martedì 29 giugno 2010

WWW.FORUMPALESTINA.ORG






Il nucleare iraniano? Un pretesto per continuare a fare i propri giochi nella regione

Intervista al prof. Angelo Baracca *

"Una volta l'agenzia per l'energia atomica dice che la bomba sara' pronta tra dieci anni, un'altra volta tra cinque. Oggi il direttore della Cia Panetta dice che bastano due anni. Mi sembra tutto un gioco al ribasso per coprire le reali intenzione di Stati Uniti e Israele". Angelo Baracca, docente di fisica nucleare Università di Firenze, ritiene 'plausibile' che l'Iran possa avere raggiunto uno stadio avanzato di arricchimento dell'uranio, ma che questo debba venire usato per fini bellici non e' assolutamente automatico. "Se e' vero che la Corea del Nord ha fatto in tre anni una bomba col plutonio, ritrattando il combustibile del reattore che aveva, allora si', e' possibile che anche l'Iran ci sia vicino. Non mi sbilancerei ne' in un senso ne' nell'altro, mi sembra che il problema stia da un'altra parte".
Dove, professore?
Beh, con le notizie che si hanno sullo schieramento di sommmergibili nucleari sia israeliani che statunitensi nell'Oceano Indiano, se non nel Golfo Persico, il passaggio della flotta dal Canale di Suez la scorsa settimana, aerei israeliani che ottengono basi e corridoi aerei in Arabia Saudita dopo che la Turchia ha vietato il sorvolo del suo spazio aereo, tutti questi movimenti possono effettivamente preludere a un atto di forza. Ma un atto di forza e' la contraddizione piu' grande della conclusione della conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione di un mese fa. Li' si e' stabilito, per il 2012, di organizzare un incontro internazionale per fare del Medio Oriente una zona 'nuclear-free'. Ma le conferenze mica si improvvisano, ne' si organizzano con segnali di guerra come questi...

Occorre negoziare, prima di tutto...
Mi sembra evidente che di negoziare qui non ce n'e' nessuna voglia. Quando il Consiglio di Sicurezza ha votato le sanzioni contro l'Iran ha completamente ignorato e bypassato le trattative che la Turchia e il Brasile avevano intavolato con Teheran per fargli arricchire il combustibile al di fuori del Paese. Questo perche' tali trattative hanno interferito con i giochi strategici degli Stati Uniti e di Israele. Hanno completamente sorvolato questa possibilita' di negoziato, di apertura, che andava perseguita. Li hanno lasciati soli, poi hanno detto che cio' che stavano facendo non andava bene, che la strada non era quella giusta. I disegni sono altri. Non e' che il problema del nucleare dell'Iran non sia reale, ma e' un pretesto per gli interessi strategici di Stati Uniti e altre grandi potenze di cui Israele e' una delle sponde. Inoltre, se il problema e' l'Iran che non ha bombe, mentre Israele ne ha 200, di cosa stiamo parlando? Ci sono giochi che vanno molto al di la' del problema del nucleare. Io credo che il rischio dell'attacco ci sia, pero' credo che il nucleare sia un pretesto. Un attacco ai siti iraniani ritarderebbe gli eventuali piani di arrichimento dell'uranio, e non li eliminerebbe. Il disegno di un eventuale attacco e' di eliminare una potenza regionale come l'Iran, metterla nell'angolo per poter continuare a fare i propri giochi. Gli Stati Uniti per quanto riguarda il controllo dei corridoi energetici, Israele per il suo ruolo di potenza regionale che un Iran troppo forte metterebbe sicuramente in pericolo.

* Angelo Baracca è docente di fisica nucleare all'università di Firenze. L'intervista è stata realizzata da www.peacereporter.net

RENDEZVOUS CON LA SATIRA:.......



ANDREA RIZZO SI DIVERTE COSI' E SPERA DI FAR DIVERTIRE ANCHE GLI ALTRI CON LE SUE VIGNETTE: COSA NE PENSATE?


UN MESE FA C'E' STATO IL BLITZ ISRALOBELVA AI DANNI DI UNA FLOTTA UMANITARIA: BAGNO DI SANGUE, 9 MUSULMANI UCCISI. A PARTE CHE QUEGLI UOMINI, PRIMA DI ESSERE MUSULMANI, FOSSERO UOMINI, MA DICO IO....ISRAE'...CHE MINCHIA FAI ?

TI DOBBIAMO METTERE , LA MUSERUOLA ???? !!!!!!

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BRUNETTA Dieci Decimi










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GOVERNO LADRO

















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DI TUTTO DI MENO!



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QUANDO CASTELLI SI RECO' (per sua disgrazia) A CASTEDDU




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NOI LO SIAMO PER DAVVERO CON IL CUORE E CON L'ANIMA....NO PER OPPORTUNISMO POLITICO-ELETTORALE




roberto.scorzoni@libero.it GUARDIAROSSA
il mio grande zio giovanni insieme a giacomo matteotti che insieme a mio nonno albino sono stati grandi antifascisti e eroi.

ecco la prova dei social traditori del pdci che hanno votato nel 2007 la riforma del tfr
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Lettera aperta al compagno segretario Oliviero Diliberto
e.p.c. Al partito dei Comunisti Italiani


Dal preambolo dello statuto del partito


“Il partito dei comunisti italiani e’ un partito di donne e di uomini che opera per organizzare gli operai, i lavoratori,gli intellettuali,i cittadini che lottano riconoscendosi nei valori della resistenza, per l’estensione e il rafforzamento delle libertà sancite dalla costituzione repubblicana e antifascista ,per trasformare l’Italia in una società socialista fondata sulla democrazia politica, per affermare gli ideali della pace e del socialismo in Europa e nel mondo esso fa riferimento al marxismo e agli sviluppi della sua cultura, alla storia e all’esperienza dei comunisti italiani e persegue il superamento del capitalismo e la trasformazione socialista della società.”



Dal preambolo dello statuto, da cui non si può e non si deve prescindere, per la coerenza di chiamarci ed essere comunisti e per gli obblighi morali che ne derivano noi della sezione della vigilanza privata chiediamo al partito di assumere una posizione netta e preventiva sulla legge che regolerà il TFR. Chiediamo che il partito indichi la via più giusta ai lavoratori e cioè che il TFR rimanga nelle loro tasche, fermo restando la libera scelta di chi vorrà farsi “privatizzare” i propri soldi che sono parte del salario a favore di lobbie sindacali, politiche e bancarie.
La scelta giusta deve essere indicata con forza nell’ambito di politiche che siano dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma, che ci distinguono dagli altri partiti e che vadano verso il bene comune facendo in prospettiva crescere il nostro partito.


Roma, 30 giugno 2005
Sezione della vigilanza privata di Roma
PURTROPPO NON SEGUI' NESSUNA RISPOSTA

lunedì 28 giugno 2010

BENVENUTO COME MEMBRO DI CANELIBERONLINE "GUARDIAROSSA"


PER IL BENE DEI LAVORATORI

Secondo i signori del capitale noi dovremmo stringere la cinghia, aspettare che la crisi si riassorba per riprendere in un indefinito futuro la vita di pieni consumi e piena occupazione. Intanto la Grecia brucia, i lavoratori manifestano quotidianamente, a gaza esiste un assedio infame che affama la popolazione palestinese e il governo terrorista israeliano attacca le navi dei pacifisti uccidendo i manifestanti nelle acque internazionali. I petrolieri scaricano tonnellate di petrolio nel golfo del messico uccidendo il pianeta, In italia esiste un vergognoso governo costituito da mafiosi e affaristi con a capo il mafioso presidente del consiglio. Il capitale per sua essenza non guarda in faccia a nessuno. Per "fortuna" c'e' il papa che prega per tutti noi, anche se dovra' sistemare i suoi dipendenti piu' arrapati e ignobili. Ora tutti i servi del potere, a partire da quasi la maggioranza dei giornalisti dicono che il papa si sta impegnando a ripulire la chiesa. Peccato che quando era capo della congregazione per la dottrina della fede alle lettere ricevute riguardanti gli abusi dei preti sui minori non rispondeva o occultava i fatti. Si sa, a loro basta dire che si sono pentiti per rimettere a posto le cose. Cosi' tutte le pecore belanti chinando la testa e si guadagneranno il paradiso.
Si dice spesso che il sistema di potere e' sovraindividuale, astratto, che non si puo' far nulla per cambiare le cose. La produzione di ignoranza e l'occultamento della verita' sono le armi micidiali del capitale. Purtroppo molti lavoratori sono caduti nella trappola, ed oggi, dopo la caduta della rappresentanza di sinistra, sono ancora piu' soli di prima. I sindacati sono dei carrozzoni burocratici vergognosi e concertativi che hanno una grande fetta di responsabilita' riguardo la perdita dei diritti fondamentali sul lavoro. Ancora si parla di destra e sinistra, quando e' ormai chiaro che questa distinzione non ha piu' motivo di esistere. Il potere non e' astratto. Non dobbiamo prendercela solo con i politici, la casta. Questo e' un giochino al quale vogliono farci partecipare per non dare fastidio, per parlarne al bar o davanti alla televisione, per farci rimanere immobili. I politici sono solo quelli che ci mettono la faccia, ben pagati naturalmente. Il potere e' nel quotidiano, nei commercialisti che legalmente aiutano i grandi evasori, gli intellettuali che annebbiano le cose con parole vuote, gli economisti di ogni razza che pregano nelle chiese della santa economia neoliberista ormai marcia e criminale. Il potere sta in tutte quelle persone che sono diventate qualunquiste per noia, per ignoranza, per la paura. Il potere sta dove i giornalisti non hanno piu' un etica deontologica ma sono solo servi di un editore padrone che detta cio' che si deve dire e cio' che non si deve dire. Il potere sta nel tuo vicino di casa, che abbruttito dall'ignoranza vorrebbe uno stato di polizia ancor piu' ferreo in nome della "sicurezza", un concetto demagocico per coprire i fenomeni degenerativi prodotti dal capitalismo neoliberista. L'unica via di uscita e' la ricostituzione di un sindacato unitario di classe slegato dai partiti, che non prenda soldi dallo stato, ma si autofinanzia, senza burocrati e politici nel mezzo, costituito solo dai lavoratori. Ripresa dell'arma dello sciopero generale, fermare la produzione. Si dira' a questo punto: " ma senza lavorare come faremo a mangiare? A mandare avanti le famiglie? " Bisognera' ricordare ai lavoratori che se tutti sono uniti non dovranno aver paura, perche' il capitale ha bisogno del lavoro. I lavoratori autoorganizzati non moriranno mai di fame se occupano i centri di produzione e li autogestiscono dal basso. Quelli che moriranno di fame sono i padroni, gli speculatori di ogni genere, e di tutti i parassiti vergognosi.
Un abbraccio Robbe'!
Nota di Silvio l'amico che stà nella foto con me nonchè uno dei migliori uomini incontrati nella mia vita.

Blogger Angie ha detto...

"... se tutti sono uniti non dovranno aver paura, perche' il capitale ha bisogno del lavoro. I lavoratori autoorganizzati non moriranno mai di fame se occupano i centri di produzione e li autogestiscono dal basso.":

vaglielo a spiegare!

(è un'esclamazione, non un imperativo)

02.59

sabato 26 giugno 2010

Il fallimento della religione-- il coraggio di un prete di dire la verità

Ringrazio Maria Cristina Di Mascio per aver condiviso questo video... www.myspace.com/cridima

LA CRISI LA PAGHI CHI L'HA CAUSATA.....DOPO....N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E - Espropriazione per pubblica utilità




http://leconomistamascherato.blogspot.com/2010/06/come-le-banche-fottono-la-gdf.html

Il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, in un’intervista a ”Il Sole 24 Ore” sostiene che il segreto bancario non ha più senso [1]. Dal nostro pulpito del Centro Studi Monetari abbiamo contribuito a svelare i meccanismi dell’appropriazione indebita della rendita monetaria, pubblicando almeno 10 libri in 5 anni che trattano del tema [2].

Partiamo dalla contabilità truccata delle banche ordinarie, che rappresenta il principale meccanismo di evasione messo in atto dagli istituti bancari. Quando una banca presta o anticipa dei soldi creandoli dal nulla con false scritture contabili, si sta appropriando del vostro potere d’acquisto e diminuisce il valore dei soldi posseduti dal resto della comunità. Quando la banca anticipa 100.000 euro, mette al passivo questa somma nominale. Quando il cliente restituisce la somma, o a rate o in una unica soluzione comprensiva degli interessi, la banca dichiara solo gli interessi come utile, facendo sparire contabilmente il capitale. Cioè, i primi 100.000 euro che riceve come riflusso bancario, li annulla con i 100.000 euro precedentemente messi al passivo.
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IL GATTO E LA VOLPE RESPONSABILI DI TANTA DISTRUZIONE.....COME FARANNO A DORMIRE SONNI TRANQUILLI E GUARDARE I "LORO" FIGLI IN FACCIA ?




Cosa rimane dopo la barbarie in Serbia? Una nazione devastata che piangerà per decenni la morte di tanti figli innocenti.

Le bugie della Nato e l’accanimento assassino contro siti civili e fabbriche.

Nicole Corritore

http://www.balcanicaucaso.org/ita/Dossier/1999-2009-Dopo-le-bombe/articoli-dopo-le-bombe/Cosa-rimane

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venerdì 25 giugno 2010

NONOSTANTE TUTTO.......


Questo video vuole fare dell'ironia sui recenti tagli del governo nel settore Cultura. Il fatto è che tempo fa lessi qualcosa a riguardo di Demostene, politico ed oratore greco, il quale rideva perché non aveva più lacrime da versare

E già, prendendo coscienza di quello che i nostri politici ci stanno facendo ci dovrebbe venire da piangere, ma noi siamo ottimisti.


Buona Visione

giovedì 24 giugno 2010

ECCO, CHI PENSA SERIAMENTE AL FUTURO.....DEI PROPRI.....FIGLI CON IMMENSI SACRIFICI !





OBAMA E MICHELLE

L’America degli USA:

Il lato sconosciuto

Società Gestione Risparmi: Sgr una sigla con cui Lorsignori vorrebbero farci prendere confidenza e di cui, noi poveri ignoranti, lavoratori dipendenti non ne vogliamo sapere. Sono quelle società, con migliaia e migliaia di addetti, che dovrebbero gestire i nostri risparmi in mancanza di pensioni pubbliche, istruzione pubblica, sanità pubblica…. . Sono quelle società a cui “i risparmiatori” dovrebbero affidare i propri risparmi perché esperti, analisti economici, promotori finanziari, consiglieri, amministratori delegati dovrebbero guidare la strada perché i nostri risparmi diventino “Capitale” , in grado di girare per il mondo, diventare rendita e profitto e soddisfare la necessità di risparmio dei lavoratori per coprirsi dal rischio della vecchiaia, della malattia, la necessità di servizi specifici ed universali.

In realtà i bisogni specifici ed universali o vengono coperti dalla scuola pubblica, servizi pubblici locali, i rischi come la vecchiaia e la malattia vengono coperti dalle pensioni pubbliche o dalla sanità pubbliche o altrimenti restano scoperti.

Ma a cosa servono allora le Sgr? Appunto a stipendiare profumatamente, analisti, promotori finanziari, consiglieri di amministrazioni, più tutti coloro che si arricchiscono dormendo: Finanzieri, finanziatori, speculatori di tutte le risme.

Guardatevi intorno. Vedete un SUV da 100.000 euro? Una barca da 14 metri? Una villa con più di 6 stanze? Magari con piscina privata? Ci siete! Al 50% avete trovato uno di loro, uno che lavora nel mondo delle banche o della finanza.

Finanzieri, speculatori, redditieri, è più difficile incontrarli: vivono prevalentemente nei loro ghetti dorati; ne possiamo intuire la presenza da alti muri, cancelli con sistemi di sicurezza che scrutano le strade, vigilantes di tutte le fogge. Di alcuni proprio nemmeno riusciamo a intuirne la presenza vivono alle Isole Cayman e negli altri paradisi fiscali di cui è cosparso il nostro pianeta.

Tutti costoro vivono originariamente e prevalentemente alle spalle di lavoratori che oltre a campare quotidianamente loro e la loro famiglia presumono di affrontare rischi e bisogni facendo diventare “Capitale” i loro risparmi.

Noi lavoratori italiani ed europei siamo ancora degli apprendisti in materia ci sono paesi nei quali il meccanismo del furto legale dei risparmi ha raggiunto ben più elevati livelli di professionalità.

Pensate l’America degli USA! Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e sua moglie Michelle stanno versando una specie di assicurazione per pagare gli studi universitari delle loro due figlie Malia e Sasha, in pochi anni hanno già versato 240 milioni di dollari, poveri, sono “presidenti” solo da qualche mese!. (V. Il sole 24 ore del 21/6/2009)

Questa specie di assicurazione negli USA ha un nome proprio che è:529 Plan. Negli ultimi due anni in cui tutte le forme di “risparmio gestito” sono andate a catafascio, questa per garantire lo studio dei figli continua a crescere e la massa complessiva dei risparmi ha raggiunto quest’anno gli 88,5 miliardi di dollari, 20 miliardi in più di quanto in Italia abbiano raccolto tutte le forme previdenziali messe insieme!

Questi piani potenziati nel 2001 da Bush “consentono” ai cittadini di accantonare 300 milioni di dollari per ciascun figlio, il gruzzolo è esente da tasse a condizione che venga speso per gli studi universitari del “pargolo”.

D’altra parte il gruzzolo è indispensabile perché negli USA mantenere un figlio all’università costa in media 25.000 dollari l’anno, con punte di 150-200 mila dollari l’anno.

E’ vero in Europa siamo molto arretrati rispetto agli USA ma in Italia procediamo a passi da gigante, mentre le tasse universitarie aumentano progressivamente di anno in anno sono sempre meno gli studenti che si iscrivono all’università, stiamo surclassando quei poveri retrogradi ( Francia,Svezia, Norvegia, Danimarca ) che non solo prevedono la gratuità dell’università ma addirittura, (trogloditi!!!), prevedono il pagamento di un presalario per gli studenti che la frequentano con profitto.

Piero Castello

Pensionato Cobas

A QUALCUNO ANCORA NON E' CHIARO ?



ObamaBush

Tempo fa furono tranciati i cavi dei collegamenti internet nella profondità dei mari isolando l’intero Medio Oriente… Oggi i pastori informatici talebani potrebbero mettere in ginocchio l’America, ergo…

di Marcello Foa – 20/06/2010
Fonte:
il giornale

All’esame del Senato un progetto di legge che dà al presidente il potere di bloccare l’attività del web. Lo scopo: proteggere gli Stati Uniti da possibili attacchi informatici. Ma gli internauti insorgono.

Immaginate una mattina, come tante altre. Avviate il computer, digitate un indiriz zo familiare, come google.com. Ma qualcosa non va. Ap pare una schermata: «Connes sione impossibile». Pensate a un errore, verificate il cavo, la linea ad alta velocità. Tutto ok. Provate con un altro sito yahoo.com. Niente. E un altro e un altro ancora. Sempre niente. Pensate a una falla cir coscritta. Ma poi accendete la radio e scoprite che il silenzio del web è mondiale. E che a de ciderlo è stato Barack Obama. Una scena degna di un film di Hollywood. Eppure tutt’al tro che fantasiosa. Mentre il mondo parla della crisi del l’euro, della marea nera e, na turalmente, dei mondiali di calcio, il Senato americano esamina un progetto di legge rivoluzionario. E inquietante. Lo ha presentato il senatore democratico Joe Lieberman.

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mercoledì 23 giugno 2010

PER NON DIMENTICARE !

IN QUESTI GIORNI INTENSI, IN CUI STA PER AVVENIRE UN CAMBIAMENTO,
NEL CAMPO SINDACALE DELLA CONTRATTAZIONE DEL LAVORO, PER MANO
DEL GOVERNO CHE APPOGGIA INCONDIZIONATAMENTE I PADRONI,
E' GIUSTO SI RICORDI UN PO' DI STORIA DELLA LOTTA OPERAIA E DEI SUOI
EROI CHE HANNO DATO LA VITA PER LE NOSTRE E PER LE FUTURE
GENERAZIONI.


IL 25 GIUGNO SI VEDRA' IL VERO RISULTATO




A POMIGLIANO VINCE IL SI...AL 62%, LA QUESTIONE RIMANE APERTA, E' IL MOMENTO DI NON TERGIVERSARE E DARE BATTAGLIA. L'INTERO MONDO OPERAIO ITALIANO DOPO QUESTO REFERENDUM CHE NON HA CONSEGNATO DEL TUTTO IN MANO AL PADRONE IL DESTINO DEI LAVORATORI, DEVE INSORGERE, CONTRO I PADRONI E I SINDACATI FILO-PADRONALI. SE IL REFERENDUM FOSSE STATO ESTESO A TUTTI GLI STABILIMENTI, SI SAREBBE AVUTO UNA SCONFITTA NETTA SU DI LORO, ECCO PERCHE' L'AGIRE IN QUEL DETERMINATO STABILIMENTO CON LA SUA DISLOCAZIONE, ORA TOCCA A TERMINI IMERESE ED IL GIOCO E' FATTO. MA L'ORGOGLIO OPERAIO HA DETTO NO!! NONOSTANTE I CANTI DI VITTORIA DEL GOVERNO E DI FIAT.

SI SALVAGUARDANO LE POCHE COSTE PER I VIP...IL RESTO ? UN CAMPO DI BATTAGLIA.

SPROFONDATI NEL PIU' TOTALE ASSERVIMENTO E DISTRUTTI DA UN ECONOMIA
IN MANO A SPECULATORI DI OGNI GENERE E NAZIONALITA', IL NOSTRO
"STATO"-REGIONE DISTRUGGE IL RESTANTE TERRITORIO PER GIOCARE
ALLA GUERRA. LA NOSTRA CLASSE POLITICA SEMPRE A QUATTRO ZAMPE CON LE POLITICHE DEL GOVERNO CENTRALE, OLTRE CHE A COLONIA CI HA FATTO DIVENTARE
L'IMMONDEZZAIO DEGLI ESERCITI NAZIUSASIONISTI, CHE VENGONO QUI A PROVARE
E SPERIMENTARE TUTTO CIO' CHE DI NEGATIVO L'UMANITA' STA CONOSCENDO.......
LA GUERRA ! CON IL SUO CARICO DISTRUTTIVO DI ARMI CHE LASCIANO IL SEGNO PER SEMPRE ANCHE IN TEMPO DI PACE.

Poligono di Quirra. Coordinamento No Pisq: "La Commissione rilevamenti ambientali assolverà lo stato"

Questo articolo è disponibile anche in sardo
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(IlMinuto) - Cagliari, 22 giugno - "Non siamo cavie". Comincia con queste parole un documento diffuso dal Coordinamento No Pisq (Poligono Interforze Salto di Quirra) a pochi giorni dalla presentazione della relazione della Commissione per i rilevamenti ambientali sulle attività del Poligono. Il Coordinamento non ripone alcuna fiducia nei dati raccolti.
"Lo stato italiano e le varie istituzioni connesse - si legge nel documento - sono sempre state bravissime a giudicare sé stesse, tanto brave da riuscire sempre ad assolversi. Ovviamente i parametri che presenteranno non terranno conto del tasso di mortalità della popolazione e saranno ritenuti assolutamente nella norma; gli esperimenti continueranno finché i morti non diventeranno un numero scomodo per essere nascosto".
Gli esperimenti - denuncia il Coordinamento - si sono svolti col "beneplacito delle amministrazioni comunali dei diversi schieramenti".
Le attività che si svolgono nel Poligono interforze – si può leggere in una interrogazione presentata lo scorso anno dalla consigliera regionale Claudia Zuncheddu – “sono oggetto di forti proteste da parte della società civile, che ne denuncia gli effetti devastanti sulla salute pubblica, legati all’abnorme incidenza di alterazioni genetiche e tumori al sistema emolinfatico (leucemie, linfomi, ecc.) riscontrati nei centri abitati in prossimità del poligono, in particolare nella frazione di Quirra”.
Come mettere fine alle sperimentazioni? "Tutto questo - afferma il Coordinamento No Pisq - può finire se tutti ci ribelliamo. Se agiamo per dire no alle basi militari ed agli esperimenti dei professionisti della morte".

domenica 20 giugno 2010

DAL PIU' GRANDE PAESE ESPORTATORE DI DEMOCRAZIA


CI ARRIVANO LE NOTIZIE DI RAGAZZI KILLER NELLE SCUOLE, DI SUICIDI,
MA A NESSUNO VIENE IN MENTE DI APPROFONDIRE. ALCOOL, DROGHE, PSICOFARMACI, STANNO STERMINANDO INTERE GENERAZIONI, NEL NOME DEL DIO DENARO
PROPRIO LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE, SONO QUELLE CHE HANNO INVESTITO DI PIU' SU OBAMA.
BUSINESS FARMACEUTICO (OBAMA) HA BATTUTO IL BUSINESS PETROLIFERO
(BUSH). I VERI SCONFITTI ?........L'UMANITA' ! (difficile da digerire vero?)

sabato 19 giugno 2010

E’ come gettare a mare i mobili del Titanic che sta affondando perché ha la chiglia squarciata.


Fonte: http://nuke.lia-online.org/

Abbiamo scelto un insieme di lavoratori con un’immagine francamente indifendibile per iniziare a introdurre deroghe altrimenti impresentabili, o perlomeno allarmanti, a diritti fondamentali e indisponibili. Questa è ingegneria sociale. Ma è anche solo l’inizio di un processo epocale.

L’immagine dei dipendenti Fiat di Pomigliano, vera o falsa che sia, è appunto pessima, indecente, indifendibile: decenni di impudente assenteismo, di finte malattie e finti certificati medici, record di improduttività, irresponsabilità e doppiolavorismo in malattia, infortunio e cassa integrazione.

Abbiamo detto a loro e a tutti: adesso siamo globalizzati e in recessione, voi state in competizione di libero mercato anche coi metalmeccanici cinesi; il capitale va dove le condizioni gli sono più favorevoli: è il libero mercato, il bene di tutti; se rinunciate a diritti economici sindacali e costituzionali con un libero referendum, allora investiamo i nostri soldi qui in Campania e vi diamo un reddito, altrimenti andiamo altrove.

Vedete voi.

La maggioranza dei sindacalisti e dei politici, e gli economisti di governo, approvano dichiarando che è una scelta dura ma positiva e realistica, intelligente, da prendere ad esempio, giustificata dalla necessità di attrarre investimenti, invertire la delocalizzazione e mantenere i posti di lavoro.

La FIOMM e pochi altri rifiutano dichiarando che è un ricatto con la minaccia della fame, e che su diritti fondamentali e costituzionali non si deve transigere; confidano che i giudici invalideranno le clausole che derogano ad essi.

Vi è chi ricorda che, come diceva Karl Marx, l’interesse e la tendenza obiettivi del capitalismo sono a massimizzare i profitti minimizzando i costi, quindi anche i salari, fino al livello di sussistenza e riproduzione della forza lavoro.

Io però direi fino al semplice livello di sussistenza, perché oggi la forza lavoro si trova già riprodotta gratis nel Terzo Mondo, a josa.

Basta lasciarla entrare, e arriva persino a proprie spese.

I costi sociali si scaricano sulla collettività.

Ambo i fronti hanno in parte torto, in parte ragione.

Ma entrambi mentono, anzi osservano il silenzio sull’essenziale, sulla vera causa del decadimento industriale occidentale……ossia sui seguenti fatti:

La competizione dei salariati italiani con quelli cinesi, anzi dell’Italia e dell’Occidente con la Cina, non è solo e non è tanto sui salari e sugli altri diritti del lavoratore, quanto e soprattutto sul fatto che in Italia, USA, Germania, Giappone etc. la spesa pubblica avviene mediante indebitamento dello Stato, e in Cina no.

E che quindi la Cina, diversamente da noi, può finanziare lo sviluppo senza debito.

E lo sviluppo senza debito è anche senza inflazione, perché:

  • il debito genera interessi passivi e tasse, che sono costi di produzione, quindi vanno a rincarare i prodotti e i servizi
  • la spesa pubblica senza debito, aumentando le infrastrutture, quindi la produttività e la produzione (offerta di beni e servizi), tiene bassi i prezzi anche se aumenta la domanda a seguito dell’aumento di liquidità
  • lo Stato, creando e immettendo moneta nella società, dà ad imprese e cittadini il denaro per pagare gli interessi sui crediti che ottengono.

Per contro, i paesi che non adottano questo sistema monetario, o uno simile – America, Giappone ed Europa in primis – hanno i grafici dell’indebitamento (pubblico e privato) in ascesa costante e sempre più rapida, e ricorrenti crisi di insoilvenza.

Si ammette oramai pubblicamente che gli stati non potranno mai pagare i loro debiti sovrani.

La loro massa monetaria è, infatti, interamente generata dal sistema bancario mediante creazione di debito di pari importo capitale e gravato di interesse composto, che determina, appunto, l’ascesa inevitabile e sempre più rapida dell’indebitamento e del costo del servizio del debito, cioè il drenaggio degli interessi passivi sui margini di profitto, fino a renderli negativi, come già avviene in molti settori produttivi, che hanno quindi chiuso o stanno chiudendo.

Oramai circa la metà dei costi di produzione è costituita da costi finanziari, diretti e indiretti – molto più dei costi del lavoro, soprattutto nelle produzioni a media e altra tecnologia.

Anche la Germania, entrata nell’Euro, è lontana dal modello renano di sviluppo, coi tassi intorno all’1%.

Quindi le nuove tecnologie, sostenute da maggiore disciplina, potranno sì, anche a Pomigliano, dare un recupero di produttività quindi competitività, ma sarà un fuoco di paglia: la curva esponenziale del costo del debito lo riassorbirà prestissimo.

E su tutto ciò le manovre e i tagli e i sacrifici non hanno influenza perché non toccano il meccanismo di fondo, che è quello della moneta-debito.

E’ come gettare a mare i mobili del Titanic che sta affondando perché ha la chiglia squarciata.

E vi è di più: la Cina non ha bisogno di adattarsi alle avide condizionalità del FMI e dei capitalisti sovrannazionali per attrarre capitali di investimento al fine di sviluppare la propria economia, dato che può generare la liquidità in proprio e senza debito e finanziare da sé lo sviluppo.

E ciò vale non solo per la concorrenza tra imprese e lavoratori cinesi e occidentali, ma anche per la concorrenza tra Cina e altri Stati, in fatto di creazione di infrastrutture di supporto all’economia.

Inoltre, non avendo bisogno di emettere titoli di debito pubblico per finanziare la propria spesa pubblica, la Cina non è esposta agli attacchi speculativi della finanza internazionale, tipo short selling, sul proprio debito pubblico; quindi non può essere depredata né ricattata come la Grecia o l’Italia.

Anzi, poiché il governo ritira la valuta straniera ricevuta in pagamento dagli esportatori cinesi cambiandola contro la valuta nazionale, esso può usare la valuta straniera per comperare bonds americani, europei etc. in quantità tali, da acquisire un potere di destabilizzazione e condizionamento su quei medesimi paesi.

Se non adotta il sistema monetario cinese, che libera la spesa pubblica dall’indebitamento, e che affranca dal capitale straniero (spesso di rapina), l’Italia, anzi l’Occidente, va semplicemente a fondo, anno dopo anno. Punto e fine.

Queste cose non le dice la FIOMM né gli altri sindacati, non le dice Tremonti né Trichet, non le dice Berlusconi né la Marcegaglia, né (quasi dimenticavo) il Bersani.

Silenzio sull’essenziale.

Anzi, tutti collaborano nel nasconderle all’opinione pubblica, agli imprenditori, ai lavoratori.

Tutti collaborano, pur con le loro divergenze di superficie, a costruire e confermare nella gente l’idea ingannevole che si tratti solo di un problema di concorrenza, di costi del lavoro, e che le variabili, le leve su cui si può agire siano quelle dei tagli, dei sacrifici, delle rinunce nella spesa pubblica e nei diritti di lavoratori, risparmiatori, contribuenti.

Quindi occorrono, e bastano, ragionevolezza e sopportazione per uscire dalla crisi (quella che già ieri era superata, naturalmente!).

Del resto, quelle inutili leve sono le uniche di cui i governi dispongano, visto che le leve che contano, quelle monetarie, sono saldamente in mani bancarie private, come le banche centrali.

Tanto saldamente, che i politici non ardiscono nemmeno parlarne.

Solo Tremonti ha fatto accenni a questi temi……………..

Dato che sacrifici, tagli e rinunce non possono avere, non hanno mai avuto, né mai avranno alcun effetto sulla causa reale e diretta del problema, essi vengono, oramai da almeno 15 anni, continuamente rinnovate perché sempre ci si accorge, pochi mesi dopo, che sono insufficienti.

Quindi i tagli dei diritti sindacali e costituzionali dei lavoratori di Pomigliano sono solamente l’inizio…

I tagli si allargheranno e si espanderanno via via che la curva del debito e conseguentemente degli interessi e della non-redditività delle imprese si impennerà nel suo andamento esponenziale.

Oggi li facciamo rinunciare a certi diritti di sciopero e di retribuzione in malattia come condizione per dargli una misera paga, domani li faremo rinunciare a tutele contro infortuni e malattie professionali per conservare il diritto alla pensione; dopodomani, a parte del pagamento in denaro se vogliono avere alloggio e servizi pubblici “liberalizzati”. Poi toccherà alla generalità dei cittadini, ai diritti civili e politici, iniziando con la privacy.

Per paesi sottoposti alla moneta-debito e alla sovranità monetaria privata delle banche il peggioramento delle condizioni di vita e di diritti nella competizione con paesi dotati di un sistema monetario come quello cinese, che sgancia la spesa pubblica dall’indebitamento, proseguirà senza limiti e recuperi.

E’ come partecipare a una maratona tenendo le gambe nel sacco, con uno che ti bastona perché ti devi sforzare di più.

Taglio dopo taglio si arriva perciò inevitabilmente alle tensioni sociali in popolazioni che vengono rapidamente impoverite e alla necessità di gestirle con nuovi strumenti di polizia, di sorveglianza, di tutela dell’ordine pubblico e di law enforcement, ossia di imposizione della “legge”.

A questo fine sono state rese disponibili e vengono introdotte molte nuove tecnologie di monitoraggio, di tracciamento, di ispezione (vedi, da ultimo, Maroni che pare voglia introdurre il bodyscan anche nelle stazioni ferroviarie).

Vengono altresì derogate o abrogate norme che proibiscono l’uso delle forze armate sul territorio nazionale in funzione di ordine pubblico contro le proteste della popolazione (vedi l’abrogazione del Posse Comitatus negli USA, l’uso dell’esercito contro i cittadini che si opponevano alla lottizzazione privata di aree della Lousiana colpite dall’uragano Katrina, l’impiego dei mercenari contractors della Blackwater Corp. verso popolazioni civili).

Le stesse agitazioni sociali creano le condizioni politiche per imporre tali misure.

Certo, render noti questi fatti alla popolazione la renderebbe inutilmente ingovernabile, il che sarebbe ancora peggio, quindi non lo si fa.

Sappiano però FIOMM, Marcegaglia, Tremonti, Trichet, Bersani, Berlusconi, Draghi e compagni, che alcuni osservatori, pur comprendendo le loro ragioni, non bevono il loro catechismo economico.

Marco Della Luna (tratto da STAMPA LIBERA)

17.06.2010

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