenuto di dover prendere le distanze, e loro facciano la loro strada. So di non essere un uomo facile, sono refrattario a molte cose, ho reazioni durissime a volte sopra le righe, e comprendo che un gruppo funzioni meglio senza me nel mezzo. 
I gruppi regionali di attivisti MMT che si sono formati siano indipendenti e adulti, facciano il loro percorso, con DemocraziaMMT, con me, con altri. L’unica cosa che ricordo con fermezza, è che la MMT è una scienza di alto livello, e va molto ben studiata e capita. Poi, come comunicarla e portarla in politica, ciascuno faccia la sua scelta, a patto che non si stravolga il contenuto teorico e di salvezza sociale della MMT. Io la comunico con un’idea del radicalismo che ho spiegato in tanti miei articoli, in ultimo in “Volevo i 300”. Altri metodi non li ritengo assolutamente validi a fronte della ferocia della macchina Neoliberista, Neoclassica e Neomercantile. Ma fate la vostra strada.
Nulla quindi inficia il lavoro per i due eventi in programma, che servono a stilare un percorso di salvezza. Che di salvezza rimane qualsiasi orientamento comunicativo si abbia. Tutti tranquilli.
Seconda risposta e chiarimento: il mio rifiuto di dialogare con i tre economisti eterodossi Cesaratto, Bagnai e Zezza – di cui sono accusato e sul quale mi si imputa di aver tarpato le ali alla MMT in Italia – è motivato da 2 ragioni. La prima fu da me lungamente argomentata in passato, la seconda è una novità:

1) sono inutili vili che non hanno compreso che l'economia salva o distrugge vite, e che loro devono usarla con coraggio e abnegazione per salvare vite, invece di pavoneggiarsi nei blog, strusciarsi nei dintorni del PD/CGIL o becchettarsi fra loro, senza mai chiamare il Crimine col suo nome e i criminali col loro nome.

2) mentre in pubblico fingeva di cercare alleanze con me e con voi, dietro le mie spalle Sergio Cesaratto ha fatto il contrario. Dietro le spalle. Mentre nel blog di Zezza scriveva sorpresa per l'intransigenza di Barnard con paroline suadenti tese a dimostrare disponibilità (ero io il villano del gran rifiuto), permettendo a tutti voi di condannarmi per questo, lui chiedeva insistentemente alla Kelton, dietro le spalle di tutti noi, di pubblicamente dissociare da me tutti gli economisti MMT americani che con me collaborano, cioè che mi rinnegassero di fatto, e che dichiarassero di essersi alleati con lui e soci. Cesaratto continuava a scrivere inviti a Barnard sul blog di Zezza per giorni dopo aver compiuto questi atti. La Kelton gli ha risposto picche, sdegnata. E ha inviato questo testo a me diretto:

"I was willing to put things in the past and try to work with them (Cesaratto, Bagnai, Zezza, nda), even after discovering that some of them had spoken viciously of you and ridiculed the incredible event in Rimini.  We could have let it go, realizing that their new-found appreciation for your efforts (and our work) might not be entirely genuine.  My own feelings changed when Sergio (Cesaratto, nda) wrote to me, insisting that we (Kelton, Auerback, Mosler, nda) draft a public statement, aligning our efforts and publicly admonishing you.  I explained that no one, anywhere, has done more to promote MMT and that you have been nothing but professional, respectful and gracious with us." 

Traduzione:

"Ero disposta a mettermi le cose dietro le spalle e provare a lavorare con loro (Cesaratto, Bagnai, Zezza, nda), anche dopo aver scoperto che alcuni di loro avevano dileggiato te e ridicolizzato l'incedibile evento di Rimini. Potevamo dimenticare, capendo che il loro improvviso apprezzamento dei tuoi sforzi (e del nostro lavoro) non era del tutto genuino. Ma i miei sentimenti sono cambiati quando Sergio (Cesaratto, nda) mi scrisse insistendo che noi (Kelton, Auerback, Mosler, nda) stilassimo un comunicato pubblico dove facevamo alleanza coi loro sforzi e pubblicamente diffidavamo te. Gli ho spiegato che nessuno, da nessuna parte, ha fatto di più di te per promuovere la MMT, e che tu sei stato solo professionale, rispettoso e gentile con noi".

Io sono totalmente convinto che i tre ‘eterodossi’ in questione si siano consultati, prima che Cesaratto facesse un'infamia del genere. Posso sbagliare, ma trovo assai improbabile che quell’uomo chiedesse alleanze con gli americani solo a proprio nome. In ogni caso vale per tutti e tre quanto detto nella prima motivazione. Per anni e anni essi hanno conosciuto la MMT, e mai l’hanno divulgata. Mai hanno lanciato l’allarme sul crimine europeo nei toni chiari in cui l’ho fatto io. C’è voluto un giornalista per portare alle famiglie e alle aziende d’Italia un’economia di immensa importanza come la MMT. Loro zero. Anzi, hanno sminuito la MMT, l’hanno ridicolizzata, e hanno insultato Wray, Mosler e i 5 MMTers che furono a Rimini in Febbraio. Oggi però ci corteggiano, e in quel modo.

Da mesi scrivevo ai miei lettori che questi ‘eterodossi’ non valgono nulla, che allearsi con loro era solo una perdita di tempo, perché sono opportunisti che solo oggi cercano alleanza con me, e con gli MMTers USA, in modo ipocrita perché ho visibilità. Ma molti di voi non si sono fidati di ciò che dicevo, alcuni hanno sbraitato che facevo il dittatore, che sbagliavo comunicazione, che negavo alla lotta italiana alleanze preziose. Ecco, ora sapete chi aveva ragione, quanto preziose sono quelle alleanze, con che trasparenza e onestà...

Ergo, cari amici e amiche, tranquilli. Questi è meglio perderli che trovarli. La MMT va avanti molto bene senza di loro, credo che ora lo abbiate chiaro. Fine chiarimenti.

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