mercoledì 17 settembre 2014

Da “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini – prima edizione 1975....TELEVISIONE E SPAZZATURA – LA CAUSA E L’ EFFETTO ....GJTirelli



TELEVISIONE E SPAZZATURA – LA CAUSA E L’ EFFETTO 

Come stupirsi dell’impressionante escalation della violenza nei paesi industrializzati? É pura ipocrisia!
È come se tutti noi, abitando in una fogna, ci meravigliassimo nel vedere sempre più persone mangiare merda: é la televisione la nostra realtà.
L’immagine che più di ogni altra rappresenta inequivocabilmente la televisione, è quella di un’immensa discarica, e come tale andrebbe bonificata: dagli sponsor, dalla pubblicità, da migliaia di parolai, servi ed impostori, che ci dispensano ignoranza, trivialità e paura.
Oggi, i miasmi di questa discarica e la loro tossicità è tale, da non lasciare spazio a nessun futuro. I nostri figli erediteranno il tanfo della fine.   
La televisione, per una sorta di causa effetto, ha assunto le sembianze di un’immensa cloaca, subissando la storica “Massima Romana”, per quantità, fetore, e per un infinito quanto vario numero di escrementi dai nomi più stravaganti come: reality, grande fratello, l’isola dei famosi, c’è posta per te, amici, tuttologi, massmediologi, opinionisti e affini.

Gli italiani hanno accettato con entusiasmo questo nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della Produzione creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria)”.
Lo hanno accettato: ma sono davvero in grado di realizzarlo?
No. O lo realizzano materialmente, diventandone la caricatura, o non riescono a realizzarlo che in misura così minima da diventare vittime. Frustrazione o addirittura ansia nevrotica sono ormai stati d’animo collettivi”.
Pasolini - 1975

Per milioni di anni, l’uomo non ha mai prodotto nulla che non fosse biodegradabile, o che non rientrasse nel naturale processo di decomposizione e trasformazione delle cose.
La “Spazzatura” fa il suo debutto in società, nei primi anni 50, quando, per una singolare concomitanza, la nostra cara TV, faceva per la prima volta la sua apparizione, nelle case degli italiani. Che ci sia un nesso logico, fra la spazzatura e la televisione? Assolutamente si!
Queste due inquietanti entità, sono legate, tra di loro, a doppio nodo e sono le due facce di una stessa medaglia.
E’ innegabile che con l’avvento della TV commerciale, tutta questa spazzatura che ci sommerge abbia avuto un incremento esponenziale incontrollato e che nessun inceneritore, oggi, potrà mai smaltire i miliardi di tonnellate di questa “Monnezza” che il sistema vomita quotidianamente sulle nostre vite.
Oscurare la TV commerciale, dunque, è il primo passo al fine di risolvere in maniera sostanziale, il problema della spazzatura – congiuntamente, vanno definite regole ferree per quella pubblica.
Agli imprenditori, dovrebbe essere vietato ogni tipo di Sponsor, finalizzato a propagandare prodotti di nessuna qualità, per investire questo denaro per elevare al massimo la loro genuinità ed eccellenza. Questa è la vera e sola concorrenza!
Solo così riacquisteremo dignità. Testimonial di “razza” come calciatori, piloti, attori, imbonitori e affini, dopo decenni di vacche troppo grasse, dovranno drasticamente ridimensionare i loro ingaggi, non solo perché inverosimili, ma per rispetto a tutti quei lavoratori veri che consumano la loro esistenza dentro fabbriche tossiche, per mille euro mensili.
A meno spazzatura, corrisponde più civiltà, e le condizioni necessarie per una vita, degna di essere vissuta.

 “Nel tempo stesso, il ragazzo piccolo borghese, nell’adeguarsi al modello televisivo (che, essendo la sua stessa classe a creare e a volere, gli è sostanzialmente naturale)  diviene stranamente rozzo e infelice. Se i sottoproletari si sono imborghesiti, i borghesi si sono sottoproletarizzati. La cultura che essi producono, essendo di carattere tecnologico e strettamente pragmatico, impedisce al vecchio “uomo” che è ancora in loro, di svilupparsi.
Da ciò deriva in essi una specie di rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali.
La responsabilità della televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto mezzo tecnico, ma in quanto strumento del potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un certo elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere.
Non c’è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo – un virus letale e globale.
Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno sorridere; come (con dolore) l’aratro rispetto ad un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto la televisione), non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre….” Da “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini – prima edizione 1975


GJTirelli

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