giovedì 28 febbraio 2013

GRILLO CAMBIA IL MONDO!



GRILLO CAMBIA IL MONDO!

“M5S è il risultato, la concretizzazione di una passione trascendente di libertà e di giustizia volta alla restaurazione di quell’impianto etico che un tempo regolava, monitorava gli eccessi e le degenerazioni dei comportamenti umani, oggi adottati dalla politica a regole comportamentali e relazionali. Un bisogno ineludibile di trasparenza e di equità sociale, che niente e nessuno potrà più fermare!! Cercheranno in tutti i modi di ostacolarlo, delegittimarlo, fagocitarlo, infangarlo, ma niente e nessuno riuscirà in questo intento!! Il suo destino è già scritto, deciso e, presto, dilagherà in forma pandemica in tutta l'Europa!!”

IL M5S in parlamento, crea UN PRECEDENTE CLAMOROSO nella storia politica di questo paese, in antitesi con ogni privilegio, impunità e inciucio. Adesso, QUESTI FARABUTTI se intendono mantenere il consenso dei lori elettori DOVRANNO FARE A GARA A CHI E' PIU' ONESTO, previa il loro totale azzeramento!! Grillo cambia il mondo!!!!!
Grillo non sbatte la porta in faccia a nessuno!! Ha una parola sola come si deve a un uomo d’onore. E' scrupolosamente coerente con ciò che afferma. Vorrebbero tirarlo dentro, fagocitarlo, manipolarlo, per tradurlo a loro immagine e somiglianza!! Ma le ragioni chiare del Grillo pensiero sono diametralmente opposte, antitetiche agli intenti anticostituzionali e privatistici di questa classe politica che da sempre ha guardato ai cittadini come meri clienti classificabili sulla base del loro potere d’acquisto, lasciando così il paese con le pezze al culo!!
Se tu chiedi e vuoi ottenere un prestito, devi accettarne le condizioni.
Ergo, se Bersani chiede aiuto a Grillo, è Bersani a dovere accogliere le condizioni di Grillo; due legislature, via le pensioni, d'oro, via i rimborsi elettorali, via gli stipendi stratosferici, ecc.. ecc.. che sono un insulto alla miseria e alla dignità di chi da decenni sputa sangue per campare.
Si, si dovranno adeguare, volenti o nolenti, e cominciare guadagnarsi il pane come tutti noi.
Il sistema va cambiato dalle fondamenta e nessun retorico e anacronistico compromesso potrà mai riportare un paese deragliato sui binari che portano allo stato di diritto e al bene comune. Dobbiamo rischiare per cambiare, rischiare il tutto per tutto, perché un giorno rimpiangeremo per sempre di non averlo fatto? Lo dobbiamo alle generazioni a venire, ai nostri figli e nipoti, che sull’esempio dei padri possano costruire una società nuova, epurata da egoismi, settarismi, ideologie e interessi particolari di sorta, e guardare al futuro con la necessaria serenità. Un popolo di individui consapevoli che sappiano distinguere la licenza dalla libertà, la furbizia dall’intelligenza, e la catastrofe ambientale dal progresso.    

Un giorno, a un luminare della medicina, venne chiesto quale fosse la più grave malattia del secolo. I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto. Grande fu lo stupore generale quando lo scienziato rispose: "L'INDIFFERENZA"
Tutti allora si guardarono negli occhi e ognuno si accorse di essere gravemente AMMALATO. Infine gli domandarono quale fosse la cura: "ACCORGERSENE", rispose.
Molti italiani oggi, se ne sono accorti, e nel movimento di Grillo hanno intravisto e intercettato la cura idonea al fine di fare resuscitare questo paese dal coma prodotto da quel sistematico travaso di sangue, messo in atto da una gang del malaffare legalizzato, al governo della nazione da 50 anni.
     
Se poi dovessimo valutare il grado di consapevolezza dei cittadini italiani elettori, sulla base della loro capacità di esprimere un giudizio critico nell’eleggere i propri governanti, possiamo affermare (senza la paura di essere smentiti) che il loro quoziente intellettivo, intellettuale e livello culturale, è ben al di sotto di quello di un qualsiasi primate (scimmia), parallelamente ad un connaturato masochismo che li porta a acclamare i propri carnefici. Un popolo che gode nell’affidare il potere al turpe.

Questi cialtroni, tromboni della vecchia politica, prima di auspicare ipotetiche alleanze con il M5S di Grillo, rinuncino ai loro privilegi, pensioni d’oro rimborsi elettorali e stipendi da nababbi – condicio sine qua non, nessun accordo politico è possibile con Grillo.
Pertanto, il Movimento 5 Stelle è e resterà una forza antiparlamentare. Una forza democratica, che crede nella partecipazione diretta di tutti i cittadini alla politica del Paese.
I nuovi eletti del M5S in parlamento (150) intendono trasformare la democrazia rappresentativa in democrazia diretta, in virtù dell’esempio pragmatico e personale che li vede rinunciatari dei rimborsi elettorali, e di una radicale contrazione dei loro emolumenti. Nessuna “intesa” dunque, nessun “governissimo”: i partiti sono finiti -  è iniziata la rivoluzione democratica.

Cercheranno in tutti i modi di ostacolare, delegittimare, fagocitare e infangare le ragioni del M5S, ma niente e nessuno riuscirà in questo intento!! Il suo destino è già scritto, deciso e, presto, dilagherà in forma pandemica in tutta l'Europa


Gianni Tirelli


  1. Anonimo21:52
    E' un vero piacere leggere!
    RispondiElimina
  2. Anonimo23:29
    Pie illusioni, grillo e' uno sfogatoio plebeo creato dal sistema.

Jabbaooo, vettene afffanculo! P.Barnard


[Alcune considerazioni su...]

Jabbaooo, vettene afffanculo!

La Cina di Wen Jabao ha deciso un’inversione di rotta. Dalla politica di espansione del deficit del 50%, che sarebbe stata la possibile salvezza dell’Europa e del Giappone, ora si è fatta convincere da qualche colletto bianco di Harvard a chiudere i rubinetti della spesa e a mettere sotto controllo la sua politica monetaria, ad aumentare le tasse sugli immobili. Tutto questo significa, se portato a termine, una sberla all’economia morente europea dalle conseguenze tragiche. Spiego:
In ogni nazione sovrana, se il settore governativo cala la spesa pubblica e aumenta le tasse, il settore aziende-cittadini è costretto a rimetterci del suo, matematicamente. E’ come una partita a carte in due: se uno (gov.) guadagna (cala la spesa+tassa), per forza l’altro giocatore (noi) deve perdere. Impossibile che tutti e due vincano (a meno che non si viva sul pianeta Boldrin-Giannino, ma questo non è il nostro mondo). Lo sappiamo già benissimo, perché qui da noi in soli 20 anni di tagli della spesa pubblica con aumenti di tasse, noi cittadini e aziende ci siamo ridotti dalla settima potenza mondiale (e la prima industriale in Europa) ai PIIGS, i maiali come Portogallo, Spagna, Irlanda.
Ora la Cina fa la cosa sbagliata e s'impoverisce. Un effetto domino dove le pedine sono grandi come l’Everest ciascuna, può partire da Pechino e fare due volte il giro del mondo. Passando per l’Italia ci porta via quei 18 posti di lavoro ancora rimasti nel Paese (fra cui il tuo), e quelle 13 aziende che ancora non stanno fallendo. A quel punto i tecnocrati di Bruxelles grideranno che ci vuole il rigore dei conti, le Austerità (Draghi l’ha già dichiarato oggi ancora prima che il domino cinese parta), e così la mattina dopo ci svegliamo tutti in Kosovo. Tu, tuo figlio, la tua (non) pensione, il tuoi (scomparsi) servizi e risparmi, ecc.
I mercati, quelli che sono oggi il nostro presidente della Repubblica/del Consiglio/Ministro Tesoro/tutto il resto – grazie al fatto che l’Italia non ha più una sua moneta sovrana mentre loro (i mercati) ce l’hanno – si sono accorti che 2/3 dell’elettorato italiano ha di fatto votato contro le Austerità (blocco Grillo/Cavaliere), e si sono spaventati. Perché? Per questo motivo:
Voi sapete che Draghi, il capo della BCE, disse nel luglio 2012 che “si sarebbe fatto tutto ciò che è necessario per salvare l’euro”. Tradotto per voi significa che la BCE aveva di fatto promesso agli investitori di garantirgli la protezione illimitata dei loro investimenti nei titoli di Stato dell’Eurozona, con un eventuale intervento di massima potenza chiamato Outright Monetary Transaction (OMT). A quel punto i mercati rassicurati (e dunque non x merito di Monti) si sono messi a ricomprarci i nostri titoli di Stato, facendo calare lo spread. Ma attenzione! La OMT non è sta pacchia, perché essa costringe le nazioni che devono usufruirne a sottoscrivere un programma di Austerità neonazi, roba che la Grecia sembra il Principato di Monaco. Se no, niente aiuto. Ma 2/3 di noi hanno votato contro le Austerità, quindi niente aiuto della BCE, che significa però anche che verrebbe meno la OMT, che significa che verrebbe meno la garanzia data ai mercati. I mercati hanno fatto 2+2, cioè: con Grillo e Berlusconi in parlamento diverrà impossibile far accettare all’Italia le Austerità, ergo no OMT ergo noi ci smeniamo i nostri investimenti. Oddio! Ed ecco che in queste ore, e ancor più nelle prossime settimane, i mercati ci stanno abbandonando, cioè ci stanno abbandonando i nostri veri presidente della Repubblica/del Consiglio/Ministro Tesoro/tutto il resto. Spread su, borsa giù, la tua economia al cesso, col tuo reddito, pensione, azienda ecc. solite cose già dette e ridette.
Ok, non vado oltre. Dunque abbiamo 2 problemi della proporzione di due glaciazioni. La Cina, e i mercati mondiali. Piccolezze, no? Cosa volete che siano confronto a Fiorito e alla Casta se parliamo ai decorticati del M5S + Travagliati + Vendoli ecc. Ma se parliamo a gente con un encefalo e soprattutto con debiti di famiglia/azienda, o una vita da pagarsi veramente, questi due problemi sono immani, ma non solo per l’Italia, anche per decine di altri Paesi. Ok. Vorrei porre una domanda alla signorina cinque stellata di 25 anni che domani entra a Montecitorio: cosa farete voi per risolverli, di grazia? Non lo sa? Ok, scusi. Casaleggio? Lei che dice? Nulla eh? Come al solito. Allora lei Grillo? Che fffamo? Du' urlacci in piazza che se ne andassero afffanculo i cinesi e i mercati? Ok, proviamoci. Un bel Jabao V-Day. E anche il Pimco V-Day, perché no? Ottimo, mi sento tranquillo ora.
Buon proseguimento di legislatura.


Ma perche non entri nel M5S, formuli le tue ipotesi di risoluzione dei problemi e accetti che vengano messe al vaglio del popolo sovrano.
Abbaiare come un cane inferocito serve solo a ricordarsi che quello che dici è frutto di un esaltato.
Le tue sacrosante ragioni devono essere discusse su un palcoscenico di importanza mondiale e solo il M5S ti potrà dare questa possibilità.
Dammi retta i tremila di Rimini sono nulla rispetto ai 8.000.000 del 24 marzo.

mercoledì 27 febbraio 2013

20 Questo ha senso raccontare adesso. P.Barnard


[Alcune considerazioni su...]


20   Questo ha senso raccontare adesso.

Cosa credete, che i miei modelli ed eroi siano Keynes, Mosler, Chomsky, Pasolini, Pavese, Hersh, Luxembourg, Marx?
No, no, sbagliate tutto di me. Nella mia vita io ho un altare scavato nella mia anima dove mantengo accese candele perenni per immortalare i miei eroi.
Steve, quello della zanzara sulla fronte ingiallita dalla chemio, e non fu un mio eroe perché aveva un cancro a 27 anni, ma per quello che fece nei 13 anni che la malattia gli lasciò, attraverso 18 chemioterapie affrontate quasi sempre da solo. Steve nessuno sa chi sia. Anonimo.
Ombretta, la prostituta tossica, con l’Aids e un cancro in bocca, con la solitudine del lebbroso di Calcutta trapiantato a Bologna, che nessuno più voleva ascoltare né comprendere né seguire. Che andava ai giardini pubblici sola, sola, per prendere aria, e attorno a lei c’era un cerchio vuoto di 150 metri di diametro dove nessuno sarebbe entrato neppure a pagamento. Ma lei se ne stava lì, dignitosa nonostante quell'orrenda umiliazione. Ombretta nessuno sa chi sia. Anonima.
A. P., la ragazza che a poco più di vent’anni stava 8 ore al giorno piegata in due a imbullonare i trattori in catena di montaggio, mentre i maschi la molestavano. Che nella vita ha avuto, in tutta la sua vita, una sola persona che le vuole bene e che la vede combattere contro un mondo infame di meschini e approfittatori con una dignità e onestà da chiudere la gola dal magone. Sola, sempre sola. A. P. nessuno sa chi sia. Anonima.
Il dott. Vannini, il più grande medico mai esistito, uno che alla mia domanda se sarebbe venuto a cena con noi una sera rispose che non poteva, aveva da studiare, e io “Passa a primario dottore?”. Lui: “Io sono già primario… sono il primario del campo immigrati”. Vannini nessuno sa chi sia. Anonimo.
Bruna B., un metro e cinquanta di donnina di mezz'età, con una sorella rinchiusa in un manicomio/residenza infame. Lei è l’unica, l’unica su mezzo milione di cittadini di Bologna, che lotta incessantemente contro Unipol, contro i Direttori sanitari, contro la mafia infame della sanità del PD, quella che ammazzò un altro eroe, il dott. Sandro Bartoccioni. Bruna la potrebbe stroncare un buffetto sulla guancia tanto è fragile, ma ha la forza del colosso di Creta, sola, combatte, sempre sola. Bruna B., nessuno sa chi sia. Anonima
Dodi, tatuaggi, rapine, galera. Poi l’incontro con la vita dei perdenti indifesi e i successivi 20 anni a incatenarsi davanti agli asili nido in chiusura, davanti agli alloggi pubblici che venivano stornati a società private di speculatori traslocando i vecchi scioccati e imbelli, davanti ai centri sociali per anziani che venivano trasformati in franchising delle multinazionali del Bingo. Dodi, nessuno sa chi sia. Anonimo.
Massimo, quello dell’ultima doccia prima di rincorrere suo padre divenuto barbone, per condividere con lui i bidoni della spazzatura e i marciapiedi della stazione pur di non abbandonarlo, quello morto a 32 anni d’infarto. Massimo nessuno sa chi sia. Anonimo.
Se il mio cuore si accende di furia, indignazione, e di una ostinazione assassina dando fuoco al mio agire per un mondo migliore, è perché le candele dell’altare che ho dentro e che li celebra ogni giorno della mia vita, questi eroi, lo accendono. I miei eroi sono loro, e nessuno sa chi sono. Anonimi.
Questo ha senso raccontare adesso.

martedì 26 febbraio 2013

PADANIA FASCISTA


PADANIA FASCISTA
L’esperienza passata del nazi/fascismo, e la tanta sbandierata memoria storica, hanno attraversato le coscienze degli italiani, senza lasciarne la minima traccia. Occupati come sono all’esercizio del qualunquismo e a coltivare l’ignoranza, fra un reality show e un derby calcistico.

Ed è proprio in momenti straordinari come questi nostri, che le vittime cercano conforto fra le braccia del proprio carnefice, ma non solo; lo sostengono e lo acclamano al fine di esorcizzare la loro miserabile e miserevole condizione.
Il significato di votare Berlusconi sta nel condividere con lui lo sprezzo per le istituzione, la menzogna, la volgarità, l’illegalità e la totale assenza dei concetti di vergogna, di etica e di morale.
Gli italiani che votano Berlusconi, in gran parte appartengono ai ceti meno abbienti, con un livello culturale che rasenta l’analfabetismo. Il restante numero, è relativo, all’oscura borghesia industriale confessionale che, attraverso la corruzione, la falsificazione, la collusione e l’intimidazione, ha raggiunto il suo perverso potere. Ed è nell’esercizio del potere che questa brutta cricca, intende riscattare la sua origine zotica e provinciale e, questo, é il motivo di tanto odio e di un’invidia mal celata, nei confronti degli uomini di cultura e della cultura nel suo significato più generale.
Rimango a dir poco basito quando ascolto le risposte dei rappresentanti della base leghista (discendenti del glorioso popolo celtico!!!!), alle domande di un giornalista. Per non parlare della forma grammaticale in cui sono esposte, del tono di voce bovino, della volgarità gestuale volta sottolinearne ed enfatizzare un contenuto a dir poco inesistente. Ho l’impressione di trovarmi di fronte a dei bifolchi ritardati mentali, o arcaici popoli di un continente sconosciuto, alle prese con un processo di civilizzazione improvviso, dove gli istinti primordiali e le ataviche convinzioni e credenze tribali, prevalgono su ogni sforzo evolutivo, vanificando ogni auspicabile confronto fra persone normali.
Fra gli altri, uno dei motivi che 20 anni fa mi hanno spinto a migrare in senso opposto verso le regioni del Sud, è proprio questo. Chissà, avrei potuto soprassedere ancora per un pò sulla qualità e il costo della vita, sul caos da traffico, sull’interminabile ricerca quotidiana di un parcheggio, sulle continue sanzioni amministrative, sulla tossicità dell’aria, la desolazione di un paesaggio deprimente, piatto e oppressivo, e tanto altro, ma non avrei saputo più accettare, per un solo istante, di vivere nella totale incomunicabilità, assenza di solidarietà, di valori etici ed estetici, di bellezza creativa, e tanto più, in una terra, dove i riferimenti politici, sociali, morali e culturali, venivano incarnati ed esplicitati nelle persone di Bossi e Berlusconi.
A questo punto, la domanda d’obbligo che mi pongo è la seguente: “Che relazione esiste, fra un Nord Italia che si ritiene evoluto, progredito, erudito e civilizzato, con Umberto Bossi e Silvio Berlusconi che lo rappresentano in quanto tale, in forma direttamente proporzionale, come parametro di riferimento, di comparazione, e di archetipo il più rappresentativo?”

L’avere sostenuto, benedetto, acclamato e tenuto in vita per un ventennio questi due esemplari umani che simboleggiano il peggio (non solo della classe politica), ma della società civile, è indicativo del livello di consapevolezza raggiunto dalle masse padane, del loro quoziente intellettuale e capacità critica.
E’ doloroso, e potrebbe apparire una tesi crudele, se non fosse un dato di fatto conclamato e impossibile da confutare.
Berlusconi e Bossi, sono l’esatta rappresentazione iconografica del peggio di questo paese, che ha calamitato al suo interno la parte più marcia dell’imprenditoria italiana, i reietti del sottobosco politico, la creme della peggiore feccia umana in circolazione e della criminalità organizzata. Un sottobosco culturale di quart’ordine, maestri di mistificazione, di contraffazione della realtà e di raggiro, che hanno adottato la menzogna a pratica consolidata, la licenza a baluardo di libertà e della dignità hanno fatto mercimonio.

Bossi e Berlusconi, si sono rivelate le peggiore sciagure che potevano capitare alla gente del Nord, prima ancora della peste nera portata dalla discesa dei Lanzichenecchi nel 1630. Due impostori e traditori della patria, che hanno cavalcato il chiacchiericcio inconcludente e retorico, da bar dello sport e da osteria, dando così fuoco alle polveri di una sub/cultura, da sempre emarginata e relegata (a ragione) nei bassifondi della società e dell’umanità.

Il leghismo, da un lato, e il berlusconismo dall’altro, di fatto, sono le due facce di una bieca speculazione che ha cavalcato un disagio fisiologico, agendo sui lati peggiori della gente, a fronte di promesse di libertà, lavoro e indipendenza territoriale.
Quest’ennesima farsa finale, relativa alla ridiscesa in campo del Cavaliere al fianco della Lega Nord, è l’ultimo atto di una grottesca sceneggiata, che sancirà per sempre la disfatta, il tracollo, la caporetto, di una fra le formazioni politiche più inquietanti e vergognose che un parlamento abbia mai potuto ospitare in tempo di pace. E oggi, che inspiegabilmente, PDL e Lega ritornano sulla scena, rovesciando a loro vantaggio ogni previsione e intenzione di voto, si rafforza il mio severo giudizio sul popolo padano, che li vuole incapaci di qualsiasi analisi oggettiva e conclusione logica, impantanati dentro le sabbie mobili di atavici complessi antropologici di inferiorità, preferendo il masochismo e il martirio, all’idea di qualsiasi cambiamento emotivo e strutturale.

Ecco perché Grillo!! Un atto dovuto! L’effetto logico e straordinario scaturito dalla rabbia e dalla frustrazione di tanti e troppi cittadini, sistematicamente traditi e umiliati dalle aspettative evase e da promesse sempre eluse. 
E’ tempo di suonare la carica. Una chiamata alle armi convinta e responsabile che risvegli gli animi dormienti, l’orgoglio ferito e quella passione sociale e politica che, da sempre, fa vibrare le corde del nostro cuore, oggi disilluso. Con questa gente in giro, il paese non va da nessuna parte!! Solo un colpo di spugna (o in testa) può ricreare le condizioni favorevoli (apocalisse permettendo!) a una ripresa del paese e ripristinarne decoro, dignità, equità e benessere. A tempo debito, la Storia giudicherà in ragione delle loro implicazioni sulla società italiana tutta.
Gianni Tirelli



Anonimo11:46
Ciao Gianni pur condividendo quanto scrivi sull'"intelligenza" dei padani e sulle conseguenze del governo B.B., mi permetto di dirti che la tua è comunque una opinione dettata dalla tua visione politica. Leggendo Lannes e Barnard (tralasciando, per motivi di spazio, il piano illuminato del NWO) non mi sembra che la sinistra sia migliore (anche se ha dovuto usare più ingegno per frodare i propri elettori) nè che Grillo sia la soluzione. Bisogna cambiare la visione della società, come hai già scritto altre volte, senza più affidarsi a pifferai magici.
Buona vita.
Cristiano 67


Odio profondamente i vecchi privi di azione e di spirito e odio profondamente i giovani privi di conoscenza critica e di ragionevolezza.
Se sono buoni son comunisti – da don Milani a papa Roncalli



19 Questo ha senso raccontare adesso.


[Alcune considerazioni su...]


19   Questo ha senso raccontare adesso.

Milioni di persone hanno per l’ennesima volta rinunciato a se stessi. Molto spesso l’intelligenza, il coraggio e la fiducia in sé, vengono a mancare non perché carenti nell’anima delle persone, ma per rinuncia. La scuola e la famiglia insieme garantiscono al Potere che un individuo sia devastato nell’autostima entro circa gli otto, nove anni d’età. Questo elimina, anzi, chemioterapizza nell’essere umano ogni velleità di tentare o di esercitare l’intelligenza, il coraggio, e di fidarsi della propria capacità di comprensione. Ci rinuncia per sempre. Infatti udiamo migliaia di volte le notorie considerazioni del “ma io non sono nessuno” o “sono ignorante, cosa vuoi che conti io?”.
Milioni di italiani hanno appena votato come involucri istupiditi, primi fra tutti i grillini, e nulla cambierà, anzi, tutto precipiterà. La storia che vado a raccontare ora dimostra che invece tu, sì proprio tu involucro svuotato e senza colpa, potresti rinunciare alla ‘rinuncia’, e fare la cosa giusta. Se milioni lo facessero, questo mondo sarebbe un paradiso.
2006, sto tornando da Roma con mia moglie e con in mano le bozze del mio futuro libro “Perché ci Odiano” (Rizzoli BUR), dove semplicemente sostenevo che se l’Islam (e non solo) odia l’Occidente, è perché li abbiamo massacrati da ogni punto di vista per almeno un secolo. In quel libro raccoglievo una documentazione impressionante tratta dagli archivi CIA e MI5 che dimostrava come già negli anni ’50 USA e Gran Bretagna, con il braccio armato di Israele, fossero perfettamente consapevoli di stare depredando, ingannando e sopprimendo i popoli arabi senza pietà, per mire strategiche. Sapevano che essi erano già allora esasperati, che aspiravano anche loro a democrazie di stampo socialista, ma in nessun modo glielo avrebbero permesso. Andavano sacrificati, a milioni, per il nostro benessere, con colpi di Stato, torture, e violenza. Io e mia moglie ne discutiamo animatamente per un bel po’. Sono passati solo 5 anni dall’11 Settembre. Ok.
Seduta davanti a me, ma sulla destra, sta una vecchiettina con la faccetta proprio simpatica, una comparsa da film, davvero. Il treno proviene da Napoli e fermerà a Milano. L’anziana a un certo punto mi si rivolge e mi chiede, impugnando un vecchio cellulare, di fare una chiamata al figlio, solo per dirgli che il treno sarà in ritardo. Ci tiene molto, perché si sta recando proprio al suo matrimonio. Io, figurati, certo che le faccio il numero. Lei parla e riattacca. Poi… avete presente una molla sotto il sedere? Bé la vecchietta salta in piedi e sorridendo contenta mi chiede di prenderle giù una larga valigia nera e di appoggiarla sui tavolinetti centrali. Ok, lo faccio. Lei apre la zip e scoperchia degli enormi vassoi di paste napoletane, ce ne saranno almeno 4 uno sull’altro. Estrae pasticcini e inizia a insistere che ne approfittiamo, ma non solo mia moglie ed io, tutti i presenti dei nostri quattro posti e pure i quattro dell’altra fila di fianco a noi. Io le chiedo sorridendo il perché, e lei mi dice “La devo ringraziare per il favore che mi ha fatto!” Accidenti, sai che favore!, dai, una chiamata. Ma no, lei non sente ragioni e ci allieta tutti e otto con una festa improvvisata. Poi… può mancare un cin cin? Estrae da una sporta una bottiglia di limoncello, “ehhh! questo l’ho fatto io, coi miei limoni, mica roba da supermercato!”, e giù a bere tutti, sorsino di qui, sorsino di là, pastina di su, pastina di giù, evviva.
Infine ricomponiamo tutto e con sorrisi caldi ciascuno si rimette a farsi i fatti suoi.
Nei quattro posti di fianco a noi ci sono due signori napoletani, proprio il classico uomo ‘dal cappello’ e signora con acconciatura e tinta, un po’ sovrappeso. Età attorno ai 75 direi, e davanti a loro letture del tipo CHI, Vero, Oggi, Settimana Enigmistica. A un certo punto il signore mi si rivolge, con quel voi educato che è sopravvissuto solo a Napoli, con un sorriso mite, per dirmi questo:
Il Signore: “Mi scusi, io ho ascoltato involontariamente la vostra discussione di prima, quella… bé, sì, i terroristi e gli islamici, l’America, la guerra, mi capisce? Allora io vi vorrei fare la seguente domanda, se mi è permesso”.
Io: “Ma si figuri, prego”. L’uomo si china discretamente verso di me e continua quasi sottovoce.
Il S.: “Lei, potrebbe mai odiare quella gentile signora che ci ha offerto le paste?
Io: “Ovvio che no”, e sono un poco interdetto dalla banalità della domanda.
Il S.: “Ecco”, prosegue lui, “vede, io sono ignorante, mi perdoni, non ho studiato come lei giornalista, ma io penso che se qualcuno ti fa del bene non puoi odiarlo. Se odi qualcuno, bè, vuol dire che qualcosa ti ha fatto, di male. Ecco, io penso questo dell’odio dei musulmani contro di noi. Qualcosa di brutto glielo abbiamo fatto di sicuro”. Si ritrae quasi facendo un cortese inchino con la testa.
Io sono... come sono? Interdetto? Fulminato? Sì, anche, ma soprattutto mi sento disarmato come poche volte nella vita, e gli dico:
Ma lo sa che lei ha riassunto in quaranta parole un libro di quattrocento pagine? Bastava che fossero venute in mente a me quelle quaranta parole, e mi risparmiavo tutta sta fatica. Gesù, il senso di tutto il mio libro è esattamente, precisamente quello…”. Sgrano gli occhi con mia moglie. Non ci posso credere. Fine storiella.
Cosa vuol dire? Ma non è ovvio? Io sono un giornalista che ha studiato e viaggiato il mondo per 30 anni, ho avuto mezzi di conoscenza inimmaginabili per un pensionato di Napoli, oltre tutto auto definitosi ignorante. Ma lui in pochi secondi è arrivato, ed era arrivato, da solo a capire una verità storica su cui si sono ‘s-cervellati’ studiosi internazionali e che il 98% degli italiani non ha mai capito, colti, non colti, politici, esperti. Come aveva fatto un settantenne popolano ad avere la stessa consapevolezza ultra-progressita e umanitaria di un Chomsky, di un Vidal, Pilger, Avneri, Pappe, mia? Semplicemente, non aveva rinunciato.
Non aveva rinunciato a usare la sua testa a dispetto dello Tsunami di opinione pubblica, di luoghi comuni, e di milioni ore di Tv, articoli di giornale, pontificanti ‘esperti’ che da dieci anni e più ci dicono che sti tizi scuri e con le barbe lunghe ci odiano perché… ci odiano. Al meglio ci dicono che odiano le nostre donne discinte e la democrazia. Menzogne abominevoli, veri olocausti di memoria storica, ma è opinione cementificata del 98%. Lui invece si era fidato di sé, e aveva capito tutto, tutto. Eccezionale. Non aveva rinunciato.
Va da sé che rimasi piacevolmente colpito da quell’episodio, ma la cosa che conta qui è invece di una tragicità desolante. Se l’uomo e la donna cosiddetti della strada, persino anziani, possono arrivare a consapevolezze molto avanzate, ad avere il coraggio di pensare contro l’ottusità di milioni, e quindi a fare eventualmente la cosa giusta nella società, allora perché masse immani di persone non lo fanno mai? Non servono i libri, non serve una grande cultura, non servono redditi elevati. Serve che a un bambino venga risparmiata la chemioterapizzazione della sua libertà di pensiero, del suo saper pensare ‘contro’, della fiducia che deve avere nella sua capacità d'intuire, a prescindere.
Serve distruggere la scuola, ed educare le famiglie a non umiliare i ‘piccoli’, con quei “ma cosa vuoi capire tu alla tua età?”, “dai retta ai grandi”, “pensa ad andare bene a scuola piuttosto”.
E avremmo un mondo di paradiso dove nessuno di noi rinuncia a essere il Guru di se stesso, sempre.
Questo ha senso raccontare adesso.

Arafat Jaradat è stato assassinato dagli aguzzini sionisti dopo otto giorni di tortura!


 
Arafat Jaradat è stato assassinato dagli aguzzini sionisti dopo otto giorni di tortura!
di ForumPalestina
http://www.forumpalestina.org/news/2013/Febbraio13/25-02-13ArafatJaradatAssassinato.htm
Continua la mobilitazione dei palestinesi dopo la notizia della morte nel lager israeliano di Megiddo del militante palestinese Arafat Jaradat. Il giovane palestinese era stato arrestato 8 giorni fa dalle unità speciali dell’esercito israeliano durante un rastrellamento. La sua detenzione nel centro dedicato agli interrogatori, che avvengono in regime di totale isolamento e che prevedono l’uso di pressioni “fisiche e psicologiche”, lascia pochi dubbi sulle cause della sua morte; Arafat Jaradat è stato assassinato dopo otto giorni di tortura.
La tensione sta salendo nelle strade della Palestina occupata che risponde così a questo ennesimo assassinio e si stringe intorno allo sciopero della fame ingaggiato da tremila detenuti politici palestinesi, che si sono aggiunti alla lotta dei quattro detenuti politici Samer Issawi, Ayman Sharawneh, Ja’far Ezzedine, Tariq Qa’dan, in digiuno contro l’infame regime giudiziario e carcerario sionista.
La dirigenza politica e militare sionista, di fronte a questa prova di forza del popolo palestinese, sta rispondendo con le forme consuete di un’entità occupante e coloniale, repressione e terrore. L’esercito e la polizia sionisti hanno risposto alle manifestazioni popolari palestinesi sparando lacrimogeni e proiettili di gomma ad altezza d’uomo, effettuando rastrellamenti nel tentativo di fermare le proteste. Il Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu, con l’arroganza che contraddistingue la peggior genia di dittatori, pretende che sia l'Anp a riportare la calma nella Cisgiordania, dopo che i soldati israeliani hanno ucciso Jaradat.
L’escalation della repressione israeliana ha spinto il segretario generale della Lega Araba Nabil el Araby ad elevare una formale protesta. Una reazione priva di qualsiasi reale impatto per gli israeliani, visto che i maggiori rappresentanti della Lega Araba sono tra i garanti della resa ad Israele. I governi che compongono la Lega Araba, tra cui Giordania, Oman, Arabia Saudita e, nonostante l’avvento dei Fratelli Musulmani, Egitto e Tunisia, hanno ribadito la loro alleanza con gli USA e l’UE e non si sognano affatto di mettere in discussione i trattati di pace con Israele.
E’ necessario continuare a denunciare la complicità internazionale a sostegno di Israele; questo significa attaccare politicamente gli interessi della borghesia europea ed italiana con l’occupante sionista. E’ altrettanto importante far sentire in maniera concreta e diretta la nostra solidarietà al movimento di liberazione palestinese e ai prigionieri politici, che in questo momento rappresentano il punto più alto della lotta contro l’occupante sionista.
Ci stringiamo a fianco del popolo palestinese per la morte di Arafat Jaradat.
Libertà per i prigionieri politici palestinesi!
Basta con la detenzione amministrativa!
Basta con le torture nei lager israeliani!


Forum Palestina
 
 


lunedì 25 febbraio 2013

LA SOCIETA’ DEI CONSUMI AL PALO


UNA SOCIETA’ SEDENTARIA - CAUSA PRIMA DI PATOLOGIE INVALIDANTI

Tutta quell’infinita gamma di tossine chimiche che sistematicamente ingeriamo attraverso l’alimentazione, l’assunzione di liquidi, bevande di ogni genere e la respirazione, si sedimenta all’interno delle cellule dei nostri organi compromettendone la loro funzione. Lo stile di vita assunto da noi occidentali, è terreno di coltura per l’insorgere di sempre più nuove e inquietanti patologie (tumori, ictus, infarti, sclerosi, malattie genetiche e neurologiche, ecc..), causa di infermità, di handicap e di morte. Un quadro drammatico che, per via dei costi esorbitanti che richiede il suo mantenimento, costringe la sanità pubblica a ridimensionare radicalmente il proprio organico e l’investimento, perché nell’impossibilità di soddisfare e sostenere l’alto numero di richieste, di interventi, di cure e degenza ospedaliera, di una società sempre più malata, a causa di un’inattività cronica e invalidante.
In passato, il movimento fisico quotidiano (un fondamentale delle società contadine, motivato dalla soddisfazione del bisogno primario), non solo garantiva la sopravvivenza del nucleo famigliare, ma era deputato a quel processo di disintossicazione, funzionale all’espulsione di ogni sostanza incompatibile con il metabolismo del nostro corpo e la funzione primigenia dei nostri organi.
Evitare il depositarsi delle tossine all’interno dell’organismo, è la prima regola per rimanere in buona salute, e il movimento fisico motivato, ne è la panacea: la personificazione della guarigione universale.
Per esempio, le persone obese corrono un rischio quasi un milione di volte maggiore di morire prematuramente per il loro eccesso di peso che non per un incidente aereo, e tutti noi siamo almeno 50.000 volte più esposti alla possibilità di essere colpiti da un tumore che da un fulmine nel corso della nostra esistenza, e ancora di più se adottiamo un comportamento a rischio, come il fumo.
Fra tutti i pericoli che dobbiamo fronteggiare, il cancro costituisce una reale minaccia: questa patologia, infatti, colpirà una persona su 2 prima dei 75 anni e una su 3 soccomberà alle complicazioni ad essa correlate.
La situazione non è destinata a migliorare, anzi, si stima che con il progressivo invecchiamento della popolazione si diagnosticheranno annualmente 20 milioni di nuovi casi di cancro. Soltanto nell’America del Nord, attualmente vivono 13 milioni di individui affetti da un tumore e 700.000 di essi moriranno di questa malattia entro l’anno.
Senza contare il costo relativo alle cure di questi pazienti, che è valutato annualmente in 200 miliardi di dollari - stima che è destinata a crescere nel corso dei prossimi anni. Queste cifre illustrano l’ampiezza del problema di salute pubblica rappresentato dal cancro (una patologia fra le tante di quest’epoca infernale) e testimoniano la necessità di riconvertire i nostri comportamenti irrazionali in altri di natura etica, tali ridimensionare l’impatto negativo di questa malattia sulla società. Se la quasi totalità  dei tumori sono causati da fattori estranei ai nostri geni e sono piuttosto collegati alle nostre abitudini di vita, non significa forse che potremmo evitare una tale carneficina, semplicemente modificando il nostro modo di vivere?
Dobbiamo dunque assolutamente recuperare quel rapporto simbiotico con la natura di un tempo e che, oggi, abbiamo svenduto alle logiche del Sistema Potere per  inseguire i canti delle seducenti sirene della modernità.
L’essere umano, al pari di tutte le altre forme di vita, ha da sempre caratterizzato la sua originaria natura su un elemento principe e fondamentale che era alla base di ogni sua funzione: il movimento fisico. Il movimento costante e metodico del corpo, ha il comito di rigenerare, depurare e di catarsi, atta all’espulsione e alla sintesi di tutte quelle scorie e tossine organiche e psicologiche che il nostro metabolismo produce quotidianamente.
La cura farmacologica, poi, é una ulteriore mazzata alle già precarie condizioni del malato che, oltre al rischio di assuefazione, dovrà pagare gli effetti devastanti delle sue controindicazioni.
In verità, la fatica fisica, applicata ai bisogni primari ed essenziali dell’uomo, ha l’originaria funzione di produrre gioia, appagamento, salute, e concorre all’interazione creativa con il resto del mondo e delle sue ragioni, generando conoscenza e spiritualità. Ogni problema di natura psicologica e neurologica, non può accampare alcun diritto nell’ambito dell’attività dell’individuo mobile, essendo lo stesso, per sua natura, repellente, impermeabile e incompatibile con intromissioni di natura psicotica. Lo scollamento dalla natura, sommato all’infiacchimento deresponsabilizzante innescato dal processo industriale liberista, hanno prodotto quello che è, oggi, l’uomo immobile; una larva molle e viscida, priva e privata da ogni capacità reattiva, consapevolezza e senso della realtà.
Noi, che dovremmo essere api e formiche, ci siamo ridotti a cicale e termiti. Comunque sia, e da qualsiasi lato la si voglia vedere, le nostre società occidentali dovranno pagare il prezzo della loro immobiltà, inadeguatezza e presunzione. Siamo gente spenta, incapace di interpretare gli avvenimenti, la storia e, quindi, i possibili vantaggi derivanti da alcune circostanze che, a priori, abbiamo già giudicato negativamente; impegnati, come sempre siamo, nascosti dietro le barricate della nostra stupidità, a difendere le ragioni di una coscienza ammaestrata ai miserabili interessi di un’esistenza relativa, avulsa da ogni concetto di bene comune, umana solidarietà e vantaggio morale.
Gianni Tirelli

domenica 24 febbraio 2013

18 Questo ha senso raccontare adesso. P. Barnard


[Alcune considerazioni su...]


18   Questo ha senso raccontare adesso.

Dal Mahatma Gandhi: “Il valore assoluto è la non violenza… ma se devi peccare di ignavia di fronte al nemico, allora io ti dico che è meglio che tu prenda un fucile e gli spari in volto”.
Una grandissima lezione, che mi dice questo: la violenza anche sanguinaria è di gran lunga più ammirevole del sedere inutili e pavidi a brontolare senza nessun attributo maschile vero. Il succo è che chi agisce, anche nel senso opposto all'insegnamento del Maestro, ma almeno AGISCE, merita più rispetto degli ignavi. Ho sempre ammirato la purezza del male, ma qui il termine ammirazione non descrive condivisione, solo ammirazione a-morale della precisione, intensità, impegno, forza, coraggio, e determinazione di chi fa il male e se ne assume la responsabilità. Un esempio: un capo cosca, per quanto abominevole essere umano, si assume però tutto il rischio e tutta la consapevolezza di essere un abominio. Spesso poi paga i prezzi, finendo in una colata di cemento coi testicoli infilati in bocca o in galera. Saviano, che sposa e loda il genocidio del popolo palestinese che causa sofferenze indicibilmente superiori a quella inflitte dalla Mafia, non si assume alcun rischio né responsabilità per la sua collusione con un crimine abominevole, anzi, è considerato un santo.
In economia è la stessa cosa. Chi è la società cosiddetta civile della ‘belle anime’? Sono gli indiani che Gandhi disprezzava con tutto se stesso. Infatti cosa fanno questi di fronte all’apocalisse delle democrazie, degli Stati sovrani, dei diritti, di tutto ciò che costituiva la loro vita? Nulla, qualche festa di piazza, molti click del mouse, al massimo una setta di minus mentali attorno a un affarista di marketing con annesso comico morto mentale. Ma altro? Zero, zero coraggio in qualsiasi direzione. Quanti Vittorio Arrigoni contiamo in Italia? Quanti Peppino Impastato? Quante Mariarca Terracciano? Dai, basta.
Allora io ammiro Maurice “The Grizz” Taylor. Yes, lui. E chi è? E’ l’AD di una colossale multinazionale americana dei pneumatici, la Titan International, che fa gomme per macchinari pesanti. Vende più della Coca Cola. Ora la storia è questa: la Francia è alla canna del gas per le Austerità, come ho detto, predetto, ridetto ecc. E aveva cercato sto “The Grizz” per convincerlo a investire in un impianto francese della Goodyear che è condannato. Ora, diciamo la verità, Parigi stava supplicando Taylor di farlo, dato che ormai sapete tutti che gli Stati sono ridotti a degli elemosinieri senza più dignità. Ok, “The Grizz” legge l’invito di Hollande e risponde – ma concentratevi sul fatto che abbiamo una potenza nazionale e nucleare che scrive a un singolo investitore, e l’investitore scrive al Presidente della potenza sovrana così:
The Grizz: “Senti Hollande, tu pensi che io sia un idiota?” …. “Ma piantatela, avete degli operai che fanno 1 ora di pranzo, 3 ore di chiacchiere, 3 ore di lavoro e si fanno pagare una fortuna” …. “I vostri sindacati sono dei dementi, e il vostro governo è cacca, ma anche Obama è una barzelletta” …. “Me ne fotto di voi, i vostri contadini vogliono gomme economiche. Ok, io le vado a fare in Cina, pago i cinesi meno di un dollaro all’ora e allago il vostro mercato con le mie gomme. Tenetevi i vostri cosiddetti ‘lavoratori’. Saluti
Reazione del governo di Hollande – cioè Parigi, la grandeur, il nucleare, il Louvre ecc. ecc. “Il signor Taylor ha... ehm... un po’ esagerato”. Fine. Coda fra le gambe, e l’impianto francese da salvare con relative famiglie, con RELATIVE FAMIGLIE, ed economia nazionale, su per il deretano del Presidente Hollande. Fantastico!
Ammiro "The Grizz", e quelli come lui. Cristallizzando la loro capacità di conquistare l'esistente essi valgono miliardi di volte voi 'belle anime' dei twitter rivoluzionari indignati, cui segue la pizza al sicuro senza giocarsi neppure il telefonino.
Ce la siamo cercata, abbiamo firmato tutti i Trattati che ci hanno messo in centinaia di milioni di persone nelle mani di “The Grizz”. Voi coglioni non vi siete mai informati, perché c’era la CASTA! c’era RUBY! le PRESCRIZIONI!, gli INCENERITORI, e c’era Travaglio da arricchire a dismisura coi suoi 200 libri fotocopia sul cortiletto del potere, e c’era il comico che sa come fare. L’Italia è nelle stesse condizioni della Francia, anzi, moooolto peggio, e ora il primo investitore che potrebbe salvare il tuo lavoro, il tuo coglione di italiano-grillino-pddino ecc., prenderà un badile di sterco e lo infilerà nella bocca di Bersani. Bene. Andate a votare.
Questo ha senso raccontare adesso.

sabato 23 febbraio 2013

IL SISTEMA BESTIA - PRODOTTO DI UN’OPERA DI MANIPOLAZIONE CHE HA CONVERTITO LA FILOSOFIA IN NUMERI


IL SISTEMA BESTIA - PRODOTTO DI UN’OPERA DI MANIPOLAZIONE CHE HA CONVERTITO LA FILOSOFIA IN NUMERI

La filosofia è l’analisi logica dei comportamenti – oggi un vezzo da perditempo che nella sostanza non produce più quella consapevolezza auspicata, capace di rivedere di riconvertire i propri ragionamenti in atti concreti, pragmatici, funzionali alla nostra felicità.  Tanto più in un Sistema come il nostro, dove la stessa è applicata in forma scientifica a beneficio delle inquietanti scoperte del progresso. Una mutazione degenerativa che nel tempo (dall’alba della rivoluzione industriale ad oggi), ha ridotto il pensiero filosofico ad un tecnicismo o, in altri casi, a mero orpello intellettuale. 
“Prendere la vita con filosofia”, si dice di un atteggiamento volto a sdrammatizzare i contrasti, le difficoltà e le incongruenze della vita reale, gli avvenimenti e gli accadimenti, e fare delle asperità rotondità, ritenendo l’esistenza quello spazio temporale provvisorio, dove le cose si ripetono ciclicamente in forma anacronistica e retorica. Un atteggiamento saggio, che ci induce alla riflessione sui motivi dell’esistenza nel suo complesso, e sulla necessità della morte come dogma assoluto e ineluttabile, e quindi in accettazione della realtà, nelle sue più diverse e molteplici sfaccettature. Pertanto la filosofia, è quella forma d’arte che spiega i motivi e le pulsioni, che determinano i comportamenti umani; la via più breve fra due punti - è pura conoscenza, e non di ciò che si è letto e appreso, ma di tutto ciò che si è ascoltato dentro di se. Ed è la sola a potere spiegare l’universo, mentre la scienza, non può che mortificarlo.
I sorrisi smaglianti e commoventi di bambini senza pane e senza acqua e, di altri, affetti dalle più diverse patologie da denutrizione e di natura igienico-sanitarie, sono il prodotto miracoloso di una filosofia dell’anima, applicata al quotidiano dove, la convinzione naturale e logica, di un altro mondo, giusto e ricco di promesse, edulcora e sdrammatizza ogni avversità terrena, fino ad accettarla come necessaria.

Ci sono almeno tre aspetti della filosofia che io considero importanti e ritengo esaustivi per comprendere questa branca del sapere superiore, e le sue implicazioni  sulla società e l’ambiente.
a) La filosofia di sintesi, che è quel processo intuitivo che prescinde da un ragionamento intellettuale, ma si esplicita in forma di detto popolare, aforisma, massima e proverbio, e che le illuminate civiltà contadine di un tempo si tramandavano di padre in figlio. Una conoscenza dell’essenziale applicata alla pratica quotidiana e che, in seguito, si rifletteva sui comportamenti e nei rapporti con gli altri; un’arte della semplificazione maturata dall’osservazione acuta del mondo in tutte le sue complessità e avvenimenti, e comparata alle proprie esigenze, bisogni, necessità, al fine di comprenderne le logiche e gli scopi, migliorandone la condizione. Una filosofia, dunque, che era strettamente connessa (interdipendente) a quel rapporto simbiotico e scambio mutualistico che l’uomo aveva con la terra e la natura, e che lo ha portato al livello più alto di consapevolezza e di sapere mai raggiunti prima.       
b) Esiste poi una filosofia didattica (scolastica), spesso vanesia e autoreferenziale, che attraverso l’oratoria e la parola scritta, intende insegnare e spiegare i meccanismi retorici alla base delle azioni umane, per comprenderne i significati più reconditi, le contraddizioni, e gli effetti sulla realtà. Un’introspezione critica e analitica del Se e dell’Io inconscio, che si prefigge di vivisezionare l’animo umano per ricavarne (sotto forma di testo, di saggio, di opera, e in virtù della parola scritta e dell’espressione linguistica colta), un soggetto/oggetto dimostrativo a beneficio della semplificazione.    Una missione impossibile, un ginepraio di pensieri contorti, un labirinto di amenità, dentro il quale la verità soccombe, schiacciata da uno stato confusionale caratterizzato da ragionamenti schizofrenici, ipotesi e congetture.
c) Un terzo aspetto, è la filosofia applicata alla scienza bio/tecnologica, alla sperimentazione e alla ricerca. Una visione empirica delle cose, che non ha tenuto in nessun conto tutti quei processi immateriali (anima, coscienza e spirito) che definiscono il pensiero filosofico come priorità, limitandosi alla questione dell’aspetto meramente tecnico/razionale, alle ragioni del profitto e dell’interesse particolare. Le controindicazioni insite in quest’opera di frantumazione e di sfruttamento della filosofia (esercizio di necrofilia) ha prodotto quello scempio umano, di valori ed ambientale che è sotto gli occhi del mondo intero.   
Generalmente, l’interpretazione del pensiero filosofico si limita alla comprensione tecnica dell’esposizione verbale del suo dicitore, non che all’applicazione soggettiva dell’ignorante, che la traduce in visione scientifica.  In questo caso, la scienza e lo scienziato, rappresentano il precipitato. Pertanto la scienza, non è la prova del nove che certifica la validità di un ragionamento filosofico, ma è la sua negazione, la degenerazione e la morte.
La pedagogia assunse per gli illuministi, una dimensione importante. Se la ragione e la conoscenza fossero divenute patrimonio comune, l’umanità avrebbe fatto un grande passo avanti. Con il tempo, l’ignoranza e la superstizione si sarebbero arrese di fronte all’uomo illuminato. Niente di più errato! Diversamente, e in netta antitesi con la realtà del presente, le nostre moderne società sono il prodotto finale di una tale opera di razionalizzazione, che ha esautorato il pensiero filosofico riducendolo a semplice strumento di soddisfazione, attraverso un’opera di manipolazione che lo ha sterilizzato da ogni suo potere, ragione e virtù.
I principi etici, un tempo funzionali al nostro spirito/istinto di autoconservazione (in assenza dei quali tutto è destinato alla logica estinzione), sono stati scalzati e soppiantati  da quel piano di omologazione delle coscienze messo in campo dal Sistema Potere, e sopprimendo così ogni personalismo, giudizio critico e afflato filosofico.  


Socrate diede un contributo fondamentale allo sviluppo della filosofia, e non solo dello sviluppo di un'etica e di una moralità fondati su presupposti razionali, ma sul semplice timore delle punizioni. Tale contributo, in sostanza, fu anche l'espressione del suo limite, poiché una vera razionalità, (come dimostrerà più tardi Aristotele), non può limitarsi a comprendere la razionalità altrui, o a risvegliarla, ma deve saper cogliere anche l'irrazionalità, cioè la vera motivazione dell'agire umano e riconoscere che anche in presenza di un discorso razionale, a volte non possiamo proprio fare a meno di seguire l'estro, cogliere l'attimo ed inseguire chimere od illusioni.

Gianni Tirelli

Perchè non un premio per la "Pace" pure a Hitler, Bush e ad Attila?


Perchè non un premio per la "Pace" pure a Hitler, Bush e ad Attila?

Perchè non un premio per la "Pace" pure a Hitler, Bush e ad Attila?
di Davood Abbasi.

Quando e' troppo e' troppo. Quando la comunita' internazionale ed i suoi riconoscimenti si trasformano in una pagliacciata, fare silenzio vuole solo dire rendersi partecipi della combriccola dei pagliacci.
Il presidente della Francia, Francois Hollande, buono o cattivo, di destra o di sinistra, filo americano o filo israeliano, simpatico o antipatico, onesto o ladro, è alla fine uno dei tanti politici da quattro soldi di cui oggi l'Occidente è pieno e la distanza tra lui e presidenti della stessa Francia, di non tanto tempo fa, è davvero tantissima.
E fin qui siamo apposto. Dunque nulla di personale nei confronti di Hollande ma dal momento che questo signore riscopre la tecnica degli americani in Afghanistan, cioè quella di usare come scusa la guerra al terrorismo per andare ad invadere un paese, il Mali, e' anche un pò più ignobile degli altri politici occidentali del periodo attuale.
E un pò più disonesto, ladro, bugiardo, criminale. Ed anche fin quì tutto apposto. Certo dopo di lui anche gli altri "compari" europei lo seguono e danno il loro contributo alla guerra in Mali, inviando armi, truppe e dando sostegno logistico. Ma che lui sia più criminale è sicuro.
Quello che fa arrabbiare di brutto e' che l'UNESCO, l'ente delle Nazioni Unite per la Cultura e quindi non un locale di Las Vegas o una delle ipocrite cancellerie occidentali, vada ad assegnare il premio per la Pace proprio a questo ignobile guerrafondaio. Questo diventa veramente insopportabile.
Perchè ti riporta in mente il fatto che l'ONU, questo ente che dovrebbe appartenere a tutti i popoli, oggi è una masnada di pagliacci allo sbando, con 5 paesi che lì fanno il brutto ed il cattivo tempo infischiandosi letteralmente di popoli, nazioni, diritti e valori.
Credo che nessuna persona degna di questo nome abbia capito il perchè di questo riconoscimento. L'UNESCO ha per altro la faccia di bronzo di dire pure che il riconoscimento viene dato ad Hollande per "gli sforzi compiuti per la pace in Mali". Cioè proprio in maniera da far ridere persino i polli. Citando proprio quell'aspetto di Hollande che lo rende più criminale degli altri politici del momento.
Il Nobel ad Obama, ci aveva già abituato a questo stile, ma ad Obama, almeno, il Nobel l'hanno dato prima che avviasse le guerre che poi avviò.
Certo il Nobel per la Pace lo avevano dato anche a Peres e Rabin, ma lì in apparenza, il motivo era qualcosa di positivo. Non era mai successo che qualcuno venisse premiato con un riconoscimento di pace dopo aver avviato una guerra.
Visto che però è così, vorrei chiedere che venissero dati alcuni riconoscimenti per la pace anche ad altri leaders. Almeno non discriminiamo gli altri personaggi che "un premio per la Pace", in questo nuovo senso inteso dall'Onu, se lo sarebbero meritato.
A George W. Bush per i suoi "sforzi per la Pace" in Afghanistan ed Iraq.
All'emiro del Qatar, al Re Saudita ed al premier Erdogan per "gli sforzi di pace" effettuati attraverso le bande di terroristi salafiti in Siria.
A Mario Monti per i suoi "sforzi per la Pace in Italia" (infatti dicono che abbia donato la pace eterna a molti lavoratori).
Ad Ariel Sharon per "gli sforzi di Pace" a Sabra e Chatila.
A Saddam Hussein per gli 8 anni di "sforzi di Pace" quando aggredì l'Iran.
Ad Adolf Hitler per gli "sforzi di pace" nella seconda guerra mondiale.
Agli stessi alleati per "gli sforzi di pace" mostrati in azioni come il bombardamento di Dresda o a Hiroshima e Nagasaki.
A Ben Ali e Hosni Mubarak per anni ed anni di "sforzi di pace" in Tunisia ed Egitto.
Ad Attila per "gli sforzi di pace" profusi in Europa a capo della tribù degli Unni.
Al 'popolo americano' per "gli sforzi di pace" profusi con i nativi americani.
Ai sionisti per "gli sforzi di pace" ancora oggi rimasti inconclusi nei confronti del popolo palestinese.
La lista sarebbe lunga ed io direi di concludere così.
Al demonio , il vero ed unico patrono di coloro che assegnano questo tipo di "riconoscimenti di Pace" e che purtroppo oggi dominano il nostro mondo.

Belgio, detenuto pestato a morte dalla polizia + VIDEO (immagini forti)


Belgio, detenuto pestato a morte dalla polizia + VIDEO (immagini forti)

Belgio, detenuto pestato a morte dalla polizia + VIDEO (immagini forti)
BRUXELLES-Un video choc in cui un detenuto viene picchiato a morte dagli agenti di polizia, armati di manganelli e scudi, col casco in testa, nella cella angusta in un commissariato di polizia belga è stato mostrato per la prima volta in un reportage del programma Panorama sulla tv di lingua fiamminga Vrt .
La vittima è Jonathan Jacob, di 26 anni, originario di Affligem, fermato per strada dalla polizia a Mortsel  il 6 gennaio 2010, perché sotto l'effetto di anfetamine, mostrava un comportamento aggressivo.
Nelle immagini si vede Jacob nudo, piangere, disperarsi, urlare. La polizia di Mortsel chiede aiuto all'equipe d'assistenza speciale della polizia di Anversa. I fotogrammi rivelano come al loro ingresso i poliziotti lanciano un razzo luminoso, poi stringono il detenuto in un angolo e gli sono addosso. Lo picchiano. Una macchia di sangue resta sulla parete. L'uomo è immobile mentre gli somministrano un'iniezione. Al termine del filmato un medico entra nella cella ma Jacob non ha più polso, né battito cardiaco. È morto. L'autopsia ha stabilito che la causa del decesso è stata un'emorragia interna provocata dalle percosse ricevute durante l'intervento dei poliziotti
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