QUESTO SINGOLARE POPOLO DEL WEB
Noto con piacere (e ne avevo trattato in tempi non
sospetti, allertando inutilmente e senza esito il branco di pecore belanti) che
la tanto sbandierata “libertà della rete” sta producendo i suoi frutti
velenosi!! Il risultato è stata un’omologazione delle coscienze appiattite sul
pensiero del primo cialtrone mitomane in cerca di visibilità che alla verità,
antepone l’approssimazione strumentale e la piaggeria di un’orda di parassiti
nullatenenti e nullafacenti!
Del resto, non c’era nulla da aspettarsi, e né di che
stupirsi!
Si ripete la storia di quelle un tempo definite “radio libere” che in
seguito hanno mutato la loro originaria destinazione, in un’altra più prosaica,
di natura commerciale – in sintonia con i loro più profondi e sbandierati
ideali di libertà ad personam!!!
E’ in questo modo che nel tempo la qualità della musica
si é drasticamente ridimensionata!
La stessa cosa, sta accadendo ai vari Blog
che, alla verità dei fatti, al buon senso e all’evidenza, preferiscono soddisfare
i desideri morbosi di una platea assetata di ipotetiche cospirazioni e di
complotti e trame, compiacendo così il minimalismo strutturale di una massa di
visionari senza arte ne parte che, in seguito, dettano le loro condizioni.
L’intento é di assicurarsi un sostanziale numero di visitatori – “indice di
ascolto dei lettori!!” – Mai un auto critica o un segnale di discontinuità!!
L’ignoranza é l’incapacità di mettere in discussione le
proprie supposte convinzioni, tanto più se non sono farina del nostro sacco ma
del sacco bucato e rubato di un infamone che intende commercializzare la sua
mercanzia scaduta e fasulla ad una platea di allochi!! Non c’é niente di peggio
nella vita di un uomo, dell’essere presi sistematicamente per i fondelli da
qualcuno che in realtà, é più stupido di noi!!
Questo nuovo e singolare popolo del WEB, buona parte del
quale sonnecchiava da sempre ai margini di un analfabetismo culturale cronico –
ben lontano così dal produrre seri danni alla società – ieri con la televisione
e oggi con l’interazione mediatica della Rete, sta dando fondo ad ogni sorta di
isteria intellettuale, in ragione di una apparente visibilità insperata. Così,
investito di un tale, magnanima concessione e sull’onda di una lancinante e da
troppo tempo repressa frustrazione da isolamento, si concede spudoratamente a
disinvolte conclusioni ed empirici giudizi critici (nel merito di questioni
così al di fuori dalla portata, di chiunque sia in possesso di una discreta
dose di ragionevolezza e senso del limite), da sconfinare nel delirio di una
onnipotenza da ultras da stadio di calcio.
Ignoranti si era e ignoranti si rimane! L’astratta
illusione di potere riscattare la nostra condizione di subalternità con
l’accesso di massa ai mezzi di comunicazione, è una mera congettura che oggi, i
fatti, avvallano tale, in maniera inopinabile. Così, ad un tratto, questa folla
di pappagalli “del copia e incolla” folgorati sulla via di Damasco, come
illuminati a cui è stata conferita la missione di decidere le sorti e la
salvezza dell’umanità e del mondo, si prodigano dentro un sistematico quanto
sterile chiacchiericcio globale, volto a volere suffragare e ufficializzare le
tesi più bizzarre, e le conclusioni più azzardate.
Ci vuole ben altro e ben
altri mezzi per rendere onore alla verità.
Oggi, tutti immaginano di avere
capito tutto, e di potere così dettare le condizioni e le regole agli altri,
forti delle conclusioni rubacchiate, trafugate dal grande mare della Rete, e
prese in prestito da uno zelante professionista del “copia e incolla” e in
seguito, fatte proprie.
Nel frattempo gli androidi (mai come oggi omologati
alla tendenza della notizia bomba dell’ultimo minuto – scoup -), pur di non
correre il rischio all’emarginazione ma ancor di più, di essere additati alla
stregua di eretici, di pericolosi sovversivi e troppo diversi e distanti
dall’idea dominante, e ancora più disonorevole, di non essere diligentemente
“informati” sugli accadimenti del giorno o sull’orientamento dei nuovi maestri,
volto al revisionismo storico e al negazionismo, si adeguano alla volontà di un
regime di “aria fritta” per non dovere fare ritorno nel limbo gelatinoso di uno
scomodo anonimato.
E’ la triste narrazione di una società che sul
relativismo dei valori e dei principi etici, ha suggellato il suo perverso,
progetto di schiavitù a piede libero, contando sulla natura codarda e
opportunista degli individui che, alla forza di una volontà decisionale e alla
dignità, hanno anteposto (senza troppo pensarci), l’inoperosità di uno stato
vegetativo e, alla libertà, licenza e sudditanza.
Sono le pecore che si abbeverano al fiume
dell’imbecillità umana, condividendo le tesi surreali di qualche mitomane senza
palle in crisi di astinenza da visibilità, che fa della disinformazione (ma
essendosi prima informato da fonti segretissime e secretate e più pertinenti
con la sua natura di marpione!), il suo stile di vita. Uno sgarbiano
personaggio dell’ultima ora che, con l’enfasi, il tono e il vigore verbale di
un gesuita d’assalto, declama la sua metodica e puntuale opera di
investigazione, sventolando sul naso degli astanti, tesi e trame di sicuro
effetto, fra la lo stupore e la maraviglia degli ebeti adoranti.
Sono i novelli predicatori del nulla di questo tempo
sospeso, avulsi dal più banale concetto di conoscenza e di cultura, che sia in
qualche modo riconducibile ad una loro personale e imparziale analisi delle
circostanze. Gente senza spina dorsale, sussulto di orgoglio e slancio di
ribellione. Sono quelli che alle ragioni di un onesto e pacato contradditorio,
sbraitano e declamano, inveiscono e abbandonano la scena, brandendo come uno
scettro, un promemoria di appunti e dati che minacciano di rivelare al mondo.
Il grande Leo Ferré (pace all’anima sua) che ebbe la
geniale intuizione di interpretare alcuni testi di Cesare Pavese, cantava: “chi
vuol sapere troppo non conosce mai niente”. Soprattutto di questi tempi di
imperante confusione, mai una tale affermazione è stata più confacente e
congeniale con la realtà, fino a contraddire ogni generica fantasticheria.
In
verità il solo ed unico vero complotto è quello perpetrato dal Sistema Potere
contro l’umanità, che ha prederminato la condizione, al fine di trascinare le
società dentro uno stato confusionale e contraddittorio senza precedenti,
interpretando alla lettera la celebre locuzione latina, divide et imperat.
Gianni Tirelli
Nessun commento:
Posta un commento