sabato 12 dicembre 2015

Mosca: la coalizione a guida Usa continua a far finta di combattere l'Isis in Siria

Mosca: la coalizione a guida Usa continua a far finta di combattere l'Isis in Siria
Dal Cremlino viene ribadita per l'ennesima volta un concetto che ha ormai rotto il muro di gomma del circo mediatico con l'intervento russo che ha distrutto i castelli di carta costruiti intorno alla presunta lotta all'Isis della feticente coalizione a guida Usa.
La portavoce del Minsitero della Difesa Mary Zajárova, in una conferenza stampa, ha dichiarato di ritenere che la coalizione guidata dagli Stati Uniti sta simulando la lotta contro l'organizzazione terroristica dello Stato islamico e che la sua posizione è politicizzata. Per un anno sorvolando la Siria, ha proseguito, i piloti dell'aviazione non si sono mai accorti del contrabbando di petrolio dell'Is. "Purtroppo, le nostre stime rimangono le stesse, il che è molto deludente. Possiamo vedere che la coalizione forse guidata dagli Usa simula contro l'Is in Siria", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Affari Esteri Russia, Maria Zajárova, nel corso di una conferenza stampa giovedì. Lo riporta RT. "L'inefficacia delle operazioni della coalizione in Siria Stati Uniti è chiaramente confermata dal problema che si aggrava", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri russo. "E 'quasi impossibile capire quando i paesi agiscono secondo la coalizione, e quando sono motivati dai propri interessi. Sarebbe importante far capire al mondo quello che la coalizione sta facendo nella regione", ha sottolineato Zajárova.
"Inoltre, i membri della coalizione in Siria, in alcuni casi sostengono di agire in conformità con la sua struttura, in altri -quando è più vantaggioso per loro, fare da soli", ha osservato il portavoce del ministero degli Esteri. "E 'necessario per prevenire la diffusione della minaccia terroristica per i nostri vicini dell'Asia centrale, perché i loro territori sono una" vera delizia "per lo Stato Islamico", ha proseguito.
Inoltre, ha concluso Zajárova, "è importante che la Francia, la Gran Bretagna e la Germania siano in grado di effettuare un vero e proprio contributo alla lotta contro EI". Il ministero della Difesa russo, dopo le prove presentate per dimostrare che lo Stato Islamico ruba quantità industriali di petrolio siriano che poi vende in Turchia, ha rilasciato nuovi video degli attacchi dei suoi depositi al gruppo terrorista.
Si tratta di concetti e dichiarazioni che hanno ormai, come dicevamo, rotto il muro di gomma del circo mediatico. Intervenendo ad una trasmissione recente "Piazzapulita", l'ex Capo di Stato maggiore della Difesa Vincenzo Camporini (minuto 58 e 30) ha messo a nudo tutti i castelli di carta creati dalla Nato (Usa e vassalli all'Hollande o Renzi) sul loro falso nemico dell'Isis: "Le operazioni contro l'Isis sono cominciate un anno e qualche mese fa con i bombardamenti. Dieci aereoplani, una decina di sortita al giorno in un territorio grande come l'Italia e la Germania messe insieme. Durante la guerra combattuta contro Milosevic nel 1999 per la liberazione, diciamo così, del Kossovo - il Kossovo è grande più o meno come l'Umbria - c'erano centinaia di sortite al giorno. Quella era una guerra fatta sul serio. La guerra lanciata un anno e qualche mese fa da Obama con tutta la coalizione eterogenea che ha messo insieme è stato un fatto puramente simbolico. Fatto a mio avviso soltanto per tacitare l'opinione pubblic interna, ma senza un obiettivo preciso da conseguire e senza un obiettivo sul terreno

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