TELEVISIONE E SPAZZATURA – LA CAUSA E L’ EFFETTO
Come stupirsi
dell’impressionante escalation della violenza nei paesi industrializzati? É
pura ipocrisia!
È come se tutti noi,
abitando in una fogna, ci meravigliassimo nel vedere sempre più persone mangiare
merda: é la televisione la nostra realtà.
L’immagine che più di ogni
altra rappresenta inequivocabilmente la televisione, è
quella di un’immensa discarica, e come tale andrebbe
bonificata: dagli sponsor, dalla pubblicità, da migliaia di parolai, servi ed
impostori, che ci dispensano ignoranza, trivialità e paura.
Oggi, i miasmi di questa
discarica e la loro tossicità è tale, da non lasciare spazio a nessun futuro. I
nostri figli erediteranno il tanfo della fine.
La televisione, per una
sorta di causa effetto, ha assunto le sembianze di un’immensa cloaca,
subissando la storica “Massima Romana”, per quantità, fetore, e per un infinito
quanto vario numero di escrementi dai nomi più stravaganti come: reality,
grande fratello, l’isola dei famosi, c’è posta per te, amici, tuttologi,
massmediologi, opinionisti e affini.
“Gli italiani hanno accettato con entusiasmo questo
nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della Produzione
creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria)”.
Lo hanno accettato: ma sono davvero in grado di
realizzarlo?
No. O lo realizzano materialmente, diventandone la
caricatura, o non riescono a realizzarlo che in misura così minima da diventare
vittime. Frustrazione o addirittura ansia nevrotica sono ormai stati d’animo
collettivi”.
Pasolini - 1975
Per milioni di anni, l’uomo non ha mai prodotto nulla che
non fosse biodegradabile, o che non rientrasse nel naturale processo di
decomposizione e trasformazione delle cose.
La “Spazzatura” fa il suo debutto in società, nei primi
anni 50, quando, per una singolare concomitanza, la nostra cara TV, faceva per
la prima volta la sua apparizione, nelle case degli italiani. Che ci sia un
nesso logico, fra la spazzatura e la televisione? Assolutamente si!
Queste due inquietanti entità, sono legate, tra di loro,
a doppio nodo e sono le due facce di una stessa medaglia.
E’ innegabile che con l’avvento della TV commerciale,
tutta questa spazzatura che ci sommerge abbia avuto un incremento esponenziale
incontrollato e che nessun inceneritore, oggi, potrà mai smaltire i miliardi di
tonnellate di questa “Monnezza” che il sistema vomita quotidianamente sulle
nostre vite.
Oscurare la TV commerciale, dunque, è il primo passo al
fine di risolvere in maniera sostanziale, il problema della spazzatura –
congiuntamente, vanno definite regole ferree per quella pubblica.
Agli imprenditori, dovrebbe essere vietato ogni tipo di
Sponsor, finalizzato a propagandare prodotti di nessuna qualità, per investire
questo denaro per elevare al massimo la loro genuinità ed eccellenza. Questa è
la vera e sola concorrenza!
Solo così riacquisteremo dignità. Testimonial di “razza”
come calciatori, piloti, attori, imbonitori e affini, dopo decenni di vacche
troppo grasse, dovranno drasticamente ridimensionare i loro ingaggi, non solo
perché inverosimili, ma per rispetto a tutti quei lavoratori veri che consumano
la loro esistenza dentro fabbriche tossiche, per mille euro mensili.
A meno spazzatura, corrisponde più civiltà, e le
condizioni necessarie per una vita, degna di essere vissuta.
“Nel
tempo stesso, il ragazzo piccolo borghese, nell’adeguarsi al modello televisivo
(che, essendo la sua stessa classe a creare e a volere, gli è sostanzialmente
naturale) diviene stranamente
rozzo e infelice. Se i sottoproletari si sono imborghesiti, i borghesi si sono
sottoproletarizzati. La cultura che essi producono, essendo di carattere
tecnologico e strettamente pragmatico, impedisce al vecchio “uomo” che è ancora
in loro, di svilupparsi.
Da ciò deriva in essi una specie di rattrappimento
delle facoltà intellettuali e morali.
La responsabilità della televisione, in tutto questo,
è enorme. Non certo in quanto mezzo tecnico, ma in quanto strumento del potere
e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i
messaggi, ma è un certo elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta
una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. È attraverso lo
spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere.
Non c’è dubbio (lo si vede dai risultati) che la
televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione
al mondo – un virus letale e globale.
Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di
slogans mussoliniani fanno sorridere; come (con dolore) l’aratro rispetto ad un
trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado
nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso
i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto la
televisione), non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per
sempre….” Da “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini – prima
edizione 1975
GJTirelli
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