VIVERE DA POVERI NEL PAESE PIU’ STRAORDINARIO
DEL MONDO
“Tutto sembra una giostra impazzita, dove la
politica, la finanza, l’imprenditoria, la criminalità organizzata e i grandi
gruppi di potere, fanno a gara per accaparrarsi le ultime residue risorse ancora
rimaste nelle tasche dei cittadini, mentre la disoccupazione avanza
inarrestabile, e rischia di trascinare l’umanità dentro una guerra fratricida
senza quartiere”.
Come possiamo vivere da poveri, quando
calpestiamo il suolo di uno fra i paesi più ricchi e straordinari della terra,?
Quale altra nazione europea (per restare nei paraggi), può concorrere con
l’Italia e vantarsi di una tale e così straordinaria eredità? Dimentichiamoci
del debito, dello spread, del pil, di banche, finanzia, e della Germania! Una
guerra che non potremo mai vincere! Lasciamo invece che questa terra dia il
meglio dei suoi frutti, delle sue potenzialità e capacità! Non abbiamo niente
da importare – abbiamo tutto e di più! Chiudiamo i battenti al mondo per fare
ciò che veramente sappiamo fare, e lasciamo ad altri quel lavoro sporco di cui
tanto vanno fieri.
Dichiariamoci dunque “NAZIONE BIOLOGICA”, per
liberarci da migliaia di fabbriche fumanti, malsane e inquinanti. Chiudiamola
con la globalizzazione dei mercati e delle merci, per commercializzare i nostri
di prodotti limitandoci alla quantità che siamo in grado di produrre e di
consumare, o in caso di esportare. Consumiamo il nostro olio, il nostro vino,
le nostre arance. Liberiamo le strade dal caos, dal fumo e dal frastuono di
migliaia di camion, mezzi pesanti e affini che come una giostra impazzita si
muovono avanti e indietro senza sosta e ragione per assecondare i bisogni
effimeri di un consumismo demenziale e schizofrenico. Il mare è la nostra via
di commercio – una opportunità che non abbiamo mai voluto cogliere, per dare in
pasto il nostro territorio agli appetiti di multinazionali e gruppi di potere,
che sulla nostra pelle hanno costruito le loro perverse fortune. Basta con le
scorie e i rifiuti tossici dispersi in ogni dove, e con tutto ciò che mette a
rischio la nostra salute, la qualità della vita dei nostri figli, e ipoteca il
loro futuro.
Per il nostro paese dunque, c’è un solo modo
di rimanere in vita, così da rendersi alternativo a tutto e tutti, al punto
tale da essere preso ad esempio dal mondo intero: LA TOTALE AUTONOMIA E
INDIPEDENZA.
L’Italia è uno fra i pochi paesi al mondo in
grado di compiere questo passo, in virtù di alcune prerogative ed eccellenze
che la rendono unica fra tutti. La sua ubicazione geografica al centro del
mediterraneo, la varietà del territorio e del clima, il patrimonio storico e
culturale, gli 8000 km di coste, la molteplicità delle sue tradizioni,
l’artigianato, la cucina, l’arte, le sue foreste e montagne, il suo patrimonio
idrico, il calore umano dei suoi abitanti, e più in generale, l’unicità della
sua bellezza, sono tutti elementi che ci inducono a considerare la seria
possibilità di liberarci da ogni altro soggetto esterno di natura
economica/finanziaria e politica, che non solo condiziona, ma che ci pone in
uno stato di subalternità e di dipendenza rispetto ad altri stati, che non
possono in alcun modo competere con noi, per risorse naturali e storiche.
Va fatta pulizia, adesso, perché questo
nostro paese torni a splendere di quella luce che un tempo, come un faro,
illuminava il mondo. E perché Dio ci perdoni di tutte le ferite che gli abbiamo
inferto per dare forma alla nostra eccezionale stupidità.
Milioni di turisti si riverserebbero sulle
nostre coste, sui laghi, fiumi, valli e montagne, ed altrettanti in coda per
gli anni a venire. Perché questa è la realtà! Questo è il prossimo futuro:
luoghi incontaminati dallo sterco industriale, dove l’acqua scorre pura dalla
sorgente fino al mare, dove l’aria profuma di fiori e di terra, e dove il cibo
e il vino ci raccontano la storia di questo grande paese.
Dobbiamo pertanto renderci autonomi,
auto/sufficienti, liberi – e va fatto ora, riconvertendo industria in
agricoltura biologica, in tecnologia, in artigianato, in lavoro in passione. In
questo modo possiamo aspirare alla felicità e prendere consapevolezza dei veri
bisogni e diritti dell’uomo.
Un tale ipotetico paese, susciterebbe
l’invidia generale, e a breve, molti altri ne seguirebbero l’esempio.
Il pianeta terra sta collassando, sommersa da
un oceano di infernale spazzatura cancerogena, e nessuna pragmatica ed
esemplare bonifica globale la potrà mai decontaminare, ripulire e risanare. Il
Sistema Liberista Relativista si sta spegnendo per poi implodere su se stesso,
e nessuna fantomatica crescita e ipotetico sviluppo potranno mai rianimarlo dal
“coma farmacologico” a cui è stato sottoposto. Abbiamo alterato il clima in
forma irreversibile - incendi e deforestazione pregnano l’aria di CO2 e gas
tossici, e laghi fiumi e mari, ridotti a cloache a cielo aperto!
Tutto sembra una giostra impazzita, dove la
politica, la finanza, l’imprenditoria, la criminalità organizzata e i grandi
gruppi di potere, fanno a gara per accaparrarsi le ultime residue risorse
ancora rimaste nelle tasche dei cittadini, mentre la disoccupazione avanza
inarrestabile, e rischia di trascinare l’umanità dentro una guerra fratricida
senza quartiere. Umanamente, è una
condizione non è più sopportabile!!! Necessita pertanto una svolta radicale e
rivoluzionaria.
Gianni Tirelli
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