LE PRIMARIE DEL PDL: L’ULTIMA FARSA PRIMA
DELLA FINE
Quest’ennesima e finale farsa delle
primarie del Partito Dell’amore, è l’ultimo atto di una grottesca messinscena
tragi/comica carnevalesca, che sancirà per sempre la disfatta, il tracollo, la
caporetto, di una fra le formazioni politiche più inquietanti e vergognose che,
un parlamento, abbia potuto ospitare in tempo di pace.
Il filo conduttore che dall’orgine ha
tenuto insieme questa “destra moderata” oramai alla diaspora, è stata
l’impostura, l’omertà e la delegittimazione sistematica dell’avversario, adottate
a pratiche comportamentali e a strategia politica.
Oggi, questa operazione di becera
propaganda, tesa alla mistificazione della verità e a contraffarne la realtà,
ha esaurito definitivamente la sua forza propulsiva di plagio e di
convincimento, e come un boomerang si abbatte sulle teste vuote di quest’orda
di figuri, capovolgendone l'obiettivo.
La nave del “populismo da suburra” sta dunque affondando
definitivamente e, a breve,
assisteremo (già se ne vedono gli effetti) ad una scomposta, quanto infame fuga
di massa dal PDL.
L'eventualità non più remota, di ritrovarsi
soli e senza scialuppa di salvataggio nel pernicioso mare di un servilismo
ormai improduttivo che ha compromesso per sempre la loro dignità, moralità e
senso dello Stato, non solo è reale, ma imminente.
Sto aspettando, con morbosa curiosità, di
vedere le prossime mosse dei fedelissimi, La Russa, Gasparri, Matteoli, Lupi,
Cicchitto e combriccola, quando l'ultimo mozzo, dall'alto dell'albero maestro
della bagnarola forzista, inviterà a gran voce al: “Si salvi chi può”.
Una cosa è certa! Questa marmaglia (che per
una sorta di maleficio ha raggiunto il potere, e per anni screditato e
mortificato, istituzioni e parlamento), sparirà per sempre dal panorama
politico italiano e dalla memoria dei cittadini. Di tutti gli elettori che in
questi anni hanno sostenuto, inverosimilmente, Silvio Berlusconi e cricca, non
se ne avrà più traccia. Lo stesso avvenne dopo la caduta del fascismo!
Questo dato ci dice, in maniera eloquente,
di quanto lungo e impervio sia, ancora, per il nostro paese, il cammino verso
quella consapevolezza civile che trasforma l'impegno politico in una vera
democrazia partecipata e in un autentico stato di diritto.
Vittorio Feltri, Sallusti e Maurizio Bel
Pietro, si vedranno costretti a chiudere la loro attività commerciale, per calarsi dentro un silenzio tombale,
e la solitudine di un esilio senza sconti.
Il laido Nano malefico, rintanato
dentro la sua abissale ignoranza e incoscienza, si dibatterà fino all’ultimo
come un felino in gabbia, sbraitando, calunniando e minacciando, mentre
l’acqua, dopo avere invaso la stiva, lambirà il ponte di comando.
“La nave sta affondando! Si salvi chi
può!!”, annunciava istericamente il ministro Bondi nella sua più congeniale
versione di checca, mentre Cicchitto, Capezzone e la Santadeché, incapaci di
nuotare, sparivano fra i marosi e disperate grida di aiuto”.
La fine tragicomica del Berlusconismo e del
forzismo è incombente e prossima.
Per una logica di causa effetto, travolgerà
nel suo crollo l’impero mediatico del Grande Impostore trascinandosi dietro
ogni altra attività, legata in un modo o in un altro, o facente capo, all’ex
Presidente del Consiglio.
“Alcuni anni dopo, il Cavaliere Berlusconi
morì e tutti se ne dimenticarono, come a volere rimuovere il rimorso per tanta
effimera ingenuità. Ma ancora oggi, in qualche locanda di periferia, mescolando
il vino al buon umore, riecheggiano nell’aria le fragorose risate di quattro
ubriachi, che con mordente spirito satirico, ricordano le “berlusconate”
dell’uomo più ricco e impostore d’Italia”. Un uomo solo!!
Gianni Tirelli
Nessun commento:
Posta un commento