venerdì 31 gennaio 2014

CINQUE STELLE CADENTI: QUANTI VIP MOLLANO BEPPE Celentano, Jacopo Fo, Venditti, Baudo: gli artisti che erano dalla parte di Grillo stanno facendo tutti dietrofront Vatti a fidare degli artisti.

CINQUE STELLE CADENTI: QUANTI VIP MOLLANO BEPPE Celentano, Jacopo Fo, Venditti, Baudo: gli artisti che erano dalla parte di Grillo stanno facendo tutti dietrofront Vatti a fidare degli artisti. 
Finché vai forte ti trovano interessante, ti fanno pure un concerto gratis se glielo chiedi. Ma quando la moda passa, chi li vede più? Dieci anni fa erano tutti veltroniani, poi ulivisti, quindi di nuovo veltroniani quando Veltroni era in sella al Pd. Poi, dopo una lunga pausa d'incertezza, non potendo buttarsi su Berlusconi perché in quegli ambienti non conviene, han provato a farsi piacere Monti (Eros Ramazzotti: «Ha dato dell'Italia un'immagine più forte»). Naufragato anche lui si sono scoperti grillini. Molto più di una simpatia, un'infatuazione, casualmente cresciuta insieme ai voti del M5S, travolgente col 25% alle politiche. Poi però scemata via via, con le polemiche e le gaffe degli eletti M5S, i dissidi interni, le uscite imbarazzanti, e il casino fine a se stesso, il non toccare mai palla lasciando il campo libero al Pd e persino a Berlusconi. Così, un grande sponsor del M5S come Adriano Celentano, che ancora pochi mesi fa vergava lettere dalla sintassi creativa per lanciare Grillo (e, per inciso, anche per difendere il metodo Stamina) e il suo M5S «movimento altamente democratico che ha generato la speranza in un mondo tutt'altro che ostile», si è raffreddato. Grillo non è più tanto rock per il Molleggiato. «Perché per la seconda volta si è rifiutato di fare il Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri - lo bacchetta Celentano sulla rivista San Francesco -. E quindi Renzi si è rivolto a Berlusconi, che pur avendo una condanna rappresenta 8 milioni di italiani, perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi». Morale: l'ex grillino Celentano elogia l'accordo sulla legge elettorale, lo stesso «Pregiudicatellum» che per Grillo è fatto apposta per far fuori il M5S, addirittura uno dei motivi per l'impeachment di Napolitano. Ma seri dubbi anche in casa Fo. Il padre Nobel resta sostenitore, ma prende sempre più spesso le distanze. Prima contro il post di Grillo e Casaleggio contro l'abolizione del reato di clandestinità («Ci sono rimasto male, Beppe ha sbagliato») poi sulla gogna quotidiana contro i giornalisti («linguaggio che non accetto»). Il figlio Jacopo invece, se prima dedicava poesie alle grilline e sul blog ci informava di amare Grillo «fisicamente», si è scoperto renziano. «Ho cenato con Renzi. Lui non' è un tipo normale - scrive adesso il Nobel jr -. È il primo segretario Pd che si capisce quello che dice, ed è anche un temerario visto che dice faccio questo in 30 giorni, quest'altro in 60 giorni. E aggiungo che avere un leader progressista che cambia completamente stile potrebbe essere utile. La forma ha la sua importanza. Anche Povia, che aveva elogiato il M5S («Grillo è stato un voto di protesta giusto»), è passato coi forconi (al grido «usciamo dall'euro, l'Ue ci distrugge!»), mentre colpisce il silenzio da mesi di altri (ex?) sponsor vip del Grillo prima maniera, da Mina alla Mannoia dalla Carrà al pianista Allevi. Al cantatuore romano Antonello Venditti un annetto fa piaceva «l'aspetto morale del Movimento Cinque stelle». Quando Grillo citò sul blog una sua vecchia canzone, Bomba non bomba, Venditti ne fu entusiasta. «Mi fa piacere, la mia canzone raccontava l'arrivo della democrazia a Roma. È il cammino di Grillo e di tante persone che sperano che ci sia la democrazia in Italia». Ora sembra che Venditti sia renziano, anzi che lo sia sempre stato. «L'ho votato due anni fa alle primarie, e anche alle ultime - ha detto a RadioDue -. Renzi ha fatto bene a incontrare Berlusconi, ci mancherebbe altro». E le canzoni adesso le dedica a lui, non più Grillo: «Renzi ha un qualcosa di scanzonato, gli dedicherei Lo Studente Passa». Con sottofondo di sviolinate. Con Pippo Baudo, suo mentore televisivo nella stagione dei Sanremo e delle Domeniche in con Grillo mattatore, è finita a schifìo. Il presentatore all'inizio elogiò Grillo, l'unico che «può dare una scossa alla politica», uno che «ha saputo avvicinare i giovani alla politica». Più tardi però gli ha dato del «fascistoide», e Grillo ha reagito pesante: «Baudo ha attaccato il M5S e leccato il culo a Renzi. Quando fui cacciato dalla Rai lui slinguava Craxi... La pippite è una malattia dell'animo». Tra i delusi vip c'è anche Flavio Briatore: «Grillo è stata una grande delusione - disse il manager - ci aveva dato a tutti un po' di speranza. Invece si sono dimostrati come gli altri, forse peggio». di Paolo Bracalinihttp://www.ilgiornale.it/news/interni/cinque-stelle-cadenti-quanti-vip-mollano-beppe-caso-adriano-987592.html

TEMPO DI AGIRE Mi rivolgo ai miei lettori, che vogliano girare questo appello ad altri amici con la speranza di continuare tale catena virtuosa in felice progressione. Non possiamo lasciare solo chi si impegna nell’informazione su temi spinosi e segretati mettendo a rischio la propria incolumità. Dobbiamo agire.

TEMPO DI AGIRE

Mi rivolgo ai miei lettori, che vogliano girare questo appello ad altri amici con la speranza di continuare tale catena virtuosa in felice progressione. Non possiamo lasciare solo chi si impegna nell’informazione su temi spinosi e segretati mettendo a rischio la propria incolumità. Dobbiamo agire.

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LA DISBIOSI ED IL CIBO CHE CURA - INFORMAZIONI SU DIETA GAPS E DIETA PALEOLITICA


Per informazoni sul metodo di cura della dottoressa Campbell-McBride (basato sulla dieta e sui probiotici) vedi http://disbiosi.blogspot.it/

GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014

Documentario sulle scie chimiche ... e altre segnalazioni



Leggete anche le interessanti "segnalazioni di gennaio" sul blogTanker Enemy




Tanker Enemy realizzerà la prima produzione professionale dedicata alla geoingegneria clandestina, aka "scie chimiche". Tutti noi saremo i produttori di un documentario che non porrà solo domande, ma che snocciolerà, una ad una, prove inconfutabili e che porrà di fronte alle loro responsabilità tutti coloro che, in questi anni, hanno negato, ridicolizzato, sminuito il problema che non è un problema, ma IL PROBLEMA.

 Sìate parte integrante del progetto! Siate gli artefici del cambiamento! Contribuite anche voi. Qui la pagina per contribuire alla realizzazione del primo documentario professionale italiano sulla geoingegneria clandestina.

CHE COS'E' "SULLE SCIE... DEL RISVEGLIO"


 E' il primo documentario professionale dedicato alla geoingegneria clandestina, aka "scie chimiche", realizzato da Tanker Enemy. Volete anche voi un prodotto che condensi le centinaia di prove, che raccolga testimonianze e che parli senza mezzi termini? Allora aiutateci a realizzarlo. Tutti noi saremo i produttori di un documentario che non porrà solo domande, ma che snocciolerà, una ad una, prove inconfutabili e che porrà di fronte alle loro responsabilità tutti coloro che, in questi anni, hanno negato, ridicolizzato, sminuito il problema che non è un problema, ma IL PROBLEMA.

PERCHE' IL VOSTRO AIUTO E' FONDAMENTALE


 Questo è un progetto no-profit. Tutto ciò che donerete servirà a coprire le spese di produzione e realizzazione. Non ci sarà nessun introito per i creatori.


GRAZIE DI TUTTO!


Antonio e Rosario Marcianò

Comitato Nazionale Tanker Enemy 

I soldatini grillini-ini-ini tutti nominati e tutti in fila per tre a fare la volontà dei loro padroni, la nota ditta C&G. E a distogliere, con la loro idiozia, l’attenzione dalle questioni serie

I soldatini grillini-ini-ini tutti nominati e tutti in fila per tre a fare la volontà dei loro padroni, la nota ditta C&G. E a distogliere, con la loro idiozia, l’attenzione dalle questioni serie

by Carlo Vulpio
Ma quanto sono stupidi questi grillini nominati in Parlamento dai loro burattinaiCasaleggio e Grillo (in ordine di importanza)? Ripeto: nominati, non eletti, poiché anche loro sono stati nominati e impilati nelle liste come soldatini, solo che lo rinfacciano unicamente agli altri, mai che lo dicano a se stessi davanti allo specchio, magari la mattina prima di uscire di casa.
Perché costoro (in vita grazie alla gente in buona fede che ancora crede in loro e li vota) sono così stupidi, limitati, basici, proprio come gli adepti di una setta?
Ecco perché.
Dovremmo star qui a parlare del contenuto del regalo alle banche (Ecco i tre super regali di Letta alle banche) votato dalla Camera, grazie anche alla “ghigliottina” utilizzata con tempismo da "bancaria" da parte della presidente della Camera, Laura Boldrini (Sel).
Dovremmo parlare dei trenta incarichi in due di Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, e della sua fin qui anonima signora, Maria Giovanna Basile.
Dovremmo parlare di tutti i nostri ragazzi costretti a emigrare come negli anni Cinquanta, magari nella Germania della signora Angela Merkel, dove – inutile chiedersi a spese di chi - hanno appena abbassato l’età pensionabile da 67 a 63 anni.
Dovremmo parlare della porcheria delle Regioni (venti staterelli da abolire, altro che leProvince). E, per esempio, dovremmo parlare, oltre che della storiella di letto del governatore dell’AbruzzoGianni Chiodi (Pdl), che ha “dormito” con la ragazza a cui poi la Regione ha dato un incarico da 200 euro al mese, della norma che come un funghetto l’altro giorno è spuntata nella Regione Puglia, ormai ridotta a un grande feudo clientelare sgovernato da Nicola Vendola (Sel): una norma che rivaluta i vitalizi dei consiglieri regionali, i quali, già beneficiari di superliquidazioni appena terminato il mandato, ora possono anche godere di vitalizi superiori ai 3.000 euro dopo soli tre o quattro anni di “lavoro” (quando per una pensione di tremila euro una persona con un reddito decoroso, per esempio un medico o un giornalista, deve lavorare almeno per trentacinque anni; non parliamo degli operai, con cui il comunista dei mie stivali Vendola,25 mila euro al mese, il più pagato d'Europa, fa i gargarismi).
Ecco, dovremmo parlare di tutto questo e di molto altro.
E invece cosa fanno i grillini?
- Chiamano boia (boia, eh, manco fosse Stalin o Kim Jong Un) il presidente Giorgio Napolitano (un fatto grave, e lo dice uno come il sottoscritto, che a Napolitano non ha risparmiato critiche e considera obsoleto il reato di “vilipendio”).
- Vanno all’assalto dei banchi del governo, come quella Lupo che dice di aver preso uno schiaffo da quell'altro babbione di magistrato-deputato (un altro!) Dambruoso (Scelta civica), facendo così della modesta Boldrini una “martire della democrazia”.
- Rinfacciano alle deputate del Pd - lo ha detto tal grillino De Rosa – di essere in Parlamento “perché fate bene i pompini”. Si guardi in casa, il grillino, e magari scoprirà che ce ne sono di ancora più brave. (Detto tra noi: che il Cielo le protegga. Anche se è ovvio che questa qualità non dovrebbe interferire con qualsivoglia forma di governo, sia esso monarchico, autoritario o democratico, benché la Storia ci insegni il contrario).
- Fanno gesti osceni mentre cercano di articolare un discorso dal seggio parlamentare – gesti da stadio, si potrebbe dire, ma sarebbe un’offesa per i tifosi delle curve -, come quel Segoni che si porta le mani all’inguine e le muove all’unisono dall’alto in basso, quasi volesse spiegare che il suo cognome è un accrescitivo di quella cosa lì.
- Infine, ubriachi di “democrazia dal basso”, chiedono l’impeachment di Napolitano (un’altra stronzata allo stato puro) con una motivazione balbettata dal noto giurista grillino Crimi che suona così: Napolitano ha attentato alla Costituzione perché, se non avesse avuto nulla da nascondere (nemmeno la Santa Inquisizione era arrivata a questo livello di teorizzazione della colpa presunta), non avrebbe chiesto la distruzione delle intercettazioni eseguite dalla procura di Palermo che lo riguardavano. Chi glielo spiega a questo senatore della Repubblica per mancanza di prove il concetto di immunità del Capo dello Stato?
- Perla finale, la rissa tra grillini seguita all’ubriacatura collettiva di cui sopra. I nominati grillini - “onorevoli” o “cittadini” che dir si voglia – si sono presi a male parole, urlando e quasi menandosi, perché alcuni hanno scoperto di aver firmato per l’impeachment del presidente della Repubblica “a loro insaputa”. Uno vale uno, e democrazia dal basso, una beata cippa. Qui, si son detti, siamo pupazzi nelle mani di pupari (ma va?).
Ecco, volevamo e dovevamo parlare d’altro. Invece, poiché spesso la stupidità umana fa più danni della malavagità, grazie ai grillini parlamentari l’attenzione di tutti è stata dirottata dalle questioni serie alle gesta idiote di omini e donnine che fanno la volontà della ditta commerciale C&G (come tale è registrato il marchio M5S) proprio come farebbero i Compagni di Baal (fu un fortunato sceneggiato tv, ma andate a vedere chi è Baal).

MODERNITA? NO, GRAZIE!


MODERNITA? NO, GRAZIE!

“Lo squilibrio di vivere è il prezzo di chi ha perso la consapevolezza di se e del mondo”.

Tutto ciò che il mercato liberista oggi produce, mascherandolo da scienza, conoscenza e informazione, in realtà ha l’intento (solo illusorio) di volere azzerare quel processo logico che si frappone fra il desiderio sessuale e la sua soddisfazione pratica. E mentre il desiderio monta, alimentato da uno stuolo di baldracche in vetrina, l’uccello s’ammoscia!!
E quella che, oggi, con una truffa lessicale e per una questione di decenza, abbiamo preferito definire “modernità”, non è l’espressione di una volontà comune volta al bene sociale, alla qualità della vita e ad un futuro migliore, ma è l’effetto collaterale grave di tutti

BELLOMONTE ASSOLTO. LA LOTTA CONTINUA

Giovedì 30 Gennaio 2014 21:52

Bellomonte assolto. la lotta continua!
Alla cortese attenzione degli organi di stampa,


Mercoledì  scorso a tarda sera è arrivata una notizia che attendevamo da tempo.  Bruno Bellomonte, dirigente storico della sinistra indipendentista sarda, è stato assolto in via definitiva dal Tribunale della Cassazione.
Bruno Bellomonte ha trascorso quasi tre anni da deportato tra Viterbo e Siano con l’accusa di essere un rifondatore dell’organizzazione comunista armata “Brigate Rosse” e in particolare di essere coinvolto nel fantasioso piano per il bombardamento aereo del vertice G8 a La Maddalena.
Invano la nostra organizzazione ha richiesto l’applicazione della territorialità della pena per permettere a Bruno di scontare la custodia cautelare nella sua terra, vicino ai suoi affetti e alla sua organizzazione. Ma questo è soltanto uno fra i diritti umani, civili e politici di Bruno Bellomonte che sono stati violati.
Ricordiamo che Bruno Bellomonte è stato licenziato dalle Ferrovie ancor prima di essere rinviato a giudizio con la motivazione di essere “assenteista” (era in prigione!). L’immagine e la reputazione di Bruno Bellomonte è stata distrutta da quasi tutti i media (salvo rare e significative eccezioni), i quali hanno giudicato Bellomonte come un mostro per il solo fatto di essere seduto al banco degli imputati. Ricordiamo che Bellomonte è stato anche candidato alla carica di sindaco di Sassari mentre era in prigione e che, nonostante fosse un suo pieno diritto, gli è stato impedito di votare, in aperta violazione ai suoi diritti civili e politici.
A Manca pro s’Indipendentzia ricorda che questo processo farsa è costato la vita ad un compagno italiano il cui cuore si è spezzato nell’indifferenza gelida dei suoi carcerieri i quali, in seguito alle sue lamentele che denunciavano forti dolori cardiaci, l’hanno rispedito in cella con un’aspirina. In questo momento di gioia per l’assoluzione di Bellomonte non possiamo non stringere i pugni e sollevarli al cielo ricordando il compagno Gigi Fallico lasciato morire dallo Stato come un cane perché comunista!
A Manca pro s’Indipendendentzia esprime solidarietà a tutti i compagni coinvolti in questo processo che purtroppo continuano ad essere detenuti nonostate la tesi accusatoria sia stata completamente smontata.
A Manca pro s’Indipendentzia sa bene che lo stato italiano, impotente difronte all’avanzare delle istanze indipendentiste nel nostro Paese, intensificherà due direttrici difensive già messe in pratica nell’ultimo decennio. Da una parte l’assimilazione di quell’indipendentismo di facciata pronto a vendersi per un piatto di lenticchie per riassorbire la potenzialità di rottura delle idee e delle proposte di autodeterminazione e autogoverno. Dall’altra l’intensificarsi della repressione poliziesca, della censura mediatica e del tentativo di criminalizzazione di quella parte del movimento di liberazione nazionale che risulta impossibile comprare ed annacquare.
A Manca pro s’Indipendentzia è matura per affrontare con serenità e determinazione le prossime sfide, a partire dal processo all’indipendentismo che si aprirà a giugno a Sassari in seguito alla famigerata “operazione Arcadia” che nel 2006 portò all’arresto di numerosi militanti della sinistra indipendentista sarda.
A Manca pro s’Indipendentzia ringrazia quelle centinaia di persone che in questi anni si sono strette a difesa del nostro partito dimostrando allo stato coloniale che chi tocca un figlio libero di Sardigna tocca anche tutti gli altri e che nonostante le apparenze, ancora una volta, l’assedio è reciproco! 
A Manca pro s’Indipendentzia

Notizie CONTROPIANO.ORG

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IL LIBERISMO MATERIALISTA COME UNICO E SOLO DIO


IL LIBERISMO MATERIALISTA COME UNICO E SOLO DIO

Gli individui di quest’epoca moderna, inariditi nell’animo e nello spirito, e ammaliati dalle seducenti lusinghe delle sirene liberiste, si sono prostrati al pari di idolatri al cospetto del Sistema Bestia, che sotto le sembianze del buon samaritano, cela ad arte la sua natura mefistofelica.
La moderna scienza, arida e opportunista, ha fatto scempio di ogni valore e principio etico, barattandoli e mercificandoli in cambio di illusione e vane promesse di libertà, svuotando gli uomini da ogni loro oggettiva e arbitraria responsabilità, e relegando l’umanità dentro il crepuscolo di un limbo gelatinoso,

SI! abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora, e di nuovo la metafora profetica ritorna come uno spettro ad oscurare l’orizzonte del nostro futuro.
La biblica mela, che in maniera subdola e seducente il

mercoledì 29 gennaio 2014

Usala alla De Francisci: “Sono malato ma non scemo. Dalla Regione solo falsità”...l’appello di Salvatore Usala rivolto direttamente alla De Francisci: “Simona,

Usala alla De Francisci: “Sono malato ma non scemo. Dalla Regione solo falsità”

Articolo pubblicato il 29 gennaio 2014
usala
“Apprendo con stupore che l’Assessore Simona De Francisci e la direzione generale delle Politiche Sociali hanno risposto con la propaganda elettorale alla mia lettera del 27 gennaio 2013 e lo hanno fatto direttamente sul sito web della Regione. Io sono malato ma non scemo“. Quindi l’appello di SalvatoreUsala rivolto direttamente alla De Francisci: “Simona, non posso paragonarmi a quei sprovveduti di tuoi impiegati che sono servili al potere e che non capiscono che hanno di fronte uno che elabora dati certi, non frottole”.
Comincia così la lettera con la quale Usalaconferma la protesta dall’11 febbraio davanti all’assessorato alle Politiche sociali e alla Sanità, ennesima mobilitazione dei malati di Sla sui fondi per l’assistenza. “La risposta dell’assessorato – chiarisce Usala – è piena di falsità e scritta da emeriti incapaci a fare anche solo semplici e banali operazioni da terza elementare. O più banalmente c’è demagogia volontaria”.
Usala elenca per punti le cose che considera propaganda. “C’è scritto che i contributi aggiuntivi e straordinarii del ritornare a casa ricadono sul fondo nazionale per la non autosufficenza (Fna). Ma quando mai. Il fondo è stato ripristinato, grazie alle nostre lotte, nel 2013. E nel 2012 che era pari a zero come si finanziava?”. Ancora: “Ricordo che i fondi Fna devono essere aggiuntivi rispetto ai finanziamenti regionali per potenziare i piani assistenziali con l’incremento di ore”.
La nota di Usala continua così: “Nel comunicato della Regione si afferma che la maggioranza dei richiedenti del ritornare a casa, 2.245, fruiscono del finanziamento aggiuntivo e straordinario. Grande falsità. Nel 2012 su 1.541 piani totali, 88 hanno preso il contributo aggiuntivo e 79 quello straordinario, circa il 6 per cento. Altro che maggioranza“. E poi: “Dall’assessorato riportano che i 2.245 beneficiari sono finanziati da 47.000 a 58.000 euro. Stanno sognando. Ponendo 50mila euro per 2.245 fruitori, si arriva ad un importo di circa 112 milioni a fronte di una spesa accertata di 32 milioni. Ma dotteressa Laconi, le sapete fare le moltiplicazioni?”.
Usala chiudi così la sua lettera: “Avete preso in giro il popolo, perciò confermo il presidio dall’11 febbraio 2014, con questa aggiunta: se non avremo risposte serie, mi lascerò morire davanti all’assessorato. Vedrai, Simona, un uomo vero morire”.

Il Muos in Sicilia è ultimato. Ennesima vittoria americana



Il Muos in Sicilia è ultimato. Ennesima vittoria americana


I lavori per la costruzione del sistema satellitare Usa sono stati ultimati
Caltanissetta, 28 gen – La sovranità, il valore e l’onore di una nazione passano anche e non solo da episodi come questo che andremo a raccontarvi, perchè in Sicilia gli Stati uniti hanno vinto e l’Italia ha perso.
La costruzione delle tre parabole americane a Niscemi è terminata. Non sono stati sufficienti anni di proteste, di ricorsi, di tribunali, di medici, per impedire la costruzione del Muos. Una contesa ad armi impari combattuta senza il supporto delle istituzioni, colpevoli di aver illuso la popolazione locale, di averla sostenuta in un primo momento e poi di averla abbandonata. Insomma, la consueta storia tutta italiana, condita dalla solita soggezione di non voler contraddire l’alleato a stelle e strisce.
Ma procediamo con ordine. Il Muos è l’acronimo di “Mobile User Objective System”, cioè un moderno sistema di telecomunicazioni satellitari concepito dalla marina militare statunitense che, grazie a cinque satelliti in orbita e quattro stazioni di terra, permetterà agli Usa di

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